-ESCLUSIVA- Il girone d’andata secondo Zazzaroni, tra effetto CR7 e VAR

Abbiamo intervistato il direttore del Corriere dello Sport, Ivan Zazzaroni per trarre un bilancio del girone d'andata di Serie A

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Prima che, palla al centro, riparta il campionato, approfittiamo di questo lungo stop per trarre bilanci e analizzare quanto è emerso nel girone d’andata ormai concluso.

In -ESCLUSIVA- su Gol di Tacco a spillo, l’analisi di
Ivan Zazzaroni
direttore del Corriere dello Sport-Stadio

Di questo 2018 ormai concluso, quali possiamo dire siano le conclusioni o le somme che ne traiamo  calcisticamente parlando?
Le conclusioni sono drammatiche, perché c’è una tirannia. Un dominio assoluto da un lato e resa incondizionata da parte di altri. Siamo all’ottavo anno ormai di dominio di un’unica squadra, c’è un campionato che ha perso il 50% del suo significato.
La distanza tra la Juventus e le altre, la piccola particolarmente, si è acuita.
Per arrivare alla Juventus bisognerebbe fare degli investimenti che non sono sopportabili da Napoli, Milan, Inter senza contare i blocchi del FFP.

Qual è l’effetto Ronaldo sul campionato italiano? Ha avuto un effetto benefico o ne guadagna solo la Juventus?
Non lo sappiamo ancora, ha fatto benissimo alla Juve, è stato certamente un investimento di grande successo. Al campionato italiano non so se abbia dato luce o meno, credo che non abbia fatto benissimo.
Da un certo punto di vista, in termini d’immagine l’arrivo di Ronaldo ha fatto qualcosa di sorprendente, però visti i riscontri non mi sembra abbia fatto benissimo. Proprio perché gli altri si sono arresi, un po’ quello che ha detto Totti, si gioca dal quarto al secondo posto.

Utilizzo del VAR
L’utilizzo del VAR è sbagliato, non è il Var ad essere sbagliato ma l’utilizzo che se ne fa.
Il suo utilizzo oggi è necessario, ma è sbagliato per una semplice ragione che va a vedere al microscopio il fuorigioco e non vede una cosa gigantesca. Al rigore di polpastrello di Inter-Fiorentina, il fuorigioco millimetrico di Piatek in Roma-Genoa si alternano i falli non visti in Roma-Inter o la spinta di Florenzi a Pandev. Lo spettatore rimane stordito perché vede annullare gol quasi assurdi e non vede assegnare rigori lampanti. Per cui bisognerebbe arrivare ad un punto di equilibrio tra le due cose, non si può fare un intervento chirurgico e poi lasciar morire il paziente per una stupidaggine. Così non va bene, non sta soddisfacendo e bisognerebbe intervenire.
Poi c’è un altro problema e cioè due tipi di calcio completamente diversi tra l’Italia e il resto d’Europa. Adesso stanno rimediando per gli ottavi di finale ma noi siamo abituati al VAR cosa che manca in Europa, quindi ci ritroviamo dinnanzi appunto due mondi totalmente diversi, cosa che trovo altamente ridicola.
Trovo necessario che il Var venga implementato pure in Europa, non ha senso che in Italia ci sia un calcio tecnologicamente dotato e il calcio europeo non lo sia.
Il problema di base è trovare una serie di arbitri in grado di gestire il VAR e che siano
istruiti su come utilizzarlo. Attualmente mancano numericamente parlando gli arbitri che sappiano farne uso.
Tra Champions ed Europa League ci sono troppe partite e al momento mancano gli arbitri che possano utilizzarlo.

Non è questione di protocollo. Devono trovare un punto d’impiego del protocollo senza dubbio ma non è questione di protocollo.
Ricordando il fallo di Vecino su Mandzukic in Inter-Juventus dello scorso anno, in quel caso c’è stata una controversia d’applicazione del protocollo….

Il problema resta quello discusso prima infatti, bisogna arrivare ad arrivare ad utilizzare il VAR in maniera un pelino più corretta e cosciente.

Chi è più indicata al secondo posto?
Il Napoli.

La Roma potrà recuperare il terreno perso e come gli altri anni risalire la classifica nella seconda parte di campionato?
Se cambia qualcosa, compra qualche giocatore e rimette un po’ di personalità magari sì.
Questa squadra difficilmente raggiungerà il quarto posto anche se sono in molti ad
aspettarla.
Il problema di questa Roma è stato il mercato estivo, un mercato di impoverimento più che di rafforzamento in termini di carattere e personalità. Sono stati tolti giocatori come
Strootman, Nainggolan, Alisson senza essere rimpiazzati con altrettanti giocatori della stessa caratura. Sono stati acquistati giovani di talento senza dubbio ma è un azzardo che ad oggi non ha ripagato.

Al Napoli cosa manca?
Al Napoli non manca nulla, non arriva ancora alla Juventus, ha dei parametri economici differenti ma ha più o meno lo stesso andamento dell’anno scorso, un solo punto in meno rispetto alla scorsa stagione, è fuori dalla Champions come lo scorso anno ma è l’alternativa più valida alla Juventus anche se a distanza, gap dovuto ad un miglioramento
della Juve.

Miglioramento della Juve più che peggioramento delle altre?
Sì e no, la Juve si è indubbiamente rafforzata ma anche le altre squadre che si sono indebolite.

Anche l’Inter?
Sì. L’anno scorso di questi tempi era seconda, stando ai punti sì, è peggiorata.
Credo che l’Inter raggiungerà comunque la qualificazione in Champions, mi sembra abbastanza chiaro il suo piazzamento finale che è il terzo posto.

Cosa manca al Milan invece?
Tutto. Al Milan manca tutto per essere adeguata, manca innanzitutto essere Milan.
E’ una squadra che deve essere completamente ristrutturata, adesso vedremo se riuscirà a cambiare qualcosa ma attualmente il Milan sta solo approfittando delle lacune degli altri.

Gattuso è l’uomo adatto per tornare a quel Milan al quale faceva riferimento?
Pensassero a dargli gli uomini per lavorare, a comprare i giocatori. Ci vuole una squadra sicuramente più strutturata prima di poter parlare delle capacità dell’allenatore.

 

Egle Patanè