Scoramento e depressione. Queste le parole e le sensazioni di Mimmo Pesce, opinionista tv e volto noto del programma “QSVS” su TeleLombardia. Grande tifoso del Napoli, ha parlato in esclusiva per la redazione di Gol Di Tacco A Spillo sulla stagione dei partenopei.
Da tifoso del Napoli, come ti senti? Quali sono le tue sensazioni?
Scoramento, afflizione, depressione… potrei andare avanti. Anche sorpresa, nessuno si sarebbe potuto immaginare una stagione così disastrosa. Certo, non mi sarei aspettato un anno fantastico come quello precedente perché è difficile ripetersi, specialmente per una società come il Napoli che non ha una storia come quella di Inter, Juventus e Milan, ma di certo non una debacle così.
Proviamo a capire di chi sono le responsabilità ed eventualmente le colpe, se si può parlare di colpe…
La risposta più ovvia e semplice è dire il Presidente De Laurentiis, però bisogna analizzare più a fondo. Innanzitutto è venuta meno la programmazione da parte della Società che, con supponenza, ha pensato che la macchina fosse perfetta e, seppur cambiando poco, rimanesse tale. Le logiche del calcio, però, sono imperscrutabili e non si può ragionare così. Andava fatto di tutto per trattenere Spalletti, mettendo mano al portafoglio e proponendogli qualcosa in più a livello contrattuale. L’addio di Giuntoli, poi, nemmeno ha aiutato. Ci sono responsabilità ovviamente anche nei calciatori. Vedo una sorta di appagamento generale nella squadra: vincere a Napoli non è come vincere a Milano o Torino, uno scudetto a Napoli vale 7 di quelli vinti al nord. I calciatori pagano qualcosa in termini psicofisici.
A proposito di programmazione, Kim sicuro partente da mesi e sostituito alla fine del mercato estivo con lo sconosciuto Natan…
In questo senso mi collego alle parole di De Laurentiis. Anche quando fu preso Kim nessuno sapeva chi fosse e quanto fosse forte, con Natan è stato fatto lo stesso pensiero. Il Napoli spesso si è mosso in passato con questa logica di mercato, ovvero puntare su giovani scommesse e calciatori semi-sconosciuti. E stessa cosa è stata fatta per gli allenatori, vedi nel 2015 con Maurizio Sarri. Agire così a volte va bene e a volte va male, ma in percentuale al Napoli tutto sommato è andata quasi sempre bene. Natan è giovane e promettente e ti auguri possa far bene.
E degli allenatori, prima Garcia, poi Mazzarri, che ne pensi?
Ero il primo a spingere per mandare via Rudi Garcia, quando eravamo quarti e ora con Mazzarri siamo noni. Pensavo anche io che, con il fatto che conoscesse l’ambiente Napoli, potesse trovare la quadra della situazione. E invece sta facendo peggio del francese.
Che opinione hai sulle scelte tecniche di Mazzarri? Non credi che pensi troppo a difendere e non sfrutti al meglio la qualità degli attaccanti?
Prendiamo l’ultima partita con il Milan. Nel secondo tempo il Napoli ha iniziato a non difendere e ad attaccare di più e infatti ha messo in difficoltà i rossoneri, proprio per questo motivo. È vero anche che quest’anno la fortuna non gira per niente, il secondo tempo è stato dominato eppure abbiamo perso. Mi ha lasciato perplesso far giocare Zielinski titolare, ormai fuori dal progetto e futuro giocatore dell’Inter, e vedere fuori Lindstrom, a maggior ragione che non hai un attaccante come Osimhen a disposizione. Mi sarei aspettato delle dichiarazioni del presidente sullo scarso utilizzo del danese, considerando quanto è stato pagato in estate. Vorrei che venisse utilizzato di più anche Ngonge. Insomma, le scelte di Mazzarri sono alquanto discutibili, ma anche qui vedo qualcosa da imputare alla Società.
È lecito iniziare a parlare di esonero?
Si, ma il problema è molto più grosso, l’annata ormai è persa. I tifosi ormai sono consapevoli che la stagione del Napoli è finita e che il massimo a cui possa aspirare è un posto in Europa League o Conference. E poi chi prendi al posto di Mazzarri? Nessuno si prende questa responsabilità. Si parla di Giampaolo, ma è allo stesso livello dell’allenatore toscano. Sarebbe un altro traghettatore fino a fine stagione. Non vedo differenza tra questi due allenatori. Sicuramente una scossa però andrebbe data. Il problema è quello che succederà a giugno: ci saranno molti addii e giocatori come Kvara, Lobotka e Politano non so se resteranno ancora a Napoli…
A breve il Napoli sarà impegnato in Champions con il Barcellona: ci sono speranze di passare il turno?
Non siamo riusciti a segnare contro il Milan, sinceramente non so come possiamo fare contro gli spagnoli. L’unica cosa che mi fa un po’ sperare è che il Napoli abbia pescato una squadra che, come noi, non sta vivendo un momento felice. Passare il turno in Champions potrebbe dare una scossa importante all’ambiente e soprattutto al campionato. La scossa servirebbe anche ad alcuni giocatori che, rispetto all’anno passato, stanno vivendo un’importante involuzione. Primo tra tutti Di Lorenzo.
Quanto incidono le parole del Presidente o le scelte di mercato sul rendimento dei giocatori?
Tantissimo. Il cambio dell’allenatore in primis ha rotto il giocattolo. I giocatori sentono di non far più parte di un grande club, infatti chiederanno di essere ceduti a fine stagione. Ma poi il Napoli è mai stato una grande club? A me vengono dei dubbi, sinceramente…
Cosa si dovranno aspettare i tifosi napoletani? Cosa vuoi dire a loro?
Il mio consiglio è di andare tutti a Palinuro o a Paestum. Dai, scherzo. È che non riesco a dare una sterzata di ottimismo nemmeno a me, figuriamoci agli altri tifosi. Prepariamoci psicologicamente a mesi duri, di sofferenza e soprattutto a una rivoluzione a fine stagione, con tante cessioni. In un’annata così, purtroppo, ti devi accontentare di qualsiasi cosa. E ti devi aspettare qualsiasi cosa.
Martina Giuliano