Dopo 17 anni di presidenza Blatter, comincia da oggi una nuova era per il mondo del calcio. Il Congresso Straordinario della FIFA, riunitosi oggi a Zurigo, ha eletto Gianni Infantino come guida della Federcalcio mondiale. L’ex Segretario Generale della UEFA ha prevalso sugli altri candidati, inizialmente quattro, divenuti tre dopo il ritiro di Tokio Sexwale. Gli altri nomi in corsa per la poltrona erano: lo sceicco Salman Al Khalifa (contestato in mattinata da una ventina di manifestanti), il principe Ali Al-Hussein e il francese Jerome Champagne. Il Consiglio ha prima approvato con l’89% di voti a favore le riforme strutturali presentate dal gruppo di lavoro presieduto dal ex direttore del Comitato Olimpico Internazionale Francois Carrard, per poi lasciare la parola all’attuale presidente del CIO Thomas Back. Quest’ultimo ha espresso nelle sue dichiarazioni un desiderio rivolgendosi ai membri votanti: “segnino il gol vincente per il calcio”. I candidati alla presidenza hanno poi cominciato ad esporre i loro discorsi a cui è succeduta la prima votazione. Era richiesta la maggioranza qualificata, 38 schede su 207, che non è stata raggiunta al primo tentativo. Infatti Infantino ha ottenuto 88 voti seguito da Salman con 85, Ali 27 e Champagne 7 ed è quindi stato necessario un secondo turno di votazioni. In questa sessione bastava raggiungere la maggioranza assoluta con 104 schede favorevoli ed è stato stabilito che il candidato con meno voti sarebbe stato eliminato.
Fumata bianca al termine dello spoglio e con 115 voti Gianni Infantino è stato nominato nuovo presidente della FIFA. L’avvocato italo-svizzero, che per le nuove regole potrà rimanere in carica massimo per 12 anni, ha subito tenuto il suo primo discorso ufficiale: “Cari amici, non posso esprimere le mie sensazioni in questo momento. Ho affrontato un viaggio eccezionale che mi ha fatto incontrare molte persone fantastiche, che amano, respirano calcio ogni giorno, molte persone che meritano che la Fifa venga rispettata. E restituiremo alla Fifa il rispetto che si merita, tutti ci applaudiranno per quello che faremo alla Fifa, dovremo essere orgogliosi di quello che faremo assieme. Abbiamo bisogno di rispetto e ce lo riguadagneremo. Lavorare assieme a tutti voi per ricostruire una nuova era nella Fifa, in cui possiamo rimettere il calcio al centro del palcoscenico. Il calcio ha vissuto dei momenti difficili, di crisi, ma tutto questo è finito, dobbiamo andare avanti e implementare le riforme”. Attraverso le sue parole ha inoltre voluto esprimere una volontà ben precisa: essere il presidente di tutte e 209 le Federazioni. Con Infantino si chiude un periodo negativo per il calcio mondiale che da oggi deve ripartire con nuove riforme ed un nuovo leader pronto a farle rispettare.
Chiara Vernini