ESCLUSIVA- Jacopo Galvani: “Il Milan non deve abbassarsi come ha fatto con il Napoli”

Jacopo Galvani, direttore di Milanorossonera.it e  caporedattore presso Radio Milan Inter. ci accompagna in questo Milan-Roma per archiviare la sconfitta di Napoli e guardare avanti

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Archiviare la sconfitta di Napoli e guardare avanti. Il Milan deve ripartire dalla prima frazione di gioco mostrata al San Paolo per conquistare, avanti al proprio pubblico, i primi punti in campionato.
L’avversaria, per l’esordio a San Siro, mette Gattuso e i suoi immediatamente di fronte a un test importante contro una diretta concorrente per un posto in Champions.

Questo Milan può davvero ambire a un piazzamento nell’Europa che conta? La rosa allestita è davvero competitiva o presenta lacune? Quanto può pesare sul futuro rossonero la gara contro la Roma?

Ne parliamo con Jacopo Galvani, direttore di Milanorossonera.it e  caporedattore presso Radio Milan Inter.

Contro il Napoli al San Paolo, il Milan ha perso la prima partita nonostante una buona prima parte di gara, vanificata poi dal risultato finale. Cosa dovrà evitare di fare per non ripetere lo stesso andazzo contro la Roma?

Con il Napoli, il Milan ha sbagliato perchè sul 2-0 ha arretrato ulteriormente la linea difensiva ma non sono comunque tra quelli che addossano tutte le colpe a Biglia che non è di certo Andrea Pirlo ma, finché era in campo aveva dettato qualche idea di gioco a differenza di Bakayoko che è un giocatore molto più fisico. Una soluzione potrebbe essere il 4231 con Kessie –  Bakayoko a fare legno a centro campo e affidarsi ai quattro davanti, certo è che dipende molto da chi sono i quattro lì davanti. Quello potrebbe far la differenza ed è anche il vero interrogativo. Non è detto che il Milan perderà, c’è il rientro di Chalanoglu, uno dei pochi giocatori del Milan con veramente tanto talento ed è uno che potrebbe far fare il salto di qualità insieme a Higuain. Il Milan non deve abbassarsi come ha fatto con il Napoli. Il calendario non ha agevolato il Milan però leggo tanti tifosi chiedere l’esonero di Gattuso sperando in Conte ma anche questa è un’inesattezza innanzitutto perché  Conte ha un contratto di 17 milioni con il Chelsea e finché non risolve il suo legame con i Blues non è un allenatore libero; sperare che il Milan, società sotto FFP possa andare a prendere Conte a queste condizioni è impensabile e folkloristico. Personalmente non condivido la stessa concezione di gioco di Gattuso ma non sono neanche tra quelli che chiedono già la sua testa. Il Milan ha come allenatore Gattuso e deve credere in Gattuso.

Che cosa rimprovera a Gattuso?

Sono cresciuto con il Milan di Sacchi, la mia idea di calcio inevitabilmente si avvicina più ad un Sacchi, Capello, Ancelotti. Il calcio deve essere pressing, difesa alta e in attacco, non in dieci uomini dietro la linea della palla, non è quello che intendo quando parlo di squadra che gioca a calcio e diciamo che il calcio di Gattuso non mi fa impazzire. Lo scorso anno Gattuso diciamo che viveva una situazione un po’ più agiata perché serviva alla squadra in una situazione disperata, uno dal suo carattere è quello che serve ad una squadra per dare una scossa. Quest’anno invece è chiamato alla vera conferma, ha la sua squadra perché il mercato è stato fatto anche in base alle sue indicazioni, dovrà dare delle risposte sul campo. E’ stato sfortunato perché a causa del passaggio di società e di tutto lo scompenso creatosi attorno, non si è potuto sfruttare un mese di mercato con l’aggravante che quest’anno il calciomercato in entrata si è chiuso prima.  Di certo mi sembra assurdo parlare di esonero dopo una sconfitta contro il Napoli che non ci scordiamo lo scorso anno ha totalizzato 91 punti e – speriamo di no – qualora dovesse arrivare un risultato negativo contro la Roma, finita in semifinale di Champions. Sono attenuanti che vanno presi in considerazione per quanto questo non sia comunque una giustificazione, però mi preoccuperei di più se stessi dall’altra parte del Naviglio dove, dopo un mercato del genere, è stato raccolto un solo punto in due partite.

Entrambe le rose annoverano giovani interessanti: il Milan nella fattispecie dispone di una difesa molto giovane che si è ulteriormente rafforzata anche in tal senso con l’arrivo di Caldara

Il Milan ha una rosa molto giovane ma io sul concetto di giovane sono molto ferreo, prendo come riferimento delle parole di Leonardo ai tempi in cui allenava il Milan, durante una conferenza gli chiesero quali fossero i possibili miglioramenti di Pato, rispose che “un giocatore a 18 anni è fatto e finito e che   i miglioramenti potrebbero avvenire con l’esperienza”. Devo dire che ci ha quasi sempre preso, sono pochi i giocatori che esplodono improvvisamente dal nulla, Icardi faceva gol a 18 anni come li fa adesso a 25, Lapadula ha fatto male al Milan così come al Genoa. Se uno è forte è forte. Suso per esempio passa per giovane quando è un ’93, certe qualità avrebbe dovuto metterle in mostra da due-tre anni. Personalmente credo che il discorso “giovani” conti relativamente, conta esser forte o meno.

Questa difesa quindi è forte o no?

Allora, partendo da destra: Calabria per me è un giocatore normalissimo, forse anche sotto la media, non è di certo Cafù, Maicon o Dani Alves, credo sia un giocatore mediocre, basti vedere la partita contro il Napoli durante la quale ha fatto male tatticamente sbagliando di tutto: poi però ha segnato e tanto di cappello per il gol, ben venga. Romagnoli e Caldara penso siano la futura coppia della Nazionale italiana. Romagnoli  in molti lo davano per meno bravo di Rugani ma secondo me lo ha surclassato  in qualità e non solo. Sulla sinistra invece, non condivido tutte le colpe che attribuiscono a Ricardo Rodriguez, ormai a San Siro è facile addossare la colpa a Rodriguez per qualsiasi cosa. Nella partita contro il Napoli per esempio ha giocato una buona partita sovrapponendosi, andando più volte al cross, ciò nonostante ha comunque preso 4 in pagella: posso capire che si preferisca un altro tipo di giocatore però è abbastanza solido in difesa. Non è un Maldini o un Cabrini, ma posso dire con fermezza che è un giocatore migliore di tanti altri nomi del recente passato. Il vero problema (nonchè incognita) della difesa è Conti, dopo un infortunio di una tale entità e importanza non è detto che recuperi subito bene e allo stesso modo. Anche le tempistiche non sono da sottovalutare, molto probabilmente passerà ancora del tempo affinché riesca a trovare la forma fisica di cui godeva sperando che riesca a ritrovarla. Non ci scordiamo che Conti è figlio di una ricaduta così come Florenzi e Milik, tra l’altro tutti accomunati dallo stesso destino.

Poco fa parlavi di Leonardo, tra le righe mi è sembrato di leggere stima nei suoi confronti. Non solo Leonardo anche Maldini, Gattuso in panchina…

Kakà aggiungerei… Kakà è ormai tornato, basta capire quale sarà il suo ruolo preciso, ma è praticamente tornato. In Leonardo vedo grande abilità dirigenziale, è una persona di intelligenza assoluta, basti pensare che parla sei lingue correntemente, ho stima infinita in lui come uomo, allenatore, talent scout e anche dirigente. Ricordiamoci che Kakà, Thiago Silva e Pato arrivano su segnalazione di Leonardo, ricordiamo che  l’operazione Higuain-Caldara-Bonucci è firmata Leonardo. Non riesco a trovare dei lati negativi in Leonardo, poi certo nessuno è perfetto…  Per quanto riguarda Maldini così come Kaka, sarà da vedere come si comporterà e come lavorerà da dirigente. Come calciatore ha fatto grandi cose, come dirigente dovremo prima lasciarlo lavorare. Sono felice del suo ritorno al Milan, un buon 70% della storia rossonera porta il cognome Maldini cucito addosso. Sei su sette delle Champions conquistate dal Milan portano la firma Maldini, tra padre e figlio, questo è abbastanza per dire quanto sia felice che Maldini sia ritornato in rossonero.

 

“A livello tecnico siamo da primi quattro posti, ma a livello caratteriale ed emotivo dobbiamo diventare ancora una squadra” ha dichiarato Gattuso. Concordi con lui o anche a livello tecnico non si è ancora da primi posti?

Il Milan realisticamente, ad oggi, è una squadra da quinto o sesto posto. Poi, certo,  non significa che non si possa arrivare terzi o quarti, potrebbe anche darsi un salto di qualità successivo o un rallentamento o un crollo delle altre, vedi la partenza dell’Inter, così che il Milan potrebbe inserirsi per un eventuale quarto posto. Io attualmente vedo Juve, Napoli, Roma e Inter lì davanti, però potrebbero esserci le outsider che sarebbero Milan e Lazio. In questo momento mi verrebbe da dire che può inserirsi al posto dell’Inter vista la brutta partenza, ma il campionato è lungo e non vuol dire ancora nulla.