Freddato ancora una volta il Meazza e, ancora una volta nel recupero. Niente da fare per Handanovic su Lasagna che, al 94’ segna il gol dell’1-1 ibernando le ambizioni nerazzurre. Tre su tre gli scivoloni di questa Inter e, dopo le due sconfitte consecutive tra le mura di casa, arriva il terzo flop che, pur essendo pareggio, lascia l’amaro di una sconfitta. Sin da inizio stagione quella di Mancini si può dire la squadra dei cliché e dei paradossi e i cliché di oggi sono tanti. Primo fra tutti il gol all’ultimo minuto che rovina una partita ma, se coincidenza o sfortuna potrebbe sembrare, in realtà si tratta di un sintomo da non sottovalutare.
Dopo la sconfitta – di campionato- al San Paolo, la squadra di Mancini sembrava avesse trovato l’energia perfetta per il salto di qualità ma, paradossalmente dopo aver raggiunto l’alto, è precipitata nel baratro. La Lazio lo aveva predetto, il Sassuolo lo aveva 
realizzato, il Carpi l’ha confermato: questa Inter ha bisogno di qualcosa e al più presto.
realizzato, il Carpi l’ha confermato: questa Inter ha bisogno di qualcosa e al più presto.Che non fosse agile e lucida sotto porta non è una novità – nonostante Mancini pare l’abbia concretizzato soltanto adesso – e i tanto affezionati 1-0 ne sono sempre stati la conferma; oggi, però, gli errori sono stati clamorosi e l’assopimento eccessivo. Un match più che da dimenticare, da guardare, riguardare, studiare e capire dove sta il vero problema.
Partendo con la vecchia coppia Palacio-Icardi, Mancini propone Juan Jesus e Montoya che non superano la prova e non convincono affatto; Perisic troppo impreciso e Icardi per niente concreto. Lenti e poco coordinati, rischiano troppo nelle ripartenze e pressano poco, il Mancio ne avrebbe da ridire su tutti. Al 39’ dopo una ripartenza, Perisic ancora in porta ma un rimpallo favorisce Palacio che, a porta vuota, non sbaglia.
Al 35’ della ripresa il Carpi rimane in 10 per espulsione di Pasciuti ma al 47’ pareggia i conti beffeggiando Handanovic.
Risultato veritiero toglie ai grandi per dare ai piccoli, che premia il Carpi e punisce l’Inter ed è quasi giusto così. Come Mancini stesso dice, “Il calcio è questo: un’azione in contropiede al 90′ e quando ti deve andar male ti va male”. L’Inter, però, è quella che non ha osato e se sotto porta non riesci a segnare, evidentemente non puoi stare ai primi posti. Mancini, furibondo con la squadra, rimprovera duramente ai suoi di non essere riusciti a segnare pur avendo avuto le occasioni “Io a 50 anni avrei fatto gol. Se ti capita quella palla devi fare gol”.
Distante sei punti dal Napoli capolista, la situazione nerazzurra si è clamorosamente complicata in poco tempo. Ad incupire il ritratto, già grigio, il big match di stasera tra Juventus e Roma che, comunque vada, non promette niente di buono per la squadra di Mancini.
Egle Patané
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