Bella e consapevole: la Lazio di Simone Inzaghi secondo Renzo Giannantonio
Il passo falso contro il Napoli e la conseguente eliminazione dalla Coppa Italia non hanno offuscato la bellezza della banda di Simone Inzaghi. Consapevole, brillante, fiera, rigogliosa. Sono tanti e più gli aggettivi che potrebbero descrivere in questi mesi la Lazio che domenica affronterà la Roma nel suo Derby da… fuori casa.
La dodicesima equivarebbe al proseguo di un sogno (che a – 2 dalla seconda e con una partita in meno potrebbe anche diventare realtà) e alla conquista di un primato cittadino.
Questo e tanto altro è al centro della nostra chiacchierata con il giornalista e speaker di Radio Radio Renzo Giannantonio.
Con le 11 vittorie consecutive questo derby sarà senza ombra di dubbio LA partita della Lazio. Quale sarà lo stato d’animo con cui la banda Inzaghi affronterà il match?
Consapevolezza. Dei propri mezzi innanzitutto, del momento decisivo della stagione e di una superiorità stracittadina (ampiamente dimostrata dalla classifica) vista sul campo – ma non gratificata dal risultato – all’andata.
Possiamo affermare che dopo qualche anno di “stasi” finalmente la Lazio partirà favorita nello scontro contro i cugini?
Lo dicono risultati e stato di salute delle contendenti. Ma lo sappiamo, nelle stracittadine di solito è chi parte sfavorito a esaltarsi. Perciò per neutralizzare il peso del pronostico in casa Lazio c’è bisogno di tenere a mente che due risultati su tre sono ottimi, e che anche nella peggiore delle ipotesi nulla sarebbe compromesso a livello di obiettivi.
Entrambe sono uscite ai quarti: quanto sarà grande la voglia di riscatto?
Voglia di riscatto evidente per entrambe, rischio di “ansia da prestazione” soprattutto dalle parti di Trigoria, nella cui bacheca non entra un trofeo da quasi 12 anni. Un gap psicologico che può pesare.
Che partita ti aspetti?
A tutte e due serve vincere, ma forse ancora di più non perdere. Tatticamente i due mister “studiano” a fondo gli avversari, e c’è il rischio che si blocchino a vicenda. A meno di episodi che potrebbero al contrario trasformare il match in una giostra di emozioni e occasioni (vedi la già citata gara di andata).
Dove si deciderà?
Come sempre in mezzo, nel famigerato spazio “tra le linee”. Chi delle due sarà più brava a spezzare l’asse difesa-centrocampo dell’avversaria attaccherà un reparto non impenetrabile.
Potrebbe essere Immobile l’uomo partita? In virtù anche del rigore fallito contro il Napoli…
Da bomber doc il buon Ciro farà di tutto per cancellare quell’episodio (involontariamente) in stile Gialappa’s. Lui da una parte e Dzeko dall’altra (non sta segnando molto, ma quando c’è lui la fase offensiva della Roma è tutta un’altra cosa) sono gli osservati speciali. Ma per me gli uomini derby, quelli chiamati a indirizzare la partita sono altri: Milinkovic per Inzaghi e Pellegrini per Fonseca.
Lazio a -2 dall’Inter e con una partita in meno. Inzaghi ora può puntare a qualcosa di straordinario?
Inzaghi punta, per mentalità e formazione, a non porsi limiti. Le risposte del suo gruppo, dopo un inizio stagione con alti e bassi, sembrano testimoniare che il messaggio sia passato correttamente anche ai protagonisti in campo. L’obiettivo, ufficiale e dichiarato, è e resta il piazzamento Champions. Il sogno (anzi, il Sogno, con la maiuscola) non si dichiara ma si insegue settimanalmente.
Salutiamoci con una curiosità: 14 anni fa la Roma spallettiana fece il suo record di vittorie consecutive in campionato (11) vincendo un derby “fuori casa”. Domenica la Lazio, che è già a quota 11, può ritoccare il primato cittadino… in un derby “fuori casa”.
Giusy Genovese