Francesca Barra è prima di ogni altra cosa una dolcissima mamma. Una di quelle mamme dotate di poteri paranormali: mi sono sempre chiesta come faccia a trovarsi in due città diverse nell’arco della stessa giornata, come riesca a scrivere libri di notte, condurre trasmissioni televisive e preparare il pranzo ai figli. L’unica spiegazione possibile è racchiusa in una sola parola: la passione.
Passione per il suo lavoro di giornalista e scrittrice. Donna eclettica e dai mille volti, impossibile ingabbiarla in una sola definizione. Lucana di origine e nei valori che ne permeano l’esistenza, romana d’adozione e ora felice nella sua vita a Milano.
Francesca Barra, 37 anni, ha due figli e un marito che ne ha sempre assecondato follia e l’ha incitata nella sua carriera: una famiglia felice che si “divide” solo per fede calcistica. Francesca, infatti, è tifosissima della Juve, il figlio Renato come suo padre Marcello sono ultrà interisti.
Chissà se la piccola Emma di poco più di 2 anni sceglierà la sponda bianconera, oppure tiferà anche lei Inter. “Ad Emma hanno insegnato a dire buuuu Juventus – mi racconta durante la nostra intervista -. Quindi sono segnata. Al terzo compleanno le regalerò la divisa bianconera e speriamo abbia effetto. Al momento Renato e Marcello non mi fanno neanche guardare in salone la partita e se per caso si arrendono e mi lasciano seguire la gara è tutto un continuo borbottare. Uno sfinimento”.
Due libri in un anno, dopo il successo di “Verrà il vento e ti parlerà di me” Francesca Barra è tornata con “Il mare nasconde le stelle” (Garzanti) che parla di un tema attualissimo: l’immigrazione. Ha raccontato la vera storia di Remon un ragazzo scappato dalla violenza del suo Paese e sbarcato in Italia con una valigia piena di sogni.
Dopo un 2015 in cui è entrata prepotentemente nelle case degli italiani grazie alla Tv, Francesca ha iniziato il 2016 con la solita smania di fare: la partecipazione a Sanremo, un sito che parla di viaggi e posti da mostrare, presentazioni in tutta Italia, eventi in cui è capace di deliziare i palati con le sue ricette lucane. Ha parlato del suo nuovo libro a La Gabbia e ha iniziato una nuova avventura nell’originale talk show su Italia 1 con Pierluigi Pardo, Maggioranza assoluta.
Anche la tua valigia, quella che porti avanti e indietro per l’Italia è piena di sogni. Quanti ne hai ancora da realizzare?
Da quando è nata la mia seconda figlia, con la ‘chiamata’ di Luca Telese a Matrix, improvvisamente, dopo tanti anni di lavoro (la7, Rai, i libri e conduzione in radio) duro, ma più sottovoce, ho iniziato a farmi conoscere a un diverso pubblico. Più popolarità ha messo in gioco diverse abilità. Sicuramente la pazienza, la prima. E poi la capacità di scegliere, di mantenere i piedi per terra. Ero in quattro programmi diversi mediaset, poi ho condotto il concerto del primo maggio su Rai3, poiè arrivata anche la conduzione di In Onda. La gestione di una famiglia e la scrittura. La mia fortuna è stata riuscire a separare i due aspetti. A mantenere salde le mie abitudini in casa: cucinare, cucire, viaggiare con tutta la famiglia. In questo modo, tutto il resto, è davvero stato e sempre sarà, solo il mio lavoro. I sogni li ho realizzati tutti. Ora cerco di realizzare quelli degli altri. Davvero tutto ciò che viene è accolto con un sorriso. Sto anche dicendo moltissimi “no”. Sanremo pur trovandomi in un momento personale delicato, ho voluto accettarlo perché era il sogno che avevo da bambina. Quando cantavo al piano bar. A lei ho dedicato questa esperienza. Alla bambina che resta accoccolata in ognuno di noi.
Sei tornata a lavorare insieme a Pierluigi Pardo che ti ha voluta lo scorso anno a Tiki Taka. Come ha cambiato la tua carriere televisiva il mondo del calcio? Avresti mai immaginato che ti portasse tanta notorietà?
A Maggioranza assoluta mi sono davvero divertita. Mi piace mettermi in gioco e confrontarmi. Tiki Taka è stata un trasmissione davvero sorprendente per me, ho passato un anno con colleghi che sono diventati anche amici. E’ stato divertente. Oggi, con la mia rubrica fissa sulla Juventus per la Snai, con eventi che conduco e qualche partecipazione al Processo del Lunedì, credo di aver sdoganato quel luogo comune che immagina le donne solo gambe e niente cervello o analisi, quando si parla di calcio. Se un uomo, un collega, si siede e dice banalità da bar (sempre che qualcuno ancora li chiami commenti banali, per me sono i più illuminanti quelli che faccio davanti alla Gazzetta al bar sotto casa), sono tutti più indulgenti . Io ho dovuto ingoiare rospi amari con chi giudicava la mia presenza lì o la indicava come lettera scarlatta. Eppure, vi assicuro, ho visto persone fare carte false per sedersi in quei salotti sportivi. Anche gente apparentemente più autorevole o persone che dicevano: io mai.
Sei da sempre amica di Antonio Conte, attuale Ct della Nazionale azzurra. Ti piacerebbe rivederlo sulla panchina della Juventus?
Ho lavorato anni fa con Antonio. Ho potuto apprezzarne l’ironia, la forza d’animo, la determinazione e la correttezza. Con la Juve ha fatto il suo tempo e gli saremo sempre grati. Spero non alleni nessuna squadra italiana. La farebbe recuperare troppo in fretta.
Ma davvero la Juventus dopo aver recuperato 11 punti vuole vincere il campionato?
Sono scaramantica. La Juve è la squadra più forte di questo campionato, ma vincerà il Napoli.
Non è mai tempo di riposare per una donna che non avrebbe mai potuto fare lo stesso lavoro per tutta la vita. E così fra un libro e una conduzione, un articolo e una presentazione spazio anche alla grande passione per i viaggi. Da pochi mesi è on line Ti mostro un posticino sito che parla di storie di viaggi, di passione e stupore. Ti Mostro Un Posticino vuole raccontare lo stupore e la bellezza del viaggiare attraverso consigli e aneddoti, avventure e posticini non solo di Francesca ma anche dei suoi lettori che invita a raccontarsi nella loro avventure in giro per il mondo.
Sei stata recentemente in Finlandia con tuo marito. Quale sarà il prossimo viaggio? Un altro di coppia? Oppure un viaggio con tutta la famiglia?
L’ultima viaggio è stato in Irlanda: abbiamo fatto un tour tutti e quattro insieme. Avevano detto che con i bambini a gennaio sarebbe stata dura, invece, è stata un’esperienza bellissima. Il prossimo viaggio, comunque, sarà sicuramente in camper.
La famiglia del resto si allarga. Ma almeno per oggi non è tempo di viaggi. Questa sera ritorna il campionato con la Juve dei record impegnata nel delicato anticipo col Bologna allo stadio Dall’Ara.
Alessia Acanfora