In esclusiva sulle pagine di Gol di Tacco a Spillo, il giornalista di Torino Channel Stefano Ferrero
Fallito ormai l’obiettivo settimo posto in classifica, al Torino non resta che concludere dignitosamente il campionato con lo sguardo già rivolto al prossimo anno, pensando quindi ai nuovi assetti per ripartire al meglio. Il mercato, fatto per soddisfare il tecnico esonerato Mihajlovic, ha visto però partire pedine importanti, primo fra tutti Benassi il che, unendosi al rendimento deludente di alcuni, è responsabile dell’ennesimo campionato incolore. L’arrivo di Mazzarri al posto del serbo sembrava potesse dare una scossa positiva al gruppo ma i risultati non sono stati all’altezza delle aspettative.
Abbiamo quindi interpellato Stefano Ferrero di Torino Channel per capire più a fondo la situazione: “A mio parere con Mazzarri abbiamo comunque avuto dei progressi dal punto di vista tattico e del gioco. Contro la Roma, nonostante la sconfitta, nel primo tempo ho visto probabilmente il più bel Toro della stagione. Poi ovviamente l’attacco non sta attraversando un buon momento e alla fine se la palla non entra vieni punito. Belotti non è ancora al 100% e un giocatore del suo calibro è importantissimo per qualsiasi squadra. A mio parere il calo è dovuto ad una preparazione fisica che non ha dato i suoi frutti con i nostri giocatori che sono in evidente affanno. Poi penso che altre cause siano principalmente mentali perché, comunque, le qualità ci sono e, a sprazzi, il gioco anche. Mettiamoci poi gli infortuni che hanno fatto troppo spesso giocare in situazioni di emergenza con i difensori che hanno dovuto fare gli straordinari”.
Posto quindi che questa stagione sia da mettere in archivio, cosa pensi ci sia da ritoccare per il prossimo anno?
“Di sicuro il centrocampo è un reparto che zoppica molto, la partenza di Benassi si è fatta sentire e la società dovrà quindi trovare elementi all’altezza” .
Quali giovani di talento secondo te potranno diventare grandi al Toro?
“Su tutti dico Edera in primis ovviamente per le qualità tecniche; questo ragazzo ha una grandissima voglia di migliorare e una grande caparbietà, qualità necessarie per riuscire a diventare grandi. Mi piacerebbe molto una squadra fatta di giovani di talento alla quale, con la dovuta calma e fiducia, dare obiettivi a lungo termine un po’ modello Atalanta. Se si lavora bene alla base i risultati e le soddisfazioni arriveranno in quantità”.
Claudia Carrega