“Dzeko mi ricorda Van Basten“. Come può una dichiarazione suscitare reazione differenti? L’ultimo esempio è riconducibile a questa frase di mister Di Francesco, pronunciata nella conferenza stampa pre gara contro il Torino.
Il tecnico ha specificato come tale paragone sia da attuare con le dovute proporzioni e che augura al bosniaco di poter ottenere i successi conseguiti dall’olandese. Certo è che le parole “incriminate “del tecnico giallorosso sono rimbombate, con un suono diverso, tra la tifoseria rossonera e tra quella giallorossa. Infatti, a Roma, sponda romanista, il paragone di Di Francesco è stato letto positivamente, in un’ottica nella quale Edin, oramai bomber e beniamino dei tifosi, il quale era già stato avvicinato a un altro talento che dalle parti di Trigoria è stato e continua a essere venerato, Batistuta, si sta prendendo la sua rivincita contro chi lo ha “bersagliato” di parole, totalmente opposte a quelle del suo allenatore. Solo qualche mese fa il web era il luogo perfetto per trovare delle immagini modificate nelle quali qualche pseudo tifoso si divertiva a deridere Dzeko a seguito di gol non riusciti.
Oggi quei fotomontaggi sono stati sostituiti da immagini in cui il numero nove va a segno e, da adesso, accompagnate magari dalle parole di Di Francesco. Quando Van Basten conquistava il pubblico calcistico l’era dei social non era cominciata e per sottolineare la stima nei suoi confronti, i tifosi utilizzavano la tecnica più antica ma, forse, la più vera: cori, striscioni e un autografo strappato da conservare per anni. I supporters rossoneri quel foglio con la firma del loro idolo olandese certamente lo conservano come un cimelio tutt’oggi e, proprio per ciò che tale giocatore ha rappresentato per loro, hanno letto l’associazione fatta dal mister giallorosso come azzardata. Gli anni trascorsi al Milan con tutto ciò che è riuscito a dare e a portare alla squadra, non sono stati dimenticati e soprattutto in un momento nel quale a Milanello la situazione è appesa a un filo, in bilico, il pensiero non può che tornare indietro e incatenarsi a quelle immagini scolpite di un giocatore che ha contribuito a far diventare ancora più grande il Milan.
Dunque, come si dice: ogni figlio è bello per la sua mamma e, anche in questa occasione, per le due tifoserie, sembra esser così.
Chiara Vernini