Dybala è un piccolo grande campione che ha tutte le carte in regola per diventare grande (sotto tutti gli aspetti). Classe ’93 ma già sulla bocca di tutti (e non in negativo): tanti elogi sono stati spesi per la sua classe, tante aspettative sono state riposte sul suo talento. Non c’è un addetto ai lavori che non ne parli bene. E, per addetti ai lavori, non intendiamo solo Zamparini che nel 2012 lo ha portato in Italia dopo essere stato ammaliato da quel giovanissimo argentino che giocava nell’ Instituto de Cordoba e nemmeno Marotta che lo ha prelevato dalla società rosanero per portarlo alla Juve e costruire su di lui il futuro del club.
“E’ un talento” è l’affermazione più ricorrente: così lo ha definito Javier Zanetti, Alen Boksic, Ravanelli, tanti ex calciatori, tanti allenatori e tanti suoi ex compagni. “Il Futuro è suo” disse Messi. Proprio lui, uno dei più grandi fenomeni di tutti i tempi è convinto che Dybala sarà un campione. Non può che esserne felice il Tata Martino convinto che “Dybala ha un potenziale enorme“. Un talento in più da poter convocare in nazionale argentina; un talento futuro per subentrare alla Pulce nell’Albiceleste che sarà.
La Juve lo ha fatto suo sborsando 32 milioni di euro, più 8 di bonus. Da qualcuno è stata considerata una cifra spropositata per un “picciriddu” di 22 anni ma, a quanto pare, potrebbe rivelarsi un vero affare. Ne è convinto Zamparini che ha affermato: “Lo sapete quando vale oggi Dybala? Ve lo dico io: 100 milioni.”, ne è certo anche Moggi che, anzi, a Sportitalia, ha addirittura azzardato un paragone. “Dybala è un Del Piero in miniatura e siccome è giovane potrebbe diventare quello che è diventato Del Piero“. Come se non bastavano il peso della maglia e dell’investimento economico sulle spalle del ragazzo ma detto da uno che ha il fiuto per i campioni e per gli affari fa ben sperare.
“La Juventus si è trovata un piccolo campione che potrà diventare un grande campione“, parola di Luciano Moggi.
Caterina Autiero