ESCLUSIVA – Fulvio Giuliani: “Napoli-Dnipro? Arbitro e assistenti incapaci”

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Pareggio inaspettato, problemi tattici, sfortuna ed errori arbitrali. Così si può riassumere Napoli-Dnipro, la semifinale di andata terminata 1-1 e che complica il percorso europeo agli uomini di Benitez. In merito, Gol di Tacco a Spillo ha voluto contattare Fulvio Giuliani, giornalista e speaker radiofonico di RTL e tifoso azzurro, per sapere quali sono le sue sensazioni del post partita. Anche in vista del ritorno e delle partite di campionato.

Doveva essere una partita “facile”, almeno sulla carta, e invece il Napoli ha trovato molte difficoltà…

Giocare da soli è complicato. Il Dnipro non ha fatto nemmeno finta di giocare la partita e quindi è diventato difficile per il Napoli trovare spazi. Però sia chiaro, non è stata colpa solo del Dnipro, ma anche del Napoli che ha mostrato, ancora una volta, limiti tecnici dovuti alla presenza di giocatori come David Lopez, ottimo incontrista sì ma nulla di più, e come Jorginho decisamente in involuzione. E allora, di che stiamo a parlare?

 Secondo te questo Napoli ha preso anche un po’ sottogamba questa partita?

Quest’anno ne abbiamo viste di partite prese sottogamba dal Napoli, ma io ieri non ho visto un cattivo approccio, ma solo una difficoltà tattica contro una squadra che non ha provato nemmeno a giocare la partita. Non meritavano il pareggio, il secondo tempo soprattutto è stato dominato in modo imbarazzante. Per il ritorno sono comunque fiducioso, anche se il pareggio li mette in condizione di fare la stessa partita di ieri sera.

 Problemi tattici, ma soprattutto sviste arbitrali

Non credo nei complotti, credo negli arbitri scarsi. Il Dnipro doveva finire in 9, vergognoso vedere così pochi cartellini gialli. In questo senso l’arbitro si è dimostrato ancora più incapace del suo assistente. Al di là del complotto, Collina si rende conto di chi ha mandato ad arbitrare la semifinale? Ripeto, al ritorno il Napoli può batterli senza problemi, ma è innegabile che questo errore possa compromettere il risultato finale.

 De Laurentiis infuriato nel post partita, parole forti nei confronti d Platini… ha esagerato?

Faccio sempre la tara alle parole di De Laurentiis, con rispetto lo dico. Non parla a vanvera e so che non crede ai complotti, a volte esagera per far arrivare il messaggio in maniera più forte e chiara. Ha usato quelle espressioni colorite per arrivare meglio ai piani alti dell’Uefa. Questo non vuol dire che al ritorno vuole il favore, ma un arbitro di qualità sicuramente. Non si può avere un incapace ad arbitrare una semifinale. Il Presidente ha citato Platini per metterlo con le spalle al muro e fargli capire di guardarsi bene da chi sta gestendo gli arbitri. A Siviglia non sono stati visti due rigori enormi per la Fiorentina e a Napoli questi errori. Collina deve risponderne.

 Ora di nuovo testa al campionato, si va a Parma: questo fuorigioco può influire sulle prossime partite?

Sarebbe inumano pretendere a quattro giorni dalla semifinale la concentrazione perfetta contro una squadra, purtroppo, già retrocessa. Detto ciò, il calcio è bello per questo: quando hai partite ravvicinate hai sempre l’occasione per sfogare la rabbia. Se il Napoli vince bene con il Parma, si carica. Ora basta vittimismo, però. Il Napoli nelle prossime partite deve dimostrare di essere nettamente superiore e questi stimoli, perché no, li può trovare nella rabbia per il torto subito.

 Champions, obiettivo possibile per questo Napoli?

Qui mi chiedi troppo. Non lo so. L’Europa League è sempre stata una competizione affascinante e lo dicevo anche in tempi non sospetti. Raggiungere questo traguardo attraverso l’Europa è difficile perché c’è bisogno di due partite perfette contro Dnipro ed eventualmente contro il Siviglia. Paradossalmente attraverso il campionato penso sia più facile. Soprattutto se arriva all’ultima giornata a tre punti dalla Lazio, con la convinzione di poterla battere. Se la batte, è Champions. Se non lo fa, la colpa è solo del Napoli. Al di là degli errori e torti arbitrali, lo sport dà sempre quello che si semina e se il Napoli alla fine della stagione non va in Champions è perché qualcosa ha sbagliato.

 Per concludere, è stato offerto a Benitez un pluriennale: confermarlo è la decisione migliore per questo Napoli?

Io sono sempre stato un grande sostenitore del tecnico spagnolo, ma alcune sue decisioni non mi sono piaciute. Sai cosa mi piacerebbe? Che lui dicesse almeno una volta di essere orgoglioso di portare avanti questa squadra, con cui ha già vinto, per vincere ancora di più. Invece ha sempre parlato di programmi e strutture da manager qual è. Ed è giusto, è sintomo di intelligenza oltre che di mentalità vincente, ma non vedo quell’entusiasmo che ho visto all’inizio della sua avventura a Napoli. Il San Paolo non è più pieno come una volta e Benitez dovrebbe anche pensare ad arrivare ai tifosi un po’ come fa Mourinho: lui è anche allenatore del pubblico.

 

Martina Giuliano