E’ l’entusiasmo a farla da padrona in questi giorni a Trigoria: il filotto di 4 vittorie consecutive ha riscaldato gli animi e portato in casa giallorossa euforia e nuovi timoli, ma per Spalletti è già arrivato il giorno della prova del 9, una prova che ha un nome: Real Madrid. Riuscirà il tecnico toscano a sfiorare l’impresa anche in questo ottavo di Champion’s? Ne parliamo con la giornalista di fede giallorossa nonché direttore di insideroma.com Francesca Ceci.
Il giorno del sorteggio la Roma era apparsa come l’agnello sacrificale, oggi invece il poker di Spalletti ha portato una ventata di positività a Trigoria. Il Real fa sempre tanto paura, ma riusciranno comunque a giocarsela fino all’ultimo secondo?
I blancos fanno paura, ci vorrà una Roma a cui non basterà la perfezione, gli uomini di Spalletti dovranno essere più che perfetti. Non puoi permetterti il minimo errore perchè alla prima distrazione ti puniscono. La Roma è convalescente, bisogna evitare il rischio “imbarcata” perché psicologicamente sarebbe una botta, anche in ottica Campionato. Detto questo, il Real ha assenze importanti, penso a Bale e Marcelo. Mi aspetto che i giocatori della Roma scendano in campo con la massima concentrazione, rispettando l’avversario, ma senza paura, forti delle loro potenzialità che sono tante. Partire sconfitti prima di scendere in campo non sarebbe un buon modo di approcciarsi al match.
Quale potrebbe essere il modulo migliore per non lasciare via di fuga a Cr7 & co.?L’assenza di Bale costringerà Zidane ad avanzare Rodriguez nel tridente insieme a Benzema e Cr7, questi sono giocatori che quando hanno la palla non perdonano. La chiave sarà chiudere gli spazi, meno palloni arrivano a quei 3 li davanti, meglio è, con Nainggolan che dovrà fare un gran lavoro sul regista basso Kroos, senza dimenticare Modric e Isco, altri due che danno del tu al pallone. Mi aspetto che Perotti, se schierato, possa far bene, è arrivato da poco, ma si è inserito alla grande, è veloce e agile nella corsa palla al piede, in questo momento è molto funzionale al gioco complessivo della squadra, potrebbe essere l’elemento sorpresa.
La tua formazione ideale?
Un 4-4-2 a rombo con Sczszesny tra i pali; Florenzi, Manolas, Rudiger, Digne;Pjanic, Nainggolan; Salah, Perotti, El Shaarawy e Dzeko. Mi aspetto una bella prestazione da Dzeko dopo il gol contro il Carpi sarebbe importante dare continuità magari con un gol in una gara che potrebbe rilanciare i giallorossi in un palcoscenico cosi prestigioso.
Torniamo al campionato, quali sono stati finora i meriti di Spalletti?
Ha il merito di aver ridato un’anima a una squadra che sembrava averla smarrita, quantomeno ci sta provando, ha riportato entusiasmo in un ambiente che aveva perso stimoli e nel calcio, come nella vita, se non hai stimoli difficilmente ottieni risultati. Serviva una sferzata, Garcia era il capro espiatorio e Spalletti l’uomo giusto. Detto questo, solo con l’entusiasmo non si vince e da un paio di partite mi pare che si veda anche qualche buona manovra di gioco, c’è la mano dell’allenatore, lui poi è uno meticoloso, attento ai minimi dettagli.
Il Faraone è già l’idolo dei tifosi, potrebbe essere l’uomo giusto per risanare sul foto finish questa stagione?
E’ un ragazzo che viene da un periodo difficile, se ne sono dette tante sul suo conto, ma il talento c’è, non si discute, il gol di tacco contro il Frosinone è una prodezza che non lascia dubbi. Mi è piaciuto come si è presentato a Roma, in una delle prime uscite disse “Non sono qui per parlare, devo solo lavorare”. Mi piace, servono giocatori cosi, con questo tipo di approccio del “testa bassa e pedalare”. E’ partito col piede giusto, per un attaccante il gol è il pane, speriamo possa prendere fiducia partita dopo partita, gol dopo gol, sarebbe importante per lui e per la squadra.
Con Inter e Fiorentina che nell’ultimo periodo stanno alternando vittorie e sconfitte credi che la Roma possa ancora sperare nel terzo posto?
Senza dubbio, l’Inter è in una fase di involuzione evidente, alla Fiorentina personalmente batto le mani, Sousa ha fatto un grandissimo lavoro, chapeaux, ma i giallorossi hanno più qualità e col rientro di Strootman, azzardo…io penso anche che persino il Napoli non sia cosi irraggiungibile…
Giusy Genovese