Juve – Milan evoca sempre ricordi di gloria, successi e bel calcio.
Un big match che ha fatto Storia
Juve – Milan non è mai stato un “semplice” big match. Per gli amanti del calcio tutti, che siano tifosi di una o l’altra squadra o semplici appassionati di Sport, questa partita evoca sempre momenti gloriosi, indimenticabili.
Le due squadre nel corso dei decenni hanno avuto fra le loro fila Campioni di caratura internazionale, uomini che hanno scritto le pagine più belle del nostro calcio. Capitani che sono stati maestri di classe, eleganza, educazione.
Nonostante le cadute rovinose, le tempeste, le cessioni difficili e gli addii dolorosi, le vittorie inaspettate e le rinascite, la magia di questa partita è sempre rimasta intatta. Che fosse la finale di Champions all’Old Trafford del 2003, o uno scontro diretto in Campionato anche quando aspettative e obiettivi non erano sempre gli stessi.
Magia che riassaporeremo nel big match di questa sera, quando all’Allianz la Juventus di Max Allegri ospiterà la corazzata rossonera guidata da Stefano Pioli.
I padroni di casa, reduci da tre giornate di Campionato dove hanno racimolato solo un punto, hanno bisogno di vincere, per la classifica e per l’umore. Il Milan a punteggio pieno invece ha tutta la grinta e la voglia di mantenere la vetta.
Considerati questi presupposti, che partita sarà?
Ne parliamo con i giornalisti Stefano Discreti e Antonio Vitiello.
Tra Milan e Juventus c’è un distacco di 8 punti dopo tre giornate: cosa ha portato a una differenza (per ora) così netta in classifica?
S: Lo shock in casa Juve per la fuga di Cristiano Ronaldo e le papere di Szczesny.
A: Il Milan ha mantenuto l’ossatura della scorsa stagione e credo che almeno per il momento stia esprimendo un gioco migliore. La Juve deve ritrovare l’equilibrio dopo l’addio di Ronaldo e soprattutto evitare errori individuali.
Quanto può influire l’aver giocato in Coppa e il relativo esito della gara europea?
S: Hanno giocato entrambe, quindi niente alibi.
A: Sia Milan che Juve hanno giocato, i bianconeri però hanno affrontato un avversario più morbido e sul recupero delle energie può essere avvantaggiata. Il Milan ha corso tantissimo ad Anfield e la squadra che affronterà la Juve sarà più o meno la stessa.
Quale assenza potrebbe pesare maggiormente e perché?
S: Beh esiste un Milan con un Ibrahimovic e un Milan senza Ibra.
A: Sicuramente Ibrahimovic. Peccato che Zlatan non ci sia in questo match, sarebbe stato fondamentale per Stefano Pioli. L’età comincia a incidere, ma fa bene a non rischiare. Ibra si sta gestendo per giocare di più nel corso della stagione.
Quale sarebbe l’11 ideale per portare a casa i 3 punti?
S: Quello che sceglierà Allegri.
A: L’undici ideale sarebbe con Ibra in campo, mentre l’undici che giocherà con la Juve sarà con Rebic in attacco, supportato da Diaz e Leao, ballottaggio tra Florenzi e Saelemaekers. In mediana Tonali e Kessie, mentre in difesa Calabria e Hernandez saranno gli esterni, al centro Tomori con uno tra Kjaer e Romagnoli. In porta ovviamente Maignan.
Quali sono a tuo parere i punti di forza della “tua” squadra e in cosa, invece, deve migliorare?
S: L’esperienza ma manca di qualità a centrocampo e la perdita di Ronaldo a quattro giorni dalla fine del mercato grida vendetta.
A: Identità tattica, la conoscenza dei movimenti e una buona condizione psicofisica. Gli infortuni restano un punto debole su cui provare a lavorare.
L’insidia maggiore che riserva la squadra avversaria?
S: La convinzione acquisita dalla squadra di Pioli nell’ultimo anno e mezzo.
A: Beh la Juve è sempre tra le favorite per il titolo, ci sono giocatori di grande qualità e giocatori come Cuadrado o Dybala possono sempre essere decisivi in ogni momento.
Il ritorno di Allegri e la conferma meritatissima di Pioli: cosa rappresentano i due mister per la squadra?
S: Allegri, l’usato sicuro.
Pioli la conferma di chi ha fatto bene nell’ultimo periodo.
A: Pioli è l’unico che negli ultimi otto anni è riuscito a riportare il Milan in Champions e al secondo posto. Sta dando un gioco e un’identità alla squadra e va solo rispettato. Allegri è una garanzia, ma anche lui dovrà impegnarsi al massimo per rimettere in sesto questa Juve.
Che partita ti aspetti?
S: Spero bella, il calcio italiano ha bisogno di belle partite.
A: La Juve deve assolutamente vincere, il Milan può sfruttare questo fattore e pungere in ripartenza.
1, X, 2, come finirà?
S: 1x Mi gioco la doppia.
A: Non gioco mai perché i pronostici li sbaglio sempre. Un pareggio a Torino non sarebbe da buttare per il Milan.
Per concludere, Juve – Milan ha segnato la storia del calcio e continuerà a essere uno dei big match più affascinanti: qual è il tuo ricordo “speciale” legato a questa sfida?
S: Potrei dire l’1-6 a San Siro quando Lippi umilió Sacchi ma scelgo la doppia sfida nel 1990 con l’epica vittoria bianconera nella finale di Coppa Italia della Juventus di Zoff che quell’anno fece addirittura doppietta vincendo anche la Coppa UEFA contro la Fiorentina.
A: Se estendiamo le sfide anche in campo europeo direi Milan-Juve in finale di Champions. Tra l’altro credo sia stato l’apice del nostro calcio, con una finale tutta italiana. Per il Milan battere la Juve in finale è stato qualcosa di eccezionale, proprio per la rivalità storica tra i due club.
Giusy Genovese