Sara Piccinini sulle pagine di Gol di Tacco A Spillo
L’abbiamo conosciuta e ammirata come la lady Peluso di Quelli che il Calcio. Mora, occhi verdi, sorriso smagliante, splendida inviata al Mapei Stadium per sostenere suo marito, Federico Peluso.
Partita dopo partita però abbiamo iniziato ad apprezzare Sara Piccinini. Una donna poliedrica, estremamente competente in materia, energica e determinata. Concreta e realizzata. Colta e ironica. Moglie e mamma dalle tante attività e dai tanti progetti.
Dopo la nostra intervista a Nicole Murgia continuiamo ad andare Oltre, scoprendo oggi le mille sfumature di Sara Piccinini.
Perché… Oltre le wags c’è di più.
Ciao Sara benvenuta sulle pagine di Gol di Tacco A Spillo. Lo sai che ti abbiamo fatto la corte per tanto tempo? Sei per noi un esempio di donna in gamba, colta, intraprendente e determinata. C’è invece un lato di te che ancora non conosciamo?
Grazie, è un piacere per me! Può darsi… probabilmente non sapete che sono estremamente attenta alla tutela dell’ambiente e all’ormai enorme problematica del Climate Change! Attraverso i piccoli gesti quotidiani e abitudini “green” cerco di essere quella goccia che potrebbe far parte di un cambiamento radicale del quale si comincia finalmente a parlare sempre più! Ovviamente spero di essere anche fonte di insegnamento ed esempio per i miei figli perché credo che solo i giovanissimi possano “salvare il modo”!
Gli studi in Giornalismo, imprenditrice, autrice, ex arbitro, sei consapevole che fai venire il mal di pancia a chi vive di luoghi di comuni?
Ahahahah… Sono sempre stata una bimba, ragazza, e ora donna molto molto vivace e dinamica! Non mi sono mai posta limiti e il problema di cosa possano pensare gli altri. Ho studiato giornalismo perché mi piace cercare la verità e sono tanto curiosa, sono stata imprenditrice perché sono una donna sognatrice, sono autrice perché sono estremamente creativa, sono stata arbitro perché da piccola volevo giocare a calcio, ma mia madre non me lo ha permesso, così all’età di 16 anni ho potuto fare il corso ed avvicinarmi sempre di più a questo sport in veste professionale e non da semplice tifosa
Tante attività, ma anche splendida moglie e mamma dolcissima, ti chiediamo come fai a fare tutto! Dove trovi tutte queste energie?
Il problema vero è che ho energie da vendere. Per poter realizzare tutto quello che ho in testa avrei bisogno di giornate più lunghe! Il tempo è il maggior lusso che possiamo concederci. Cerco di prendere tutto il tempo che ho a disposizione per crescere, creare e produrre. Organizzo le mie giornate ripartendo impegni familiari, lavoro, interessi e svago secondo una scala di priorità. Ovviamente la famiglia viene prima di tutto. Il segreto è darsi obiettivi e non perdersi via.
Tu e Federico siete amati e apprezzati per la vostra semplicità e riservatezza. Il segreto per riuscire a gestire in modo sano la popolarità?
Non sentirsi popolari. Ho sempre visto il mestiere del calciatore come un mestiere qualunque e ho sempre vissuto il ruolo di moglie e donna concentrandomi sulla mia formazione e vita familiare con estrema naturalezza. Tanto per rendere il concetto, c’è chi va a lavorare con la 24 ore e chi con il borsone da calcio, ma in sostanza non cambia nulla!
Calcio & social: ci sono più pro o più contro?
Sono favorevole all’utilizzo dei social. Verifico sempre le fonti e i vari profili. Nel caso specifico del calcio ha dato modo e opportunità a molti tifosi di conoscere meglio i propri calciatori preferiti e di poter interagire con i club e giornalisti. Stesso ragionamento vale ovviamente anche a parti inverse: i social sono funzionali come strumento di feedback di consensi e di confronto.
Perché ancora non si riesce ad accettare che il calcio non ha genere?
Quest’argomento è molto ampio. La donna ha sempre dovuto lottare per superare stereotipi e ottenere la parificazione dei sessi. In molti ambiti si sono raggiunti grandi risultati e spesso e volentieri ribaltati completamente i ruoli. Nel contesto calcio cominciano a cambiare tantissime cose, occorre solo darsi un po’ di tempo.
Cosa pensi del calcio italiano di oggi?
Mi piace molto. Cresce il livello di preparazione e gestione dei club anno dopo anno.
Federico probabilmente è uno degli ultimi calciatori romantici in attività. Credi che le generazioni future riusciranno ancora a cogliere magia e romanticismo di questo Sport?
Sì credo di sì. Conosco giovanissimi nelle quali rivedo la professionalità e amore che Federico esercita quotidianamente.
Diamo uno sguardo alla nostra Serie A. I motivi dietro questa rovinosa débâcle bianconera?
Credo che questo sia un anno molto particolare. Covid – stadi chiusi – recuperi ecc… Nel caso Juve la sommatoria di tante variabili non ha probabilmente aiutato. Inoltre, come dicevo prima, cresce molto il livello anche degli altri club. Tireremo le somme a fine anno! Indubbiamente è un campionato “diverso”.
Credi che lo scudetto sia ormai in mano all’Inter?
Ci sono buone probabilità!
La squadra che ti sta maggiormente entusiasmando?
Il Sassuolo ovviamente! Voglio essere di parte!
Dopo l’esperienza come autrice della trasmissione Football’s Kitchen, ci sarà ancora la televisione nella tua vita?
Mi piacerebbe molto. E’ stata un’esperienza tanto importante quanto faticosa e altamente formativa. In quest’anno Covid ho ripreso in mano alcuni studi e sto cercando di pianificare i prossimi progetti! Vi farò sapere…
Concludo chiedendoti dove sarà Sara fra qualche anno…
Bella domanda! Non ho progetti a lungo termine. Seguendo Federico nei vari trasferimenti calcistici ho acquisito la capacità di adattarmi alle situazioni. Stiamo riflettendo insieme sul nostro futuro.
Giusy Genovese