È sabato e nel tardo pomeriggio sei davanti allo stadio a fare il tuo lavoro.
Sei in collegamento con lo studio del canale per cui lavori, sei una giornalista, come tanti altri ma il servizio prende un piega inaspettata…
Mentre parli con il tuo collega in studio un tifoso mentre passa ti da una pacca sul sedere.
In campo tutti con il segno rosso sul viso.
Poi fuori dal Castellani succede che la giornalista @BeccagliaGreta viene molestata mentre cerca di fare la diretta con lo studio.
Sul IG le stories complete della vicenda, se riconoscete qualcuno di questi schifosi, scrivetele grazie. pic.twitter.com/tbhujwEqg2— Valeria (@valeindie6) November 27, 2021
E tu resti lì, inorridita e spaesata e invece di parole di conforto e una forte presa di posizione senti un:
“Non te la prendere”.
“Sono esperienze che fanno crescere”.
Fa male come un pugno nello stomaco.
È successo il 27 novembre, a seguito di Empoli-Fiorentina, alla giornalista Greta Beccaglia.
La sua colpa qual era?
Perché ammettiamolo è sempre colpa di noi donne, a volte siamo vestite provocanti, altre volte ce la cerchiamo, o siamo ubriache o non stiamo abbastanza attente… eppure Greta stava semplicemente facendo il suo lavoro, non abbiamo più questa libertà? Anzi questo diritto?
We see violence against women, we challenge it and we chase it away. We all give #UnRossoAllaViolenza 🔴.
Join @SerieA and @WeWorldOnlus.#SerieA💎#WeAreCalcio pic.twitter.com/E9SgPOconH— Lega Serie A (@SerieA_EN) November 26, 2021
Fa ancora più male pensare che il 25 novembre i social si riempiono di rosso e di belle frasi “No alla violenza sulle donne” ma poi finisce tutto lì, solo per qualche like.
Mentre i calciatori entrano in campo con un segno rosso sul viso, i loro tifosi ritengono giusto infastidire le donne al di fuori dello stadio…
Show violence a red card.#UnRossoAllaViolenza 🔴#ForzaViola #Fiorentina #ACFFiorentina pic.twitter.com/NAARei3nyQ
— ACF Fiorentina English (@ACFFiorentinaEN) November 28, 2021
Lo sappiamo, è difficile essere donna e aver a che fare con il mondo del calcio eppure siamo persone, con una passione, anche noi…
Le donne vanno rispettate SEMPRE, non solo il 25 novembre, sarebbe bello passare ai fatti dopo le parole.
Non siamo giocattoli o oggetti: siamo persone, vi sembra normale dover spiegare queste cose ancora oggi?
Oltre al gesto e a qualche altro tifoso che ha fatto qualche commento di troppo fanno male anche le parole del conduttore della trasmissione:
“Non te la prendere”.
“Sono esperienze, servono per crescere”.
No, non sono esperienze e noi ce la prendiamo!!!
La violenza comincia là dove finisce il consenso. E il consenso è dato volontariamente, è esplicitato, può essere ritirato in qualsiasi momento e non può prescindere dalle condizioni psicofisiche della persona. Parliamone di più e diamo #unrossoallaviolenza. #25novembre pic.twitter.com/bvS2XMk8dQ
— WeWorld Onlus (@WeWorldOnlus) November 24, 2021
È una molestia, sapete che significa?
Pungente sensazione di disagio, tale da alterare le normali caratteristiche di uno stato, di un’azione o di un comportamento, provocata da fattori o agenti interni o esterni, oggettivamente ostili o sentiti come tali.
Una sensazione di disagio che ci fa stare male dopo, ci sentiamo colpevoli e sporche anche senza colpe.
1 in 3 women will experience violence at least once in their lifetime. We must raise awareness: let's all give #UnRossoAllaViolenza.
Join @SerieA and @WeWorldOnlus➡️ https://t.co/DWdiqIAlSY#SerieA💎 #WeAreCalcio pic.twitter.com/USm2utKYqY
— Lega Serie A (@SerieA_EN) November 23, 2021
Le colpe sono di coloro che vedono ancora le donne come un oggetto, come bei soprammobili.
Quindi non sono esperienze, sono episodi da condannare.
Signor presentatore ha sbagliato di grosso anche lei non schierandosi subito dalla parte della sua collega: ma anzi, trovando il modo di giustificare un gesto che non è giustificabile o ammissibile.
Allora le belle parole non bastano più servono i cambiamenti perché se un uomo si sente libero di toccare una donna mentre lavora davanti alle telecamere allora qualcosa non funziona.
Sono arrivati fin da subito tanti messaggi di solidarietà per la giornalista e in tante e in tanti hanno condannato il gesto.
Tutto ciò è intollerabile. @BeccagliaGreta siamo con te 💪
— Venezia Calcio 1985 (@VeneziaCalcio85) November 28, 2021
Aberrante quanto successo oggi al termine di #EmpoliFiorentina. È inutile essere solidali solo il #25novembre o l'#8marzo se, poi, una giornalista non può fare tranquillamente il suo lavoro.
Solidarietà a @BeccagliaGreta.
Uniamoci a @SerieA e diamo #unrossoallaviolenza, sempre!— Davide Bisignano (@bisignanotweet) November 27, 2021
Piena solidarietà alla collega @BeccagliaGreta per quanto successo al Castellani. Non è possibile che nel 2021, quasi 2022, succedano ancora queste cose ignobili.
— Mirko Di Natale (@_Morik92_) November 28, 2021
La violenza si esprime in tante forme. Noi le condanniamo tutte, oggi e sempre. Solidarietà a #GretaBeccaglia. #UnRossoAllaViolenza 🔴
— Lega Serie A (@SerieA) November 28, 2021
Attualmente la polizia sta indagando sull’avvenimento e cercando il colpevole.
Anche la Redazione di Gol Di Tacco A Spillo esprime la sua solidarietà nei confronti di Greta: siamo con te!!!
Dovete educare i vostri figli e non proteggere le vostre figlie.
È sempre il 25 novembre.
Michela Asti