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ESCLUSIVA- Ciao Pablito! Il ricordo dei compagni, di chi ne ha narrato le gesta, di chi non lo dimenticherà mai

Agroppi, Di Carlo. Cuccureddu, Di Livio, Zazzaroni, Compagnoni, Rosanna Marani e tantissimi altri ricordano sulle nostre pagine Pablito. Il calciatore. Il campione. L'uomo.

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Uomini e donne di calcio raccontano Pablito, l’uomo prima ancora che il calciatore. 

E’ stato un risveglio triste per un intero paese. La scomparsa prematura di Paolo Rossi ha colpito tutti generando infinita tristezza.

Una tristezza che stride con il sorriso sempre stampato su un volto sincero.
Una tristezza che è agli antipodi dell’immensa gioia che con le sue gesta ha saputo donare.

Stamattina abbiamo tutti provato un grande vuoto. Abbiamo provato tanta nostalgia di un calcio che fu, di cui lui è stato un emblema.

Amato da un popolo, amato da chi ha avuto l’occasione di giocare con lui, da chi ne ha raccontato le imprese, da chi ha avuto l’onore di conoscerlo… amato come si amano i grandi Campioni, quelli che sono uomini prima che giocatori.

Con il cuore rotto, abbiamo scelto di contattare chi lo ha conosciuto e di raccogliere una serie di pensieri, aneddoti, ricordi per descrivere al meglio la sua grandezza
Ciao Pablito! Uomo di altri tempi. Che non riavremo più.

“Esserti amico e volerti bene non è stato uno sfizio, un passatempo ma il frutto di ragionevoli considerazioni che non ho sbagliato. Sei stato uno dei miei preferiti perché appartenevi alla categoria degli uomini e non dei miti. Grazie Pepito”.
Aldo Agroppi

Paolo Rossi Aldo Agroppi Ciao Pablito

“La mia infanzia e il sogno di diventare calciatore. Poi di quella squadra Zoff è diventato il mio allenatore alla Lazio. Grandi uomini. Grandi professionisti.  Una parte di vita che va via. Senza di loro il nostro calcio non sarebbe diventato il più bello del mondo“.
Raffaele Sergio

“Questa notte se n’è andato un grande uomo.
L’ho conosciuto inizialmente sul campo e ho subito provato grande stima per il grande giocatore che era, ma poi ho avuto la fortuna di conoscerlo al di fuori e la stima che avevo per lui come giocatore è aumentata dopo averlo conosciuto come uomo. Abbiamo viaggiato insieme, condiviso momenti e con dolore gli mando un ultimo abbraccio…
CIAO GRANDE UOMO!”
Antonio Di Carlo

“Guardi, diventa difficile esprimere un pensiero. Questa notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno… Comunque posso dirle che pensando a Paolo, la prima cosa che mi viene in mente sono i suoi gol che ci hanno permesso di vincere i Mondiali del 1982 e di farci sognare. Io in quel periodo avevo 16 anni ed ero agli inizi della mi carriera e quel Mondiale vinto mi ha fatto sentire orgoglioso di essere un calciatore Italiano. Ciao Pablito🙏🏻”
Enrico Annoni

“Perdiamo un campione e un uomo speciale. Averlo conosciuto è stato veramente un grande onore, lo porterò sempre nel mio cuore…”
Angelo Di Livio

“Ho un ricordo di Paolo positivo, idolo di tutti noi ragazzi che sognavamo di diventare calciatori, ci ha fatto sognare con quelle notti del 1982. Ricordo la sua felicità, la sua gioia, il suo  essere semplice. Se n’è andata davvero una persona speciale. Ho avuto la fortuna di conoscerlo, spesso veniva in Umbria dove aveva aperto anche delle scuole calcio. Faccio le condoglianze a sua moglie, le sono veramente molto vicino. E’ stato un simbolo per il calcio italiano e lo sarà per sempre.”
Fabrizio Ravanelli

“Se ne va un amico, uno splendido compagno, un campione di grande umanità…”
Loris Boni

“Sono cresciuto con Paolo Rossi. L’ho seguito come un’ombra. Di lui mi porto via molte molte cose: sono cresciuto come ragazzo, come uomo. Ero suo compagno di camera dopo il Mondiale del 1982, ho ben presente i suoi occhi, la sua umiltà, il suo sorriso la sua allegria. Ho rubato tutto quello che potevo rubare e grazie ai suoi insegnamenti qualcosa di buono mi sono ritrovato.
Oggi è veramente un brutto giorno anche se sapevamo che stava male, mi sembra di aver perso qualcosa, una parte di me.”
Giuseppe Galderisi

Paolo Rossi è stato il gol, la semplicità del gol, la semplicità di un uomo.
E’ stato un momento, è stato l’Italia del 1982, un punto di riferimento continuo anche sul piano tecnico. E’ stato il nome e il il cognome comuni se ci pensiamo –  Paolo Rossi –  un momento di grande identificazione da parte di tutti gli appassionati. Lo ricordo con grandissimo affetto, perché poi essendo coetanei ho vissuto tutta la sua parabola. Un uomo meraviglioso.”
Ivan Zazzaroni

“Per tutti gli italiani che amano questo sport Paolo Rossi è stato un Eroe calcistico nel Mondiale in Spagna 82. E’ un simbolo del calcio italiano e mondiale. Ricordo che in quel mondiale ci ha fatto gioire tutti, la gente si abbracciava e io grazie a Paolo Rossi mi innamoravo ancora di più di questo sport fantastico.
Paolo Rossi come altri grandissimi calciatori non moriranno mai, sono leggenda.
Ciao Paolo!”
Francesco Moriero

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