Nostalgia, bandiere, passione: Il calcio degli Ultimi Romantici
Mancano ormai poche settimane all’evento benefico organizzato da Calcio Ultimi Romantici, un’occasione unica per i tifosi, che avranno la possibilità di scendere in campo con i campioni del passato. Quelle leggende che ci hanno fatto appassionare a un calcio che forse oggi non abbiamo più. Quel calcio romantico che da qualche anno (ri)vive grazie ai ragazzi del Cur.
In attesa del match che si terrà il prossimo 31 maggio allo Stirpe di Frosinone, abbiamo intervistato Andrea Dezi, founder della pagina Calcio Ultimi Romantici.
Una lunga chiacchierata su quel romanticismo nel calcio oggi andato perduto. O forse no.
I social a volte possono anche fare (del) bene. E Calcio Ultimi Romantici ne è un bell’esempio. Com’è nato il progetto e quali erano i vostri obiettivi?
I social ormai sono entrati nelle nostre vite, scandiscono le nostre giornate e noi abbiamo deciso, visto il grande seguito della pagina, di sfruttare questo “strumento” sociale, per fare solidarietà e regalare un sorriso a chi è stato meno fortunato di noi.
Il progetto era nato con la necessità di portare i nostri followers da online a offline. Dandogli la possibilità di partecipare a un’esperienza unica, e aiutare, allo stesso tempo, il prossimo.
Quali sono stati gli ostacoli che avete dovuto affrontare?
Di ostacoli ce ne sono stati tanti, a partire dalle società sportive e dai Comuni. La burocrazia italiana è ben lontana dal modello inglese, in cui gli stadi sono di proprietà dei club e “affittare” uno stadio per un evento è molto molto più semplice.
Com’è stata accolta l’idea dagli ex calciatori?
C’è molto entusiasmo e l’idea di partecipare a un format nuovo e originale, che non accantona il lato Romantico del calcio in cui hanno vissuto, ci ha dato ancora più carica e voglia di fare bene.
Vi aspettavate tutta questa risonanza mediatica?
Un po’ ce lo aspettavamo ed essere sulla bocca di tutti per quello che abbiamo creato ci dà una grossa soddisfazione ed energia. Ci hanno scritto e ci stanno scrivendo da ogni parte del mondo su come partecipare, come poter assistere alla partita e come poter fare per supportare questo evento di solidarietà.
Secondo voi la parola “romantico” si può ancora dare al calcio di oggi?
“Romantico” e calcio attuale non vanno molto d’accordo. Pensiamo alla rapida esplosione del calcio in Arabia Saudita e al calciomercato aperto quasi tutto l’anno. Non è impossibile vedere un giocatore giocare il derby d’andata con una maglia e il ritorno con l’altra.
Se ti chiedessi il calciatore “romantico” per eccellenza?
Tra i calciatori italiani più Romantici, come non citare il grande Gigi Riva, che rifiutò la corte della Juventus per vestire per tutta la carriera la maglia del suo Cagliari.
Spostandoci fuori Italia, possiamo citare Matthew Le Tissier. Talento cristallino, nato in una piccola isola, situata a pochi chilometri dal confine francese, che respinse le avances delle big d’Inghilterra per rimanere tra i pub di Southampton e la sua gente.
Se parliamo di Romanticismo, non possiamo non parlare di Carletto Mazzone. Uomo verace, schietto, diretto, che ha conquistato i cuori dei tifosi ed è diventato un’icona, per i followers della pagina.
C’erano una volta le bandiere… e ora?
Le bandiere non esistono più, è difficilissimo indicare un giocatore che si identifichi con un club. Forse l’unica bandiera ancora in attività è Daniele De Rossi, che dopo 18 stagioni da giocatore della Roma, quest’anno è stato chiamato sulla panchina dei giallorossi, una sorta di continuazione della carriera.
Mancano poche settimane all’evento del 31 volete spoilerare ai nostri lettori qualcosa che ancora non è stato svelato?
Le sorprese non finiscono mai, sarà uno spettacolo in campo e sugli spalti. Per questo invitiamo tutti ad acquistare i biglietti su VivaTicket e a prendere parte a uno spettacolo mai visto prima d’ora.
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