ESCLUSIVA – Il primo ‘derby dal divano’ di Burdisso: Roma-Inter ma anche Toro-Genoa

Nicolas Burdisso ha appeso gli scarpini al chiodo lo scorso ottobre e oggi in esclusiva per noi, ci parla delle sue ex scontrarsi curiosamente tra loro

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Diciannove anni a calciare un pallone da professionista, lo scorso 10 ottobre ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo dopo “aver fatto tutto quello che sognava da bambino” come scrive nel post in cui annuncia il suo saluto al rettangolo verde.

Parte dalla Boca, lì dove nacque il tanto discusso derby di Buenos Aires, e proprio lì, non solo alla Boca, ma anche e soprattutto al Boca (Juniors), vince due Campionati, tre Libertadores e due Intercontinentali, prima di approdare al Vecchio Continente dove indosserà la maglia dell’Inter per 139 volte e solleva quattro Scudetti, due Coppe Italia e quattro Supercoppe Italiane.

Dopo l’Inter passa alla Roma dove disputa ben 131 matches segnando 6 reti. Nel 2014 passa al Grifone dove non riuscirà mai a segnare ma con il quale combatterà per altre 113 volte prima di passare al Torino dove conclude praticamente la carriera da calciatore.

Burdisso-Genoa
Photo by Marco Luzzani/Getty Images

Curiosamente domani si giocheranno nella stessa giornata Torino-Genoa alle 15.00 e soprattutto Roma-Inter, big match valido alla corsa alla Champions mai scontata. Una sorta di doppio derby in casa Burdisso che vedrà scendere in campo le quattro squadre nelle quali l’argentino ha militato scontrarsi tra loro.  

Al cuor non si comanda e visto che Nicolas ha lasciato un pezzetto di cuore in tutte e quattro le squadre le guarderà senza fare il tifo nel suo ‘primo derby dal divano durante il quale spegnere le emozioni sarà davvero difficile.

Così Nicolas Burdisso in un’esclusiva ai microfoni di Gol di Tacco ci parla dei suoi miglior ricordi tra Inter e Roma ma anche Genoa e Torino, senza tralasciare un piccolo commento su River-Boca a cui lui è particolarmente legato.

Burdisso-Boca-Juniors

Sono 139 le partite che hai disputato con l’Inter, 131 quelle in maglia giallorossa. Quattro scudetti, due Coppe Italia, quattro Supercoppe con l’Inter, con la Roma non sono arrivati i trofei ma non sono mancate le belle emozioni vissute. Roma-Inter è po’ una sorta di derby per te. Come la vivi?

Roma-Inter l’ho sempre vissuta in modo particolare perchè sono due squadre che ho sempre seguito da quando ero piccolo poi ho avuto la fortuna di giocare all’Inter, poi alla Roma.

burdisso.inter.2009

“Quando ero all’Inter ci siamo giocate tante volte lo scudetto o le Coppe Italia contro la Roma e quando ero a Roma avevamo sfiorato lo scudetto nel 2010 contro l’Inter. Tante partite molto molto belle intense, quindi per me personalmente è una partita con tanta storia”.

“Poi con l’Inter sono arrivati gli Scudetti, con la Roma ho perso due finali di Coppe Italia, siamo arrivati due volte secondi ma comunque è stata un’esperienza molto bella, molto intensa anche a Roma per come si vive il calcio, per come come sono fatto io. Quindi è una partita che guardo con molto piacere anche perché sono delle partite sempre di livello“.

L’Inter con l’inizio non proprio entusiasmante aveva deluso le aspettative per poi rifarsi dopo; la Roma dal canto suo, non è davvero mai decollata in classifica fino ad ora. Che la Roma possa risalire e insidiare l’Inter non è impossibile né per le caratteristiche dei giallorossi, né per le risorse attuali dei giallorossi. E’ già uno scontro diretto?

“E’ vero che sono due percorsi completamente diversi, l’Inter si è rinforzata molto bene e adesso stiamo vedendo anche i frutti, poi l’inizio non è mai semplice quando ci sono tanti cambiamenti, sia per l’Inter che per la Roma.

“Poi sono due squadre diverse con due percorsi diversi, l’Inter è una squadra più matura, con giocatori di alto calibro per esperienza, mentre la Roma ha giocatori più giovani con minor esperienza”.

“Sono due squadre diverse, sarà bella anche per capire dove puà arrivare la Roma, che ha iniziato così e così; l’Inter sta meglio, ma è una partita più importante per la Roma che per l’Inter.

Diciamo che la Roma non può sbagliare, anche perché gioca in casa, deve centrare l’obiettivo. Mentre l’Inter deve continuare il periodo di crescita, reagire alla partita persa dell’altro giorno. Sono obiettivi diversi, ovviamente, la Roma ne ha più bisogno e l’Inter continuare a crescere”.

Roma’s head coach Luciano Spalletti during the Italian Serie A soccer match AS Roma vs Torino FC at Olimpico stadium in Rome, Italy, 19 February 2017. ANSA/ANGELO CARCONI

Spalletti dice non è decisiva, non ancora almeno. Sei d’accordo pensando che già i punti disseminati da entrambe sono un bel po’?

Sì, per l’Inter non è decisiva, mentre, come dicevo prima, per la Roma penso possa essere decisiva, soprattutto per il momento perché una sconfitte metterebbe ancora più incertezze”.

 La squadra di Di Francesco è molto altalenante in Serie A ma sta facendo abbastanza bene in Champions, dove addirittura la qualificazione, è arrivata ancor prima di disputare il match poi perso col Real. L’Inter, invece con la sconfitta a Londra si è complicata le cose, non può sbagliare a San Siro e deve sperare che il Barca non decida di perdere al Camp Nou, che è praticamente un fortino. Credi l’Inter si qualifichi? e se sì dove pensi possano arrivare entrambe?

Mi auguro che l’Inter si possa qualificare, secondo me ha tantissime possibilità, è stato un girone difficile e al di là di tutto, vada come vada l’Inter ha fatto, secondo me, molto bene”.

Dove possono arrivare è difficile da dire perché in Champions perché sono partite quasi secche, bisogna tenere conto del momento delle squadre, oggi la Roma per esempio, come hai detto te, sta facendo meglio in Champions che in campionato”.

“Secondo me entrambe possono arrivare ai quarti di finale che è un traguardo importante perché poi alla fine iniziano ad essere squadre di un determinato peso e sia per una che per l’altra arrivare fin lì potrebbe essere un ottimo risultato”.

 I risultati ottenuti in UCL hanno in qualche modo scombinato gli animi, influendo per una e per l’altra squadra in vista della partita di domani?

I risultati precedenti alla partita che giocherai ti influenzeranno sempre, in maniera positiva che negativa. Tutte e due le squadre sono obbligate a reagire quindi sono sicura sotto questo aspetto che entrambe le squadre saranno molto attente, sapranno rischiare cosa c’è da rischiare per portare a casa il risultato”.

 Nainggolan molto più che Spalletti è il vero ex, e quasi a mo di scherzo, o forse, cortesia del destino, non giocherà. Credi sia un bene o un male sia per l’una che per l’altra squadra?

Secondo me l’assenza di Nainggolan è un bene per la Roma e un male per l’Inter. E’ vero che l’Inter ha una rosa più ampia e l’altro giorno Borja Valero ha giocato una buona gara e anche se dovesse giocare lui potrebbe fare bene però a mio avviso Nainggolan è sempre pericoloso, conviene sempre marcarlo, ha una giocata differente da offrire quindi è molto più vantaggioso per la Roma e più punitivo per l’Inter”.

 Lo scorso Roma-Inter è stato Dzeko, Icardi, Icardi, Vecino. Al ritorno a San Siro 1-1 El Shaarawy e ancora Vecino. Domani per la Roma saranno indisponibili sia Dzeko che El Shaarawy mentre dall’altro lato, le romane e soprattutto l’Olimpico sembrano davvero essere cibo preferito di Matias. Dici che domani Icardi e Vecino segnano ancora?

“Ti dico la verità, non ho mai fatto questi pronostici, non m piace farli. Icardi è una certezza è sempre pericoloso, Vecino ha fatto vedere quello che vale. E’ anche vero che l’Inter dipende molto da loro due. Te l’ho detto sarà una bella partita perché tutte e due le squadre cercheranno di far qualcosa.”

E’ anche vero che la Roma non è di certo sprovveduta. Tra l’altro l’Inter è risaputo sia vittima preferita degli ex. Non giocherà Dzeko, non giocherà El Sharaawy, ma ci sarà il “piccolo” Zaniolo che si è messo in evidenza parecchio di recente. Può essere determinante malgrado non sia certo l’unica alternativa di Di Francesco. La tua formazione giallorossa per vincere contro l’Inter e quella nerazzurra per vincere contro la Roma….

Sì manca Dzeko, si dovranno inventare i meccanismi per far bene e far gol, la formazione non la faccio, queste cose le fanno gli allenatori”.

“Te l’ho detto, oggi la Roma ha qualche difficoltà in più dell’Inter per infortuni e risultato ma mi piace il lavoro che sta facendo Di Francesco, l’Inter ha un allenatore con tanta esperienza e calciatori con tanto ma tanto bagaglio d’esperienza internazionale quindi speriamo di vedere una bella partita”.

Burdisso-Roma

Un ricordo di Nicolas nerazzurro speciale e uno di Nicolas giallorosso? il primo che ti viene in mente?

“Come ti dicevo prima, i ricordi legati a questa partita. All’Inter tante volte in Coppa Italia e anche in Campionato con la Roma seconda e con la Roma l’anno 2010 che abbiamo sfiorato lo scudetto che poi ha vinto l’Inter del Triplete e tante partite bellissime a San Siro come all’Olimpico, di tanti gol e tanta intensità. Per questo ti dico che ho tanti ricordi bellissimi soprattutto legati a questa partita”.

Questo per te è un week-end di derby in casa: alle 15.00 si gioca anche Torino-Genoa. Com’è per Nicolas Burdisso oggi poter parlare di due intense partite, peculiari e particolari a modo loro, con le proprie storie e ovviamente con la propria storia personale intersecata ad ognuna di quattro club importanti per la storia del calcio italiano e internazionale, a poco dopo l’addio al calcio?

“Bene, diciamo che approfitto per fare tutto quello che non facevo o avevo smesso di fare quando giocavo a calcio e non avevo tempo. Guardo tantissimo calcio, mi preparo per quello che voglio fare, trovo delle persone cercando di migliorare quella che sono le mie idee ma sempre per continuare dentro il mondo del calcio. Non ci sono rimpianti ma solo tempo ritrovato che prima non avevo”.

Torino’s forward Amauri contrasted by Genoa’defender Nicolas Burdisso during the Italian Serie A soccer match between Torino and Genoa at Olimpico Stadium in Turin, 21 December 2014. ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO

Un ricordo con il Toro e con il Genoa che oggi ti piace rivivere…

Un ricordo con il Genoa sicuramente l’anno in cui ci siamo qualificati in Europa League, al Torino invece l’ultimo anno da professionista, che tra l’altro è stato bellissimo sotto tutti gli aspetti, l’aspetto tecnico, per le partite giocate, per il gruppo, tante cose; sono questi i due ricordi più belli”.

Da ex affezionato del Boca, oltre che da argentino, cosa mi dici di quanto sta accadendo in merito al Superclasico?

“Sul Superclasico ti dico che mi dispiace per quello che è successo e che mi aspetto che la partita si giochi in Sud America e soprattutto in Argentina non in Europa. Al di là di tutto dobbiamo imparare la lezione, da quello che è successo, punire quelli che hanno fatto del male al calcio argentino. Ero molto deluso, speriamo che tutto si possa rimettere a posto”.

Egle Patanè