Entella, analizziamo la stagione dei biancocelesti con Tommaso Maschio

Abbiamo deciso di intervistare Tommaso Maschio, giornalista, per analizzare la stagione e la promozione dell'Entella di Boscaglia

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La regular season di Lega Pro: Pordenone, Virtus Entella e Juve Stabia sono le tre promosse in Serie B.

Abbiamo avuto il piacere di intervistare Tommaso Maschio, giornalista di tuttomercatoweb, editorialista di TuttoC e collaboratore di viaemilianews, per parlare della stagione, della promozione e di come si preparerà la società ligure in vista del ritorno in cadetteria.

giornalista - Serie B- Serie C

A inizio stagione non si capiva quale sarebbe stato il campionato in cui l’Entella avrebbe giocato. Cosa è successo?

È stata una delle situazione più assurde che il calcio italiano ha vissuto.
A mio parere l’Entella avrebbe dovuto giocare in Serie B venendo ripescata al posto di una delle tre fallite e dando così vita a un campionato a 20 squadre, non a quello zoppo a 19 che abbiamo invece visto. Invece, da un lato, la decisione all’unanimità della Lega B e i tempi che si sono allungati a dismisura, tanto che abbiamo assistito a un campionato con tanti asterischi per le gare da recuperare, hanno costretto i liguri a giocare la Serie C.

Prima di analizzare la stagione dei biancocelesti di Mister Boscaglia, il collega ha detto la sua sulla stagione dei tre gironi.

Per coloro che non seguono la Lega Pro, che stagione è stata?

Una stagione segnata da tantissimi recuperi, con alcune squadre come l’Entella che a un certo punto si sono trovate a giocare ogni tre giorni per recuperare la partenza ritardata dovuta alla mancata riammissione in Serie B. Una stagione segnata anche dal fallimento e dalla sparizione di Matera e Pro Piacenza che hanno costretto la Lega Pro a cambiare format ai play out visto che solo uno dei tre gironi ha chiuso la stagione con il numero di club con cui era partita. E poi, i casi Cuneo e Lucchese che hanno sfiorato il fallimento, ma sono riuscite comunque a concludere la stagione. Quest’anno sarà inoltre ricordato per una partita in particolare: quella fra Cuneo e Pro Piacenza finita 20-0 per i piemontesi con gli emiliani in campo in sette con un massaggiatore trasformato in calciatore per arrivare al numero minimo legale per giocare.

Escludendo questi fatti gravi e negativi, la stagione nei tre gironi è stata altamente competitiva con il solo Girone B che ha visto la lotta promozione definirsi presto con il Pordenone che meritatamente ha vinto.
Nel Girone A si è visto un testa a testa fra Piacenza ed Entella col sorpasso nei minuti finali dei liguri sugli emiliani, mentre nel Girone C la Juve Stabia ha dominato a lungo, poi vissuto un momento di flessione che ha fatto rientrare Trapani e Catania, per poi chiudere con la promozione. Senza le problematiche estive e i fallimenti si sarebbe potuto parlare di una grande torneo, ma le questioni extracampo hanno pesato inevitabilmente.

Entriamo nel vivo della stagione dei liguri e scopriamo i segreti di questa promozione.

Qual è stata la “ricetta” di questa promozione?

La forza del gruppo, l’unità di intenti, è stata la forza della Virtus di mister Boscaglia. Ed è inevitabile quando ti trovi a giocare ogni tre giorni dovendo per forza di cose ruotare tutti gli effettivi per non disperdere troppe energie. Tutti hanno rimarcato il fatto che quest’anno l’Entella era una grande famiglia dove tutti si davano una mano per raggiungere un traguardo per restituire alla città quello che le era stato tolto in estate.

promozione entella
Foto: Sito ufficiale Virtus Entella

Top3: Chi sono i tre migliori giocatori di questa stagione?

Impossibile non dire Matteo Mancosu che arrivato a gennaio ha mostrato che l’esperienza canadese non gli ha fatto dimenticare lo spirito che serve per emergere in Serie C. Sette gol in 19 presenze fra cui quello decisivo per il sorpasso sul Piacenza e la conseguente promozione. L’altro nome, di cui si sentirà parlare in futuro, è quello di Dany Mota Carvalho che in questa stagione è letteralmente esploso sia a livello realizzativo sia come prestazioni. Un giocatore già al centro di numerosi interessi, pronto a confermarsi in Serie B coi biancocelesti prima di spiccare il volo. Infine il capitano Luca Nizzetto, guida del centrocampo che abbina classe, corsa ed esperienza. Farei anche un quarto nome che è quello di Andrea Paroni, un vero e proprio simbolo dell’Entella visti i suoi 10 anni di militanza, che rappresenta in tutto e per tutto lo spirito dei liguri.

Quando è arrivata la promozione matematica? Vi aspettavate che terminasse così la stagione?

La promozione è arrivata sul filo di lana con il sorpasso sul Piacenza, che due giornate prima aveva battuto e superato i liguri nello scontro diretto, grazie a una rete di Mancosu all’89° contro la Carrarese.
Era difficile immaginare un finale tirato come questo nonostante tutte le problematiche viste nel corso della stagione e dopo la sconfitta di Piacenza ancor di più, e per questo va dato merito alla squadra di Boscaglia di non aver mai mollato fino all’ultimo secondo utile.

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Foto: Sito ufficiale Virtus Entella

Cosa è successo in città?

Una grande festa, un’esplosione di gioia. Questa promozione è stata vista come la rivincita su quanto era accaduto in estate, la restituzione di un torto subito.
E poi per una città come Chiavari avere un club in Serie B è motivo di grande orgoglio.

Attualmente si stanno disputando i play off. Qual è la squadra che potrebbe sorprenderci?

La grande sorpresa è stata l’Imolese perché non capita tutti i giorni di fare un campionato importante da neopromossa.
Gli emiliani hanno dato battaglia fino in fondo nei play off, andando anche a vincere, inutilmente, a Piacenza. Hanno dimostrato che, anche con poche risorse, si possono costruire squadre che divertono e vincono. Per quanto riguarda le due finali vede Piacenza e Pisa come favorite, ma abbiamo visto già nel corso della stagione regolare che le sorprese sono dietro l’angolo.

Come pensi che si attrezzerà la società in vista della prossima stagione?

Continuerà con la filosofia che ha sempre contraddistinto la società permettendole di ottenere risultati importanti negli ultimi anni. Sulla base di quest’anno, che era già stata costruita per un’eventuale Serie B, innesterà qualche acquisto di qualità ed esperienza. Si continuerà il solito lavoro sui giovani del proprio vivaio per farli crescere e lanciare nel grande calcio per permettere in futuro plusvalenze, importanti per tenere a posto i conti – una delle priorità della gestione Gozzi – e togliersi soddisfazioni nell’immediato.

Abbiamo analizzato anche il caos che ha investito la Serie B in tutta questa stagione.

A proposito di Serie B, hai seguito il campionato? Cosa ne pensi del caos che ha investito il campionato? Quale squadra riuscirà a mantenere la categoria con i play out?

Una stagione iniziata sotto il segno dei tribunali non poteva finire che attendendo sentenze. La Lega B ha puntato sul fare presto e subito, non attendendo tutti i gradi di giudizio. Così in estate c’è stato l’avvio del campionato a 19 squadre e così nel finale si è deciso di far partire i play off senza attendere che arrivasse il secondo grado di giudizio del Palermo (poi penalizzato di 20 punti e quindi escluso dagli spareggi promozione) e di cancellare i play out facendo sì che Salernitana e Venezia si credessero salve.

Successivamente, ossia a oltre 20 giorni dalla fine del campionato, le due società dovranno  giocarsi la permanenza in Serie B in condizioni non ottimali, visto che in questo lasso di tempo non hanno giocato e non si sono allenate a dovere. In questa situazione è difficile dire chi manterrà la categoria, conterranno più le energie nervose che quelle fisiche. Hanno entrambe le stesse probabilità di salvarsi e, anche se può sembrare banale, saranno gli episodi – e il calore dei rispettivi pubblici – a decidere.

Aurora Levati