Anticonformista, eclettica, trasgressiva, la regina degli anni ’80 è senza dubbio Donatella Rettore. La musica italiana è stata rivoluzionata anche dalle sue hits decisamente di rottura. Spaziando dal rock al pop, con incursioni nella dance, ha proposto, in tempi non sospetti, tematiche come il sesso, l’aborto, il suicidio. “Per le mie canzoni mi sono sempre ispirata alle persone che incontravo e ho sempre attinto da loro” ha rivelato nella nostra chiacchierata. Già, perchè, per chi non lo sapesse, Donatella Rettore è un’amante del calcio e una tifosa sfegatata dell’Hellas. Donna, icona del femminismo e amante del pallone, Donatella non poteva assolutamente mancare sulle nostre pagine.
Una redazione sportiva formata esclusivamente da donne non poteva non ospitare la paladina del femminismo. Donne e pallone: è finalmente arrivato il nostro momento o è ancora lunga la strada da fare per risultare credibili e superare i limiti maschilisti?
Purtroppo il maschilismo è ovunque, anche nella musica si tende spesso a preferire voci maschili. Le donne fanno più fatica un po’ in tutti i settori tranne che in casa: in casa comandano loro perchè all’uomo fa comodo così. In casa l’uomo diventa latitante! Andate per la vostra strada, non vi abbattete e continuate a scrivere del mio Verona 😉
La nostra redazione ha lanciato una novità assoluta: i sexy pronostici al maschile (ovvero ora sono gli uomini a “spogliarsi” scrivendo i risultati su una parte del corpo) … un ulteriore e sottile modo per cercare di sovvertire il classico sistema maschilista italiano. Cosa ne pensi?
Trovo sia un’ottima idea, finalmente! Anche l’occhio delle tifose vuole la sua parte!!! Se ci pensate anche la partecipazione di Garko a Sanremo è un altro passo in questo senso: noi donne ci auguriamo che prosegua!
Come nasce la tua passione per il calcio e la tua fede per l’Hellas?
Mio padre era tifoso della Triestina e da bambina mi portava con lui allo stadio. Era amico di Nereo Rocco e io posso dire di aver avuto l’onore di conoscerlo, era un grande. Seguo il calcio fin da piccola e tifo per l’Hellas, perché a Verona c’è solo una squadra!
L’Hellas è però ancorata all’ultimo posto della classifica, credi ancora nella salvezza?
Ho visto, nell’ultimo periodo, un sostanziale cambiamento, non sarà facile ma ci credo e ci crederò fino all’ultimo!
Del Neri o Mandorlini?
Del Neri! Il mio Peter Sellers (trovo gli assomigli tantissimo 😉 ) ha rimesso a posto la squadra. Mandorlini ci ha portati in A ma a un certo punto doveva capire che era arrivato il momento di cambiare. È stata una stagione piena d’ infortuni, sembra non ci sia stata alcuna preparazione!
Toni o Pazzini?
Devo ammettere che sul Pazzo ero scettica ma ora sembra si sia “veronesizzato”: si è svegliato, è più partecipativo. Nonostante ciò scelgo Toni. Luca è un rock, Pazzini un liscio!
Cosa rimproveri alla tua squadra? Di chi sono le colpe per una stagione così difficile?
Alla base della disfatta del Verona c’è la Presidenza. La tifoseria è calda, canta, incita e sostiene fino all’ultimo la squadra, sia in lega pro che in A (anche in fondo alla classifica) e meriterebbe qualcosina in più. Spesso i calciatori vengono etichettati come mercenari ma non si pensa che a volte sono le stesse società a volerli vendere. Io, ad esempio, non avrei venduto Hallfreðsson che era la nostra punta di diamante.
Sei camaleontica e eccentrica anche nel look: il calciatore o l’allenatore più eccentrico della Serie A?
Oggi giorno molti sono tatuati o portano creste (e chi più ne ha più ne metta) non risultano nemmeno chissà quanto “innovativi” ma tra i vari look mi piace El Shaarawy.
Giochiamo un po’? Associa una tua canzone a un’allenatore o calciatore (anche del passato) :
Il Kobra: Elkjaer
Splendido Splendente: Zenga (lui ascoltava Rettore, venne a un mio concerto; vedevo la folla del palazzetto che invece di guardare me era girata poi a fine serata passò in camerino e mi fu tutto più chiaro)
Estasi: Hallfreðsson
Lamette: Pazzini (quando sbaglia a porta vuota 😉 )
Io ho te: Toni
Amore stella: Moras
Di notte specialmente: Pisano
La mia più bella canzone d’amore: uno tra Iturbe e Jorginho
Una bellissima donna come te è mai stata legata a un calciatore?
Non nascondo di essere stata corteggiata da molti, alcuni sono miei amici, ma nessun flirt.
Non ti chiediamo di svelarci i nomi dei corteggiatori ma almeno rivelaci se c’è un calciatore che ti affascinava o ti affascina?
Ero “innamorata” di Rumenigge.
C’è qualcuno con cui usciresti a cena oggi senza pensarci due volte?
Mancini, andrei volentieri a cena con lui perchè sono certa avremmo molto da dirci, non solo di calcio.
Torniamo al calcio giocato. Chi vincerà, secondo te, lo scudetto?
Io tifo Napoli perché adoro Sarri! Spero un giorno di poterlo conoscere siccome mi hanno riferito un simpatico aneddoto che mi riguarda: pare che lui sia molto scaramantico e che, quando allenava la Pistoiese e l’Empoli, come rituale pre partita faceva ascoltare sempre una mia canzone… non so se anche a Napoli abbia portato con sé la mia musica.
Non si sa di quale canzone si tratti? Secondo te, quale potrebbe essere?
Siccome prima di una partita bisogna caricarsi credo…Donatella!
“Il kobra non è un serpente, ma un pensiero frequente che diventa indecente, quando vedo te” ci sveli a chi ti riferivi?
Si che ve lo svelo, è riferito a un mio amico lucano che sbandierava continuamente il suo maschilismo dicendo “io ho un cobra…” ….
Nell’augurarci che l’Hellas si salvi, magari per parlarne insieme, avresti qualche strofa da dedicare alla squadra per rincuorarla e magari chissà… che sia anche di buon auspicio!
Io ho già scritto e dedicato un brano all’Hellas e ai Butei : si chiama Blu, è tutto per loro!
Caterina Autiero