Continua la nostra rubrica “Le Signore del Pallone” e stavolta a parlare in esclusiva per Gol di Tacco a Spillo è la giornalista sportiva e conduttrice Marilena Albergo. In curriculum esperienze lavorative a 7gold, Sportitalia e Sky Sport, attualmente Marilena è una delle giornaliste di punta del nuovo canale del quotidiano sportivo rosa Gazzetta Tv, conducendo le edizioni del Tg e la trasmissione “Calciomarket”. Non potevamo non chiederle della sua passione per lo sport e del suo punto di vista sulla donna che si occupa di calcio.
Com’è nata la passione per il calcio e in generale per lo sport?
Lo sport è da sempre la mia passione, in particolar modo il calcio. Sin da piccola ho praticato praticamente tutti gli sport, su tutti la ginnastica artistica (a livello agonistico), il tennis, lo sci e il calcio. Questo amore nasce anche grazie alla mia famiglia. I miei genitori mi hanno insegnato ad amare e ad apprezzare lo sport in generale e mi hanno soprattutto dato la possibilità di praticare tante attività. In più, essendo tifossissimi di una squadra di calcio, mi hanno trasmesso anche questa grande passione.
Quando hai iniziato a sognare di diventare una giornalista sportiva?
Mia mamma mi ha raccontato che quando ero alle elementari disegnai il lavoro dei miei sogni e indovinate? Avevo disegnato me stessa con microfono in mano. Ho sempre voluto fare la giornalista sportiva. Volevo unire la passione per lo sport a quella per la scrittura e, grazie a Dio, ci sono riuscita.
A quali modelli ti sei ispirata o ti ispiri per fare al meglio il tuo lavoro?
Non ho mai avuto un modello particolare ma ho sempre osservato tutte le telegiornaliste che si occupavano di sport e non solo. Da loro ho appreso alcuni modi di fare, il modo di parlare e di muoversi. Anche ora non smetto di osservare chi ha più esperienza di me.
Secondo te, in questo mestiere, c’è molta competizione tra donne?
La competizione c’è in qualsiasi mestiere ma anche nella vita. Nel nostro lavoro forse si percepisce di più, ma devo dire che a GazzettaTv siamo un bel gruppo di ragazze, e con qualcuna c’è un rapporto di amicizia che va oltre a quello lavorativo.
Il calcio, si sa, è un ambiente prettamente maschilista. Com’è vista ad oggi la donna che si occupa di calcio?
Devo dire che all’inizio ho fatto molta fatica a farmi conoscere e a far capire che la mia passione e la mia conoscenza per lo sport erano reali. Rimane il fatto che una donna deve lavorare il doppio per essere considerata all’altezza.
Quanto conta la bellezza in questo mestiere?
Per molti conta tanto, altri riescono a vedere oltre. È normale, comunque, che per andare in onda serva un bell’aspetto, ma la cosa indispensabile dovrebbe essere la conoscenza della materia.
In passato hai lavorato per Sportitalia e Sky Sport, ora a Gazzetta TV: quanto sei cresciuta professionalmente parlando?
Prima di Sportitalia ho passato un anno a 7Gold che mi è servito molto per imparare il mestiere. Poi sono approdata a Sportitalia dove ho iniziato a condurre il Tg e anche lì ho avuto modo di apprendere tanti altri “segreti” di questo lavoro. Poi è iniziata l’avventura a Sky, un’esperienza bellissima che mi ha insegnato davvero tanto. Il bello di Sky è che sei circondata da grandi professionisti che ogni giorno hanno da insegnarti qualcosa. Stesso discorso vale per la Gazzetta dello Sport; ti relazioni con le grandi firme del giornale più famoso d’Italia e come puoi non imparare? Grazie a tutte queste esperienze sono cresciuta molto professionalmente e, rispetto a quando ho iniziato, posso dire di aver costruito un bel bagaglio personale.
Quali altri obiettivi professionali sogni di raggiungere?
Bella domanda… gli obiettivi sono sempre tanti, non bisogna mai fermarsi. Continuerò a studiare soprattutto quegli sport in cui sono meno ferrata e poi… chi vivrà vedrà!
Martina Giuliano