Tempo di prime volte per il calcio a 5: dopo lo scudetto conquistato dal Pescara Calcio 5 lo scorso 11 giugno, altro primato importante. Questa volta si parla di donne: giovedì 25 giugno alle ore 21 allo stadio Pietrangeli di Roma (ingresso gratuito) sarà la prima assoluta della Nazionale calcio a 5 femminile. Un esordio importante che, sabato 27 verrà replicato al PalaRoma di Montesilvano (Pescara).
E proprio in occasione di questa gara, abbiamo rivolto qualche domanda a una calciatrice azzurra di Pescara, Federica Iannucci reduce dall’esperienza all’Asd Vis Lanciano Femminile.
La Nazionale femminile di Futsal giocherà la seconda gara in assoluto a PalaRoma di Montesilvano…
Credo fermamente che l’istituzione della Nazionale femminile sia un passo importante soprattutto per noi ragazze, che vediamo finalmente coronato un sogno, fatto di sudore, sacrifici e tanta passione. Chi da bambina non ha sognato di indossare e di difendere i colori della propria Nazione? Le location scelte sono a mio avviso le migliori, Roma che è stata da sempre la culla dello sport e soprattutto del futsal, meritava un palcoscenico del genere, ma anche Montesilvano (e con esso tutto l’Abruzzo) meritava un grande riconoscimento per come vive, respira e da importanza al futsal nazionale ed internazionale (palazzetti costantemente gremiti, biglietti sold-out dopo poche ore dalle vendite, per anni consecutivi sede delle Final eight scudetto e non ultimo di due amichevoli internazionali della nazionale maschile di futsal, penso siano più che un semplice biglietto da visita).
La maglia azzurra, che emozioni dà?
La maglia azzurra è il coronamento di un sogno; è un’emozione indescrivibile a parole, perchè parliamo di emozioni, di brividi, di sensazioni, di aspettative racchiuse in quel colore. E’ di certo la giusta ricompensa per anni di lavoro, di sacrifici, di impegni e di rinunce, per anni in cui calcio a 5 da semplice compagno di vita diventa la tua vera vita. Penso non sia assolutamente un punto di arrivo, anzi un costante stimolo a migliorare su tutti i lati della propria persona: eh si perchè per portare in alto i colori nazionali non bastano solo piedi buoni, ma soprattutto mani pronte ad aiutare una compagna, testa sempre sulle spalle, ed un cuore tricolore, bianco di semplicità, rosso di passione e verde di speranze e sogni.
Tra i maschietti il Pescara calcio a 5 per la prima volta si è laureato Campione d’Italia…
Faccio i miei complimenti alla società tutta, allo staff, e soprattutto ai giocatori; è stato un grande traguardo, strenuamente desiderato, voluto da anni di sacrifici e investimenti che ha per molti versi cancellato o perlomeno addolcito la mancata promozione in serie A del Pescara Calcio. Un campionato che ha rispettato le aspettative di un gruppo unito, combattivo, coriaceo, gagliardo, che non si è mai scoraggiato anche dopo la sconfitta in finale di Winter cup e di Final eight, costruito ad hoc da una società attenta a tutti i particolari e che ha costruito un ambiente favorevole per la la scrittura di un capolavoro e di sicuro gestito ed allenato da uno dei più grandi e vincenti allenatori nazionali, Fulvio Colini a cui vanno i miei più sinceri complimenti per aver dato ad una squadra un mix atomico di razionalità e fantasia.
Francesca Di Giuseppe