Torna sulle pagine di Gol di Tacco ASpillo Georgia Viero, la biscardina del Processo del Lunedì. La conduttrice e speaker radiofonica dalla simpatia travolgente, racconta come nasce il suo body painting che tanto sta facendo incuriosire i tifosi biancocelesti e non solo.
Georgia, i laziali ci hanno messo davvero poco a capire chi fosse il destinatario del tuo ironico messaggio
Certo, è rivolto al buon Lotito! Volevo manifestare il mio malcontento da tifosa, guardo le partite con neutralità per via del mio lavoro, ma non posso dimenticare di essere anche delusa da questa dirigenza. La mia vuole essere una protesta lieve con una rappresentazione artistica che desse voce a un momento di dolore e di esasperazione. E’ una squadra prigioniera, ecco il motivo delle catene ai polsi, volevo rappresentare questa prigionia un po’ come fecero un anno fa i tifosi. Il body painting è stato realizzato nel giro di 3 giorni; ho coinvolto un team di cui mi fido. Sono stata molto felice di vedere il riscontro di questa iniziativa anche fra i romanisti, non solo fra i laziali. Molti mi chiedono se è stata fatta per questione sportiva o se sono anche laziale. Credo che un presidente di questo tipo difficilmente sia stato contestato nel mondo, l’ho dichiarato anche ieri durante la trasmissione radiofonica. La cosa che mi dispiace di più? il fatto che gli addetti ai lavori o i personaggi più “noti” e “potenti” di me non si espongano nè manifestino il proprio malcontento per non far sentire la tifoseria meno sola. Non è che avessi grandi speranze, però volevo che a me si sommassero più voci. Faccio un appello proprio attraverso le vostre pagine: perché non ci esponiamo? Siamo succubi di un servilismo sciocco, abbiamo paura di rompere un certo equilibrio. Forse si sta zitti per paura poi di non poter più entrare allo stadio?
Come te la spieghi questa “omertà”?
Si ha paura di rompere degli equilibri, di essere etichettato. Lotito ha un peso anche a livello più ampio. Chiaramente mi rendo conto che le persone hanno paura, bisognerebbe soltanto non far sentire così sola la tifoseria, abbandonata ormai ai comunicati del presidente e in attesa di scuse che non arrivano mai.
Scuse anche per un mercato inesistente…
A ogni sessione di mercato si pensa sempre che verrà la volta buona, ma in realtà non arriva mai nessuno; solo persone deludenti. Il comportamento della dirigenza penalizza la squadra e mortifica i tifosi.
Anche i giocatori che lo scorso anno hanno trascinato la Lazio ai preliminari in Champion’s League oggi sono soltanto l’ombra di se stessi…
Credo che a livello psicologico, non poter dir nulla, non poter ribellarsi, crei un clima non sereno. Vedi uno come Candreva che se ne vuole andare perché non trova la sua dimensione. Il clima è veramente brutto. Mi rimase impresso come andò a finire la trattativa con Astori: Lotito se lo fece sfuggire sul filo di lana. Dopo essersi scontrato con lui se ne andò alla Roma. Uno smacco! Sono queste le cose che ci fanno capire che a lui non gliene frega nulla della Lazio.
Ogni martedì sera possiamo nuovamente riascoltarti in radio, questa volta in compagnia di Ennio Abbondanza, com’è nata la tua collaborazione con Centro Suono Sport?
Da sempre nutro una grande stima nei suoi confronti e lavorare con lui era uno dei miei obiettivi lavorativi. Sono contenta che abbia ricambiato la stima e proposto di tornare in radio dopo l’esperienza per Radio Bimbo. Ennio è stato entusiasta della mia rubrica “la bis… betica” che riprende un po’ il nome per cui sono conosciuta, la biscardina. Una rubrica pungente come sono io in questo periodo. Sono con lui e Massimo D’Adamo dalle 22 alle 24 ogni martedì.
Possiamo dire che il calcio è entrato a gamba tesa nella tua vita?
E ne sono contenta! Sono davvero felice di essere tornata al mio grande amore.
Non possiamo non dimenticarci nemmeno del tuo pigmalione Biscardi!
Il mio papà lavorativo, spero di rimanere con lui tutta la vita!
Giusy Genovese
