Sulle pagine di Gol di Tacco ASpillo in esclusiva il giornalista Decibel Bellini: l’uomo più amato e anche un po’ invidiato da tutti i tifosi del Napoli.
Sei lo speaker ufficiale della SSC Napoli al San Paolo: com’è nata questa esperienza?
Lavoravo nella radio ufficiale del Napoli nel 2010 e chi andava prima di me ebbe un problema e toccò a me sostituirlo. Pensavo fosse una sostituzione di poche settimane e invece…
Sei un grandissimo tifoso del Napoli: dopo tanti anni ti emoziona ancora varcare le porte del San Paolo?
Sono emozionato sempre come la prima volta. E’ qualcosa che non si può spiegare.
Deve essere altrettanto emozionante gioire con i tifosi a ogni gol del Napoli…
Sì, ho la fortuna di fare qualcosa di unico che però è reso tale dalla forza dei tifosi che sono straordinari. Non esiste altrove un tifo così forte e compatto come quello partenopeo.
Parliamo di questa stagione azzurra. Contro Chievo, Palermo e Genoa i partenopei hanno ritrovato la vittoria dopo settimane complicate: il sogno scudetto è ancora possibile?
Di sicuro non molleremo mai e combatteremo fino alla fine anche se nessuno a inizio stagione avrebbe detto che ci saremmo trovati a questo punto. Il Mister ha fatto un lavoro unico.
Davanti c’è una Juventus che sembra essere inarrestabile e che macina record su record, ultimo quello dell’imbattibilità di Buffon. Ma anche il Napoli non scherza in fatto di record quest’anno…
Sì, la Juve è abituata a vincere, ma noi siamo un gruppo compatto che certamente conosce la sua forza. Ripeto, nessuno avrebbe immaginato di vederci secondi a pochi punti dalla Juve a inizio campionato. Questo è un record.
Miglior attacco del campionato con 62 reti fatte: tra gli artefici c’è sicuramente Gonzalo Higuaìn. Riuscirà a vincere la Scarpa d’Oro?
Me lo auguro, dopo il finale di stagione dello scorso anno purtroppo molti avevano dato Higuain per finito. Gli stessi che oggi lo acclamano, sarebbe per lui molto bello vincere la scarpa d’oro. Lo spero.
Tra i protagonisti di questa fantastica stagione c’è Maurizio Sarri: cosa ha dato alla squadra che Benitez, invece, non ha saputo dare?
Il mister è uno abituato a lottare e ha fatto una lunga gavetta che gli ha permesso di badare poco all’immagine e molto alla sostanza. Il Napoli aveva bisogno di sostanza, e lui è uno concreto.
Dopo un anno passato a Monaco, Reina è tornato a Napoli più felice e carico di prima. Tu che lo conosci bene, ci puoi raccontare che tipo di leader è?
E’ un mito per tutti. E’ sempre allegro e attento a tutto. Per questo gli abbiamo regalato un ingresso speciale in campo con annuncio perché insieme a Gonzalo è uno dei più forti del campionato di serie A.
Lavorando vicino alla società, hai legato con molti giocatori, di cui sei molto amico. Ci vuoi raccontare qualche aneddoto su alcuni di loro?
Sono tutti ragazzi straordinari, molto uniti e concentrati. Per raccontarti gli aneddoti non basterebbero 10 pagine…
E con quali ex calciatori azzurri sei rimasto ancora in buoni rapporti?
Con molti ci sentiamo di tanto in tanto anche se è difficile vedersi. Gokhan quando è venuto qui ha organizzato una cena con una decina di amici e ci siamo molto divertiti. Mi sono ripromesso di andarlo a trovare a Leicester ma con la mia bimba piccola è sempre difficile partire.
Parliamo dell’ambiente e dei tifosi. Secondo te rispetto al passato c’è più maturità, più bravura nel gestire e vivere sia i momenti positivi che quelli negativi?
I tifosi sono fantastici e giustamente sognano di vincere (che poi è lo stesso sogno di tutti noi). Di sicuro bisogna stare tutti uniti per non perdere energie in questo rush finale.
E se il Napoli dovesse arrivare primo a Maggio?
Potrei morire di gioia, ma davvero.
Martina Giuliano