Cammina spedito alla ricerca di un posto in Europa il Toro di Ventura: indomito, agguerrito, compatto, il Torino è tornato nel calcio che conta, dopo anni oscuri e “di rodaggio”. Guidata da un Quagliarella in tutto il suo splendore (e chissà che non si stiano mangiando le mani i “cugini”), la formazione granata si appresta ad affrontare questa sera un Milan incerottato nell’anima in quello che possiamo definire a gran voce un vero e proprio big match. Il primo di questa ottava giornata di Campionato.
Ne parliamo con Stefano Ferrero, giornalista del Torino fc Official web tv che ci ha gentilmente concesso questa intervista a poche ore dal match dell’Olimpico.
Finalmente è tornato a essere un big match come lo era stato fino agli anni ’80. Ha attraversato degli anni duri, di crisi, ma oggi è tornato a essere il Toro che abbiamo sempre conosciuto. Quella di questa sera sarà una partita importante, non dico da scudetto ma sicuramente per l’Europa. Loro sono in crisi, mentre noi forse siamo la squadra migliore in questo momento. Il Milan ha dei giocatori di tasso tecnico superiore, ma il Toro ha dalla sua la compattezza di un gruppo che lavora insieme da anni, guidato da un allenatore che attualmente è il migliore in Italia.
Notizia di poche ore fa, il forfait di Balotelli…
Tiro un sospiro di sollievo, è un giocatore che mi piace un sacco, imprevedibile, non sai mai cosa possa inventare; può fare una partita inutile ma può anche cambiarla in un attimo, non c’è difensore al momento che riesca a tenerlo. Piuttosto temo Cerci, a noi gli ex segnano sempre e anche bene! Un classico. Cerci è in crisi da quando è andato via, ha voglia di riscattarsi. Il Milan non è una squadra che può esaltare le sue caratteristiche. Ci sono poi Bacca, Luiz Adriano, insomma hanno alternative valide che non fanno mai rimpiangere gli assenti.
Un inizio di stagione incandescente per i tifosi granata, che si ritrovano fra i piani alti della classifica dopo anni di magra. Il merito è solo di Ventura?
Il merito principalmente è di Cairo; si parte sempre da vertice sia in caso di colpe che di meriti. Ventura è stato scelto da un presidente che i primi anni aveva commesso delle mosse sbagliate, poi ha capito ed è stato bravo nei momenti di difficoltà a riconfermarlo. Il mister è senza dubbio il valore aggiunto della squadra; vedo come lavora, è uno che pretende sempre il massimo da tutti e ha ragione a pretenderlo, perché i risultati si vedono.
Molti i calciatori “rinati” per merito suo: un esempio è Darmian considerato quasi “uno scarto” e ora è sotto gli occhi di tutti quanto sta facendo, scartato dal Palermo, oggi uno dei migliori difensori. E poi ancora Immobile e Padelli convocato in Nazionale. Quagliarella che non aveva mai giocato con continuità, due dei più forti talenti italiani come Zappacosta e Baselli, la conferma di Benassi. Zappacosta deve dimostrare ancora il suo valore in quanto ha davanti uno come Bruno Perez. Non è semplice iniziare subito con uno come Ventura ha degli schemi suoi collaudati; Maksimovic era l’oggetto più ambito del mercato e ci ha messo sei mesi prima di mettere piede in campo.
Credi che dovrà apportare delle modifiche al suo schema tattico questa sera?
Non deve cambiare nulla; il 3 5 2 di Ventura prevede che le due mezzala si inseriscano facendo anche un lavoro difensivo oltre che offensivo. Un modulo perfetto che sta dando dei risultati, magari torneremo a dare 5 schiaffi come l’anno scorso!
Quindi speri in un … 1 …
Sì, do per favorito il Torino. Non mi sbilancio sul risultato, ma se vedremo quanto visto finora … con un Toro sempre in partita… diciamo che sono molto fiducioso, memore anche dei risultati dello scorso anno.
Il campionato ci sta regalando molte sorprese, la Fiorentina capolista, un’Inter che ha subito una pesante battuta d’arresto e una Juventus barcollante… prematuro parlare di scudetto?
Sì, la squadra è ancora molto giovane, può tirare fuori una prestazione come quella contro la Samp o contro la Forentina o un match inguardabile come quello contro il Carpi.
Un Campionato strano, non dico che non possa arrivare seconda o terza, non precludo nulla, ma è ancora molto presto parlarne. Dalla prima all’ottava ci sono tutte una serie di squadre che di equivalgono. L’Inter che era la squadra più in forma ne becca 4 dalla Fiorentina. Gli stessi viola che ne prendono 3 dal Toro; può succedere di tutto. E la Juve, in virtù dei risultati in Champion’s, non diamola per morta.
Giusy Genovese