Home Esclusive ESCLUSIVA – Francesca Balestri: “Lo Spezia sta facendo un lavoro inimmaginabile”

ESCLUSIVA – Francesca Balestri: “Lo Spezia sta facendo un lavoro inimmaginabile”

Il buon girone di andata della matricola Spezia, ha dato slancio agli aquilotti e al suo mister Italiano che stanno sorprendendo fino a questo momento per tenacia e voglia di non arrendersi mai

0

Lo Spezia sta affrontando la sua prima stagione in Serie A da matricola, ma fino ad ora ha superato ogni aspettativa di inizio anno e le idee di gioco del suo allenatore stanno portando i frutti insperati grazie anche a tanti giovani che si stanno mettendo in mostra.

Insieme alla giornalista Francesca Balestri, appassionata di calcio e soprattutto dello Spezia, abbiamo parlato dell’entusiasmante cammino degli aquilotti.

Balestri
Fonte immagine: profilo ufficiale Facebook Francesca Balestri

– Lo Spezia è la matricola della Serie A essendo la sua prima esperienza nella massima serie. Ti aspettavi un impatto del genere?

No e devo dire la verità, mi aspettavo molti meno punti per la poca esperienza. Se andiamo a scorrere la rosa al completo, ci sono solo 3-4 che hanno esperienze in Serie A, la maggior parte sono giovani. Lo Spezia sta facendo qualcosa di davvero inimmaginabile in questa stagione.

– L’artefice di questa esaltante squadra è il suo allenatore Italiano, unico ad aver vinto i playoff in tutte e tre le categorie (D,C,B). Dove può portare lo Spezia?

Se riuscisse a salvarlo con 3-4 giornate di anticipo sarebbe il top. Quest’anno la Serie A è molto particolare e può succedere di tutto. Sappiamo bene che c’è molta differenza tra la A e la B con squadre anche piccole che hanno esperienze decennali come Parma, Torino, Cagliari. Dovrebbe provare a fare come la Sampdoria dell’anno scorso che ha raggiunto la salvezza con qualche turno di anticipo sarebbe sicuramente ottimo. Indipendentemente da come finirà la stagione, credo che sarà uno degli allenatori più ricercati in campionato, bisogna ammetterlo.
Nessuno si sarebbe mai aspettato che riuscisse a inculcare le sue idee anche in Serie A. Ha ovviamente avuto molte sconfitte ma se l’è sempre giocata con tutte, cercando di mettere in difficoltà l’avversario il più possibile.
Italiano è un allenatore che potrà sicuramente dire la sua in altre squadre più importanti. Mi piacerebbe restasse qualche anno allo Spezia ma bisogna vedere anche le sue ambizioni.

– Abbiamo notato per statistica che Italiano ha impiegato 35 calciatori, il numero più alto in campionato. Questa tendenza a far ruotare avendo lo stesso risultato è merito suo o della qualità della rosa a disposizione?

Entrambi, perché si è ritrovato una rosa con tanti elementi di B e calciatori di qualità come Pobega o i due fratelli Ricci. Ha avuto la fortuna di avere una rosa che gli poteva dare garanzie e che potesse dargli la possibilità di dosare le forze. Potendo sfruttare tutti gli elementi, a differenza di altre squadre, è riuscito a portare quel bottino.
La rosa adesso è stata sfoltita con qualche cessione e sarà compito dell’allenatore a valutare partita per partita chi inserire. Ora senza la Coppa Italia penso che le gerarchie siano ben definite.

Fonte immagine: Profilo ufficiale Instagram Vincenzo Italiano

– L’idea di gioco estremamente offensiva e propositiva può essere croce e delizia per questa squadra?

Nella gara con il Genoa è stata decisiva. Quando una squadra gioca con la difesa alta contro una rosa che ha cambiato allenatore e conosce bene come impostare le partite e non riesci a inquadrare i punti deboli dell’avversario, è sicuramente un limite.
Va bene il bel gioco ma lo Spezia gioca con una difesa a quattro larga molto alta e quindi con una squadra che gioca molto in contropiede e con i lanci lunghi va estremamente in difficoltà. Ad esempio il pareggio della Sampdoria è avvenuto in tre passaggi senza che venissero contrastati gli avversari.
E’ un cruccio di Italiano, quello di non difendersi bene. Se in Serie B hai il tempo per rimediare, in Serie A nelle partite cardine non te lo puoi permettere e ti giochi lì la salvezza.
Credo sia anche dovuto a una difesa abbastanza inesperta e quello conta in una squadra.

– Nzola sembra entrato in ottica mercato con alcune big europee interessate a lui. Pensi sia pronto al salto di qualità?

Non lo so, ora è tutto da capire, vedremo nella seconda parte di campionato come andrà. Il mercato è stato povero in questa sessione. Difficile da pronosticare il suo rendimento oggi come oggi.

– Oltre Nzola, ci sono anche altri calciatori che in questa prima parte di campionato si sono fatti notare come Pobega, Agoumé, Ricci, Maggiore, Provedel. Cosa ne pensi di questi giovani?

Su Agoumé ero un po’ delusa inizialmente, è un giocatore che di qualità e probabilmente aveva solo bisogno di ambientamento. Si è un po’ perso e ora sta veramente dimostrando di avere del potenziale, certo ci sono lampi di luce e di buio ma nel complesso è migliorato molto.
Nzola e Pobega sono sicuramente stati le note più positive perché il primo ha dimostrato che la Serie A è il suo campionato, è un calciatore molto veloce, robusto e negli spazi è micidiali. Il secondo è esploso e probabilmente l’allenarsi in prima squadra con il Milan può averlo aiutato.
Ricci è un giovane che ha bisogno di carburare ancora soprattutto in fase offensiva perché è ancora molto frettoloso; ha qualità e un bel piede, deve migliorare dal punto di vista dell’atteggiamento perché è molto irruente.
Sono dell’idea che esploderà anche Bastoni e sentiremo parlare di lui in futuro.
Provedel a sorpresa si è guadagnato il posto da titolare anche a discapito di Rafael che ha comunque esperienza in Serie A a differenza sua.

Fonte immagine: Profilo ufficiale Twitter Spezia Calcio

–  Grazie a questi risultati al di sopra delle aspettative, lo Spezia sembra aver fatto il salto di qualità anche Internet conquistando mezza Italia con un exploit anche di vendite del merchandising. A cosa devi questo Spezia boom? 

Il merito è del grande lavoro da parte di chi si occupa della comunicazione e del marketing. Non c’è solo la squadra. I social sono molto utilizzati, l’addetto alla comunicazione è molto intraprendente, anche solo mettere la foto tipo su Instagram con una foto particolare attira parecchio.
E’ un segnale di un cambiamento a cui la società si è dovuta adeguare. Anche lo scorso anno lo Spezia era molto attivo per far crescere questa realtà essendo una delle città più piccole della Serie A entrando in punta di piedi non solo sul campo ma anche fuori.
Lo Spezia dovrà fare di tutto per restare nella massima serie per migliorare sempre così anche da aumentare l’appeal non solo a livello locale ma nazionale.
Ad esempio sotto pandemia i fratelli Ricci fecero un post in cui palleggiavano tra loro in casa e fece grandi numeri nonostante fossero in Serie B.
Lo Spezia ha imparato molto dalle altre squadre come impostano la loro attività sui social.

 

Raffaella De Macina

 

Exit mobile version