E’ stato l’acquisto dell’ultimo minuto, un regalo per placare il malcontento di Gasperini: mai scelta si rivelò più azzeccata. Lui è Emiliano Rigoni, classe 1993, attaccante argentino di chiara discendenza italiana: nato da una delle tante famiglie Rigoni provenienti dal Nord Italia – specialmente tra Veneto e Friuli – e approdate nella provincia di Cordoba.
Ieri sera ha esordito sul campo – notoriamente ostico – dell’ Olimpico e dopo soli 38′ ha gia messo a segno due reti. Niente male, ma non solo: il giovane si è distinto con una prestazione a alto livello con corsa, grinta e giocate di qualità. Per la gioia del mister degli orobici che già da qualche tempo gli faceva il filo.
Emiliano arriva dallo Zenit di San Pietroburgo in prestito con diritto di riscatto a 16 milioni e, da quanto visto, sembra veramente perfetto per il gioco espresso dalla Dea. Infatti la caretteristica che più salta all’occhio e che lo rende estremamente versatile è la sua capacità di usare, indifferentemente, entrambi i piedi: una qualità mostrata sin da piccolo a soli 7 anni, balzata agli occhi del suo primo allenatore, Osvaldo Solà. A 12 anni, a chi gli chiede quale sia la sua posizione preferita, risponde semplicemente: “Sono un giocatore offensivo”.
Per questa sua attitudine viene spostato sulla fascia, destra o sinistra non ha importanza: nel 2015 la sua prima ‘grande chiamata’, sponda Indipendiente: il primo anno con Mauricio Pellegrino in panca , il secondo con Ariel Holan che lo fa sbocciare. Il Fulmine – quale nome poteva essere più adatto? – lo lancia quale giocatore chiave e lui riesce a seminare il panico tra tutte le difese della Primera División. Sognando il Real Madrid, approda allo Zenit di Mancini che ne apprezza la velocità e il senso della rete e dove Rigoni si mette in luce soprattutto in Europa League. Il 5 ottobre 2017 debutta con la maglia albiceleste nella gara, di qualificazione ai Mondiali, contro il Perù.
Un giocatore imprevedibile e brioso, dotato di capacità realizzative ma anche di assist-man, che va a rinforzare il tasso tecnico dei bergamaschi e che sicuramente sarà un arma da sfruttare nella competizione europea a lui tanto congeniale. Gasperini può finalmente sorridere per questo suo regalo last minute.
Daniela Russo