Torna la Serie A, tornano le nostre interviste doppie dedicate ai personaggi più amati dai tifosi. I protagonisti del big match della 2a giornata sono la giornalista giallorossa Francesca Ceci, direttore di Inside Roma, nonchè uno dei volti femminili che andranno a infoltire le quote rosa di Sky, e il giornalista di Mediaset Premium Christian Recalcati, voce e polmoni della tifoseria nerazzurra.
Grande attesa per il ritorno di Luciano Spalletti allo stadio Olimpico, come finirà Roma-Inter? Ce lo raccontano loro!
Entrambe le squadre arrivano al match con un nuovo allenatore seduto in panchina. Secondo te, su quale delle due formazioni é più visibile, ad oggi, la mano del neo tecnico?
F: In questo momento è ancora presto. Credo che tutti e due gli allenatori abbiano tanta strada da fare. Entrambi fanno del bel gioco, la loro arma in più,ma si vedrà più avanti, ancora é presto. Lo stesso Di Francesco lo ha detto in conferenza stampa, deve ancora lavorarci, il bel gioco arriverà a momento debito. Anche Spalletti ha il suo da fare. È arrivato all’Inter in un momento in cui la squadra aveva qualche problemino ma saprà lavorarci. A oggi direi é un pareggio.
C: Difficile dirlo è troppo presto. Mister Spalletti sembrerebbe aver creato un gruppo ma solo tra qualche settimana sapremo.
Oltre al mister, le due società hanno puntato su un nuovo ds: i giallorossi hanno virato su Monchi mentre i nerazzurri su un ex romanista, Sabatini. Dovendo attuare un paragone, con la sessione estiva ancora aperta, quale dirigente si é mosso meglio sul mercato?
F: Premesso che aspetterei a dare un giudizio sul mercato della Roma, considerando che la pista che porta a Schick è ancora calda, con la Juventus che é tornata sul giocatore. Se Monchi riuscisse a portarlo a Trigoria mi farebbe dire che ha saputo fare bene. Ha portato giocatori d’esperienza come Kolarov che secondo me saprà fare la differenza durante la stagione e se arrivasse anche Schick, sarebbe un fattore positivo. Sabatini lo conosciamo é un uomo dalle mille risorse a cui piace puntate sui giovani talenti. Facendo un parallelismo con gli allenatori, sa stare sulle luci della ribalta. È curioso, da tifosa romanista, che sia Sabatini che Spalletti siano passati sulla sponda avversaria, ma direi che Monchi ce lo teniamo stretto.
C: La Roma ha perso tanto e non ha sostituito a dovere i vari Rudiger e Salah. L’Inter con Sabatini-Ausilio ha fatto un grosso acquisto: Ivan Perisic.
Restando su questo tema, i due team hanno visto partire ed arrivare giocatori. Chi tra Roma e Inter ha maggiormente avvertito, per te, questo cambiamento?
F: Beh anche qui penso ci sia una sostanziale parità. Spalletti, nonostante le polemiche dell’ultimo periodo e il caso Totti, a livello di risultati ha fatto bene. Con lui la Roma ha brillato contro la Juventus che é arrivata in finale di Champions. Questa capacità la porterà anche all’Inter e questo già si é visto nella partita d’esordio. Di Francesco dovrà essere bravo ma, sinceramente, mi piace molto e ammetto che inizialmente ero un po’ scettica. É calmo, non fa polemica. Mi piace vederla come una rivoluzione della normalità, vuole fare bene ma senza effetti speciali. Poi è romanista e mi ha colpito molto una frase da lui pronunciata dove affermava di voler difendere i colori giallorossi. Così come lo faceva da giocatore saprá farlo anche da allenatore. La Roma aveva bisogno di uno come lui.
C: La Roma, a mio avviso, si è indebolita. L’Inter per me non ha fatto ciò che ci si immaginava, ma Cancelo è un acquisto Top.
Un fattore che accomuna le due società è aver avuto due capitani che sono stati vere bandiere da calciatori e che oggi continuano ad esserlo da dirigenti. Cosa significa per club e tifosi avere rispettivamente Totti e Zanetti come costante?
F: Credo è un riconoscersi, non perdere la propria identità. Per gli interisti cosí come per i romanisti é stata una bellissima storia. Da tifosa e da giornalista mi sarei sentita persa a vedere Totti in altre vesti. È rimasto sempre lui anche da dirigente e lo abbiamo visto ai sorteggi nel siparietto con Buffon. Quando poi ha estratto dall’urna la Roma ha sorriso come un bambino. É una garanzia d’amore.
C: Totti è la Roma, Zanetti il capitano. Due punti fermi.
Il big match arriva alla seconda giornata con le rose ancora non completate e con una condizione atletica da perfezionare. Quanto possono influire questi fattori sulla partita e dovendoti sbilanciare, come finirá questo Roma-Inter?
F: È un match che arriva presto, ironia della sorte era tra i più attesi. Vedremo questa sera, le due squadre non avranno ancora i meccanismi di gioco ben avviati quindi credo che sará una sfida equilibrata. La Roma, peró, gioca in casa e non è un fattore da sottovalutare. Entrambe probabilmente firmerebbero per un pareggio, forse più l’Inter perchè in trasferta. La Roma ha avuto un calendario più tosto, ha vinto a Bergamo con l’Atalanta e credo che poche squadre riusciranno a farlo durante la stagione. Comunque andare alla pausa del campionato con una vittoria e un pareggio collezionati non sarebbe male ma, come pronostico, dico che vincerá la Roma 2-1. Speriamo che sará una Roma più Schick.
C: Icardi sarà determinante, il centrocampo della Roma è tra i più forti in Europa.