Ritorno alla vittoria per la Juventus che batte il Brescia in 10 e col portiere di riserva.
Formazione alternativa di Maurizio Sarri, il quale considerata la modestia dell’avversario ha preferito concedere una giornata di pausa a Ronaldo e ad altri titolari, inserendo Cuadrado dietro a Dybala e Higuain da tridente in attacco.
La vittoria era necessaria per calmare gli animi e mantenere il primo posto in classifica, ma nonostante un avversario privo di molti titolari, la Juventus ha ugualmente faticato.
Una partita giocata non bene, lentissima nel primo tempo ma illuminata da un gol su calcio di punizione segnato da Paulo Dybala.
Proprio Dybala da grande giocatore si è caricato la squadra sulle spalle e ha suonato la carica: correndo avanti e indietro, spostandosi a centrocampo e in particolare sempre in aiuto all’amico Gonzalo Higuain per mandarlo in gol, visto che il Pipita non vive un buon momento.
Paulo si è comportato da vero uomo squadra, difendendo i compagni meno brillanti e chiedendo al pubblico di non fischiare la squadra: l’attaccante dimostra di essere maturo per il ruolo di Capitano.
È evidente come la coppia Dybala-Ronaldo giochi con un altro ritmo e velocità: Paulo ha spaziato a tutto campo adattandosi alle velocità e mancanze altrui, mentre con Ronaldo si può concentrare di più nel suo ruolo di attaccante.
Una standing ovation e tanti applausi per il rientro del grande Capitano Giorgio Chiellini, il quale non vedeva l’ora di entrare in campo.
Maurizio Sarri conferma di esserselo trovato davanti vestito e deciso, abbracciato da compagni e avversari: Giorgio durante la riabilitazione non ha mai abbandonato la sua squadra, ma oggi la sua presenza in squadra è stata sentita, la personalità del mitico difensore dà sicurezza e diventa un punto di riferimento per gli altri.
La Juventus chiude la partita con un gol di Cuadrado su tocco di Matuidi e la Juventus ritrova il gol su azione mancante da diverse partite.
Con le unghie e con i denti la Juve si tiene salda al primo posto, approfittando dello scivolone dell’Inter incredibilmente battuta da una pericolosa Lazio.
Cinzia Fresia