In Abruzzo il finale della stagione calcistica 2015/2016 parla al femminile. Dopo la Serie B conquistata dalla ragazze del Pescara Femminile con tre giornate di anticipo, domenica 22 maggio è toccato al Chieti calcio Femminile festeggiare la promozione in Serie A.
Ventuno vittorie in 22 partite, un solo pareggio, 64 punti in classifica e Martinovic capocannoniere del girone con 24 reti: numeri da record per le calciatrici guidate da mister Di Camillo.
Per farci raccontare questa storica promozione nella massima serie, abbiamo intervistato l’esterno del Chieti Barbara Benedetti.
Com’è maturata questa storica promozione?
E’ stata certamente una promozione voluta, cercata sin da inizio stagione, grazie a una programmazione societaria direi ottimale. La società si è impegnata a migliorare ulteriormente l’organico, già peraltro potenziato la scorsa stagione, con una campagna acquisti ben mirata e, evidentemente, azzeccata. La vittoria del campionato è stato sin dall’inizio l’obiettivo dichiarato. Inserire nell’organico gente con una grande esperienza nel panorama calcistico ha aiutato moltissimo noi più giovani e le ragazzine più inesperte a giocarsi questo campionato con la massima serenità possibile. Partita dopo partita siano state brave noi a ottenere sempre risultati positivi e la società tutta che non ci ha mai fatto mancare niente, sostenendoci sia nei momenti più entusiasmanti che in quelli più difficili. L’unione tra questi due fattori ha portato a questa fantastica promozione.
Qual è stata la partita della svolta?
Credo proprio sia stata la partita del 13 marzo, la quindicesima giornata di campionato, in cui noi abbiamo giocato in casa contro la Domina Neapolis, vincendo con un netto 4-0, mentre in contemporanea a Roma si giocava il derby della capitale tra Roma e Lazio, terminato 1-1. Fino a quel momento c’era stata assoluta parità di punti tra noi e la Roma, ma da quella giornata in poi ci siamo messe da sole in testa alla classifica con 2 punti di vantaggio e da lì non ci siamo mai fermate, vincendo tutti i successivi incontri. Questa partita, a mio avviso, ha portato in noi maggiore consapevolezza dei nostri mezzi e ci ha fatto capire che la Roma non era imbattibile.
Ventuno vittorie su 22 gare, 64 punti: una squadra tritasassi!
Già! E’ stato un risultato eccezionale chiudere il campionato con zero sconfitte e un solo pareggio, tra l’altro contro la nostra diretta concorrente, la Roma. Come detto prima, la squadra è stata dichiaratamente allestita per vincere, ma forse neanche il più ottimista si sarebbe aspettato un ruolino di marcia così netto. Siamo davvero contente e soddisfatte dei risultati ottenuti nel corso di questa annata. Considerando tutti e quattro i gironi, siamo la squadra di serie B che ha ottenuto più punti, e di questo ne andiamo fiere.
Il pubblico amico di Chieti, che ruolo ha giocato?
Domenica c’è stata una cornice di pubblico che neanche nei più bei sogni mi sarei immaginata. La città ha risposto presente a questo grande appuntamento. Il pubblico è stato davvero il dodicesimo uomo in campo, e non è solo la tipica frase fatta. Un ringraziamento a tutti è doveroso. Spero tanto che l’anno prossimo anche solo la metà delle persone presenti domenica contro la Roma inizino a seguire la squadra nei match casalinghi, perché quando hai qualcuno che tifa per te, che ti incita per 90 minuti, è tutto più facile e bello.
A chi vorresti dire grazie?
Ovviamente ringrazio in primis tutta la società del Chieti calcio femminile, il mister, tutti i dirigenti, nessuno escluso, e le mie compagne di squadra. Ormai sono quattro anni che milito in questa società e posso dire che se sono arrivata fin qui gran parte del merito è il loro; sono la mia seconda famiglia. Inoltre, vorrei ringraziare tutti coloro che in questi anni di calcio giocato, che ormai sono 9, hanno creduto in me, spingendomi a fare sempre meglio e a non mollare mai. Non faccio nomi, tanto ognuno sa in cuor suo quanto è stato importante per me. Da ognuno di loro ho imparato qualcosa.
Prossimo anno in Serie A, avete già realizzato cosa avete fatto?
Sto iniziando a realizzare con il passare dei giorni. Domenica non ero ancora abbastanza lucida da capire quanto grande è stata questa impresa. Portare una città come Chieti, con un bacino di utenza nettamente inferiore rispetto a grandi città quali Roma o Napoli, in serie A è un grande motivo di orgoglio. Adesso sto iniziando a rendermi conto davvero di quanto è successo. In pratica ho realizzato quello che è il sogno che ognuno di noi ha quando inizia a giocare a calcio, giocare in serie A.
Francesca Di Giuseppe