ESCLUSIVA – La finale di Coppa Italia raccontata da Dino Zoff

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Mercoledì 17 maggio 2017 all’Olimpico di Roma verrà assegnato il primo trofeo della stagione. La Juventus che insegue uno storico triplete, affronterà la Lazio nella finale di Coppa Italia. La storia dice che sono due squadre che hanno grande esperienza in questa competizione e che hanno vinto la maggior parte delle finali disputate. Questi, ed altri, i temi affrontati in questa intervista da Dino Zoff, grande uomo di calcio che ha allenato entrambe le squadre.

D. Juve e Lazio arrivano entrambe a giocarsi la finale con una sconfitta in campionato con lo stesso risultato. A cosa è dovuto il calo di entrambe?

R. Sia la Juventus che la Lazio è da settembre che giocano bene, una battuta di arresto ci può stare e non influirà molto sull’andamento del campionato che non è ancora definitivamente chiuso.

D. Differenze e analogie tra Allegri ed Inzaghi.

R. L’unica differenza tra i due è che Allegri ha più esperienza, è un allenatore già affermato e ha già vinto negli anni passati, invece Inzaghi è agli inizi, deve farsi conoscere e vincere un trofeo sarebbe un ottimo trampolino di lancio. Entrambi propongono un buon gioco e meritano di giocarsi la finale di Coppa Italia.

D. Chi può essere il giocatore chiave per la vittoria della Lazio/della Juve?

R. Per la Juventus tutti i giocatori sono determinanti e devono presentarsi nelle migliori condizioni fisiche per potersi aggiudicare una vittoria. Anche la Lazio, che ha fatto del gioco di squadra il suo punto di forza, non ha un giocatore chiave ma sono tutti importanti.

D. Per la Lazio la Coppa Italia è il massimo obiettivo per questa stagione, per la Juventus invece è l’obiettivo minimo perché ovviamente punta alla Champions. Questi due diversi atteggiamenti influiranno sullo stato psicologico delle due squadre?

R. La Juventus insegue uno storico triplete e non può rinunciare alla Coppa Italia anche se il più importante dei 3 trofei è sicuramente la Champions. La Lazio ha già vinto arrivando a disputare la finale e per lei sarebbe il giusto riconoscimento per questa stagione spettacolare.

D. Quanto conta la storia e l’esperienza in questa gara? La Juventus ha disputato 16 finali di Coppa Italia e ne ha vinte 11; la Lazio ne ha giocate 8 e ne ha vinte 6.

R. Quello che conta è la forza con cui le due squadre affronteranno la partita.

D. L’ultima finale di Coppa Italia tra Juventus e Lazio è stata giocata due anni fa ed è stata vinta dai bianconeri. Rispetto a 2 anni fa la Juventus ha ceduto Vidal, Pogba e Tevez ed ha acquistato Dybala e Higuain, la Lazio ha perso Candreva e Klose ed ha acquistato Immobile e Milinkovic-Savic. Quale delle due squadre è più forte rispetto a quella di due anni fa?

R. La Juventus è stata rimaneggiata ma ha dimostrato di essere una squadra ben collaudata ed ha continuato a vincere anche dopo le varie cessioni ed i vari acquisti. Certamente la nuova Juventus non fa rimpiangere quella di due anni fa. La Lazio è una squadra giovane che deve ancora affermarsi a livello nazionale ed europeo, per questo non è facile confrontare la squadra di due anni fa e quella di quest’anno.

D. La finale si gioca o si vince?

R. Chi fa dello sport a livello agonistico deve sempre giocare per vincere.

D. Per una finale è meglio fare andata e ritorno oppure una partita secca?

R. Sia in un caso che nell’altro una finale è comunque una partita aperta a ogni risultato e non si possono fare previsioni di alcun tipo.

D. La gara di mercoledì: finisce nei tempi regolamentari, finisce nei tempi supplementari oppure verrà decisa dai calci di rigore?

R. Difficile indovinare una cosa del genere, ma l’importante non è la durata della partita ma l’agonismo e la cattiveria con le quali le due squadre scenderanno in campo.

Gisella Santoro