In occasione dell’evento Premio Sette Colli Romanisti organizzato da Fabrizio Pacifici che si terrà il prossimo 4 febbraio al Trevi Club, su www.golditacco.com a partire da oggi verranno pubblicate una serie di interviste dedicate agli ospiti vip della serata.
Iniziamo con l’affascinante attrice Emanuela Tittocchia, tifosa juventina sfegatata che si troverà per una sera simpaticamente in balia dei colori giallorossi.
“Sappiate che lo faccio solo per Fabrizio! Una persona che stimo tantissimo, a cui voglio molto bene per la sua correttezza, onestà e precisione. Mi fa piacere partecipare agli eventi che organizza e lo sa che quando posso sono sempre presente. Poi il Premio Sette Colli è un premio prestigioso, ricco di ospiti importanti. Certamente lo sa che non dirò mai “forza Roma”! Mi ha suggerito di venire vestita di bianconero, non è detto che non lo faccia!
Stare fra i romanisti mi diverte comunque tanto, in occasione della festa della Befana che abbiamo presentato insieme ad Ostia mi divertiva vedere molti di loro quasi in lutto, dopo il 3 a 0 preso solo la sera prima contro la Juventus”
Come nasce la tua passione per il calcio e per i colori bianconeri in particolare?
Guarda sono cresciuta nei campi di calcio, mio padre era arbitro, giudice sportivo, poi commissario di campo, negli anni si è occupato anche di calcio femminile. Lo seguivo già all’età di 3/4 anni e ricordo che ritrovarmi ad ascoltare tutte quelle cattiverie, quelle parolacce contro mio padre è stato un po’ traumatico. Mio padre ha sempre avuto questa grandissima passione per l’arbitraggio, molto più che per il calcio.
Io sono nata a Torino e la mia adolescenza è stata segnata da calciatori dal calibro di Platini, Cabrini, Zoff, Scirea … come si faceva a non tifare Juve! Ero anche abbonata in curva, ora vivo a Roma e mi viene difficile andare fino a Torino, di questo un po’ me ne dispiace.
C’è un calciatore che ti piaceva anche dal punto di vista fisico e non solo sportivo?
Guarda, credo che uno come Cabrini ai tempi della Juve non c’è ancora. Nemmeno i vari Borriello lo eguagliano. Ora sono tutti artefatti, lui era così naturale. Mi piaceva il suo sguardo, quei capelli un po’ lunghi, il volto. Ricordo che avevo 12 anni e quando guardavo le stelle cadere esprimevo il desiderio di sposarlo!
Oggi mi piace molto come persona Buffon. Lo trovo molto preciso, serio, corretto anche quando parla. Pieno stile Juventus, insomma! Per non parlare che non so quante volte ci ha salvato la vita.
Una juventina in un covo di romanisti proprio nella stagione in cui Juve e Roma stanno lottando per lo scudetto.
Bello, mi sembra di tornare agli anni 80. Io mi diverto tanto, mi fanno ridere anche gli sfotto’, i cori, gli striscioni. Fa parte del calcio. Secondo me dentro lo stadio si possono anche dire cose che fuori non avresti mai il coraggio di dire. L’importante che sia tutto contestualizzato e che tutto finisca allo scadere del 90′. Ad esempio ricordo un Verona- Napoli dove i partenopei ai cori razzisti risposero con quel famoso insulto poi diventato anche titolo di un libro. Un insulto, è vero, ma geniale!
Dove ti immagini a maggio?
Non dico nulla per scaramanzia, ma se davvero dovessimo vincere, mi auguro di essere a Torino. Negli ultimi due anni sono rimasta a Roma e soffrivo da morire non poter essere lì allo stadio. Spero comunque di riuscire a salire anche prima e vedere qualche partita allo Stadium.
Visto che sarai ospite di un evento giallorosso non possiamo non chiederti qual è il giocatore della Roma che più apprezzi
Guarda Totti per me è il nemico ma non posso negare che è l’emblema del calcio. Romano, romanista, ha sempre giocato qui, sente sua la maglia, è un ragazzo che ci crede sempre e poi è bravo, su questo non si può dire nulla. Un calciatore che ha sposato la squadra come pochi. Volevo poi aggiungere la mia simpatia per i tifosi romanisti. A volte sembrano esagerati, ma ci mettono davvero il cuore, l’anima nel loro tifo. Mi piacciono infatti sia i calciatori che i tifosi focosi. Vedi durante il derby, quasi arrivano a non parlarsi con i laziali! Non amo molto i calciatori tutti d’un pezzo, preferisco decisamente quelli che si arrabbiano!
Giusy Genovese