ESCLUSIVA – Fiammetta Fiorito e Georgia Viero a confronto: il derby è servito. Vincerà la bellezza mediterranea giallorossa o el sangre argentino biancoceleste?

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Bellissime, dolci, spigliate, sbarazzine e professionali: non è un caso che Georgia Viero e Fiammetta Fiorito siano state scelte dalla redazione di Gol di Tacco ASpillo come madrine de L’Aperitivo nel Pallone.
Con il loro volto giovane e fresco non possono non rappresentare la faccia pulita e fresca del calcio, quella più gioiosa e simpatica, come possiamo ben vedere nel corso dei programmi televisivi in cui svolgono il ruolo di “padrona di casa”. Fiammetta, giornalista pubblicista, è il simbolo ormai da anni de La Signora in Giallorosso; Georgia ha addirittura fatto capitolare professionalmente parlando, un monumento della nostra televisione, Aldo Biscardi, che l’ha voluta al suo fianco per ben tre stagioni consecutive de Il processo del lunedì (più la versione estiva durante i Mondiali di calcio) ed è laziale.
Chi la spunterà oggi? La mora giallorossa o la bionda biancoceleste? Vincerà la tipica bellezza mediterranea con addosso i colori della Roma o el sangre argentino della bionda tutto pepe?
Intanto, godetevi questa interessante intervista doppia alle due… rivali per un giorno!
Mancano poche ore ormai a un derby anomalo, il derby senza curve, cosa pensate di questa decisione presa da entrambe le tifoserie?
Fiammetta: Il derby è sicuramente l’incontro più atteso nella Capitale e viverlo senza il calore delle curve sarà surreale. Non ci saranno le emozionanti coreografie che da sempre contribuiscono a rendere unico e atteso questo evento.  L’assenza delle curve sarà elemento di tristezza e vuoto nel cuore di tutti noi ma anche in quello dei giocatori che hanno sempre trovato nelle curve l’abbraccio perfetto. Il prefetto Gabrielli e le curve avranno le loro ragioni e non si può sentenziare sulle scelte né dell’uno né degli altri; .mi auguro però che presto si possa raggiungere un accordo per tornare a vivere il lato bello dello sport.
 Georgia: Un derby senza curve è come la pasta senza sugo; puoi mangiarla quanto vuoi, ma non sarà mai buona come la pastasciutta.  Sembra il derby degli stenti, con  una serie di giocatori massacrati da tutte e due le parti,  ora la Roma sembra essere la più colpita, ma anche la Lazio ha avuto il suo bel daffare con i tifosi. Ecco, lo definisco il derby degli stenti, definizione appropriata. Per quanto riguarda il discorso delle curve, credo ci siano sotto delle motivazioni politiche. Lo sterile e puerile contrasto verso la dirigenza trova il tempo che trova; ci sono motivazioni che nemmeno noi sappiamo e  vorrei che emergessero.
Lazio e Roma arrivano al derby galvanizzate dopo le ottime prestazioni in Europa, secondo te chi avrà più possibilità di centrare la vittoria?
F: Da tifosa non voglio sbilanciarmi per scaramanzia…posso soltanto dire Forza Roma!
G: Non me la sento di dare un pronostico; l’unica sensazione che ho è che la Roma partirà in sordina e non giocherà un buon primo tempo.
Garcia ha recuperato De Rossi sarà un punto a favore per la Roma?
F: De Rossi è fondamentale nel derby, soprattutto perché in assenza di Totti sarà lui il capitano e poi un romano il derby ce l’ha nel sangue e sul campo dà sempre il massimo!
 G: penso sia un’0ttima cosa per loro! Purtroppo per noi fa la differenza, a questo punto  la vedo ancora più tosta per la Lazio.
Uno degli sfottò più utilizzati dai romanisti è che la Lazio non abbia mai avuto, almeno non negli ultimi anni, una bandiera, contro invece l’eterno Totti..
F: Beh come dargli torto? Impossibile non apprezzare quello che Totti ha fatto per la Roma e le gioie che ha regalato ai tifosi. Penso che tutto quello che lui ha rappresentato e che tutt’ora rappresenta raccolga la stima dei tifosi in generale aldilà della fede calcistica di appartenenza. Io sono orgogliosa di aver avuto la possibilità di vivere amare e tifare la Roma di Capitan Totti.
 G: Totti lo stimo come giocatore, non è stato un mercenario, ma è sempre rimasto legato ai suoi colori. Nutro per lui una grande stima anche dal punto di vista umano;  fa tantissima beneficenza  a volte ha peccato di arroganza, ma rimane un bel simbolo. La Lazio non ha un simbolo così? Chi se ne frega! Dopotutto ci sono stati tanti giocatori legati ai colori biancocelesti, non credo cambi qualcosa o possa esser oggetto di sfottò.

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Chi della squadra avversaria  butteresti dalla torre?
F: Senza dubbio, per timore Felipe Anderson…fantasista imprevedibile.
G: Gervinho, non mi fa impazzire a pelle.
Un calciatore che invece vorresti nella tua
F: Keita, è giovane e ha buoni numeri.
G: De Rossi o Florenzi.
Un aggettivo per descrivere la squadra avversaria
F: Competitiva e incalzante.
G: un po’ montati.
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Come vivete i giorni che precedono il derby?
F: Con un mix di ansia e amore. Assaporo l’attesa e aspetto trepidante il calcio d’inizio. Questa volta con un pizzico di tristezza perché mancherà tutto il calore inconfondibile e unico delle Curve.
G: Con un’ansia gioiosa. Paradossalmente quest’anno dopo  gesto poco sportivo nel motomondiale, ho pensato meno al derby e più a questa penalizzazione che Valentino Rossi non merita assolutamente! Guarda, baratterei la sua vittoria con quella della Lazio.
Il vostro derby del cuore?
F: Uno dei primi che ho visto,  avevo 13 anni e già una grande passione; 11 aprile del 99 e il vi ho purgato ancora di Francesco Totti. Tra gli ultimi ovviamente quello del selfie con la Curva; direi che posso reputarmi decisamente fortunata ad aver vissuto emozioni così forti.
 G: Quello dell’anno scorso, coinciso con il mio compleanno, l’11 gennaio. Mi ero illusa, la Lazio è stata la prima a segnare, peccato poi per il pareggio. Un tifoso  mi aveva invitato con lui ad assistere alla partita; avevo fatto un appello su facebook, scrivendo che sarei andata con qualunque tifoso, anche della Roma. Mi sono divertita molto, nonostante il pareggio.
Un messaggio alla tua rivale per un giorno…
 F: Occhio ai lupi cappuccetto rosso…
G: Una donna bella e intelligente come te dovrebbe indossare i colori biancolesti!
Giusy Genovese