Ellen Fokkerma: l’integrazione delle donne nel calcio maschile

L'Olanda è sempre stata all'avanguardia in merito a pari opportunità e diritti civili.  La Federcalcio è convinta che in futuro si possano costituire squadre con uomini e donne insieme.

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Ellen Fokkema foto pubblica

Ellen Fokkerma un esempio da seguire 

L’Olanda è sempre stata all’avanguardia in merito a pari opportunità e diritti civili. 

La Federcalcio è convinta che in futuro si possano costituire squadre con uomini e donne insieme.

Ipotesi fino ad ora  impossibile.

Le norme federali prevedono che una ragazza possa giocare in una squadra maschile fino all’Under 19 e poi scegliere se andare in una squadra femminile o  continuare nella categoria B insieme agli uomini.

Un progetto pilota  permetterebbe alle calciatrici di poter giocare nelle categorie inferiori insieme agli uomini. 

Una decisione maturata sulla scia di Ellen Fokkema, calciatrice olandese di 19 anni che nell’ultimo Campionato ha giocato con la prima squadra maschile WW Foarut.

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Ellen Fokkerma foto pubblica

Le squadre miste olandesi potranno uscire dall’ambito amatoriale in occasione della Coppa d’Olanda, dove si potranno misurare con le professioniste come Ajax e  PSV Eindhoven.

Un’innovazione senza precedenti e che potrebbe essere d’esempio per altre federazioni. 

Al lato pratico e tecnico la calciatrice va sullo stesso piano dell’uomo sia per qualità e resistenza fisica.

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Ellen Fokkerma foto pubblica

Entrambi possono seguire il medesimo allenamento e integrarsi perfettamente.

Vedremo se l’idea verrà presa in considerazione da altre federazioni.  In Italia incontrerebbe non poche difficoltà.  

Prima di formare le squadre miste, il calcio femminile andrebbe rivalutato al pari di quello maschile.

 Le donne ancora oggi guadagnano molto meno dei colleghi maschi.

E a parte alcune giocatrici con valutazioni personali,  il rapporto retributivo tra uomini e donne è eccessivamente squilibrato.

Inoltre la serie A maschile italiana non ha ancora un direttore di gara femminile, sebbene  si continui a parlarne (e a dire che non siamo ancora pronti).

Servirebbero nuove  infrastrutture e programmi di allenamento  mirati  a un fisico atletico con esigenze diverse dai maschi. 

In ultimo non sarebbe  facile per le giocatrici  adattarsi  in un ambiente maschile come la serie A italiana.

C’è molta strada da fare per la parità di genere e di reddito in Italia in generale in tutti gli ambiti lavorativi. 

Gli uomini guadagnano di più delle donne, e questa disparità un giorno o l’altro dovrà finire.

Cinzia Fresia