Douglas Costa parla della sua esperienza in casa Juventus all’indomani del primo obiettivo stagionale: l’arrivo in Italia, i progressi e il forte legame con Paulo Dybala
La storia dei brasiliani alla Juventus è una storia tormentata, fatta di salite e discese: hanno sempre fatto fatica in casa bianconera. Per questo, quando Douglas Costa è arrivato in estate al “modico” prezzo di quasi quaranta milioni qualche mormorio si è sollevato, pur essendo note le incredibili qualità dell’esterno proveniente dal Bayern Monaco, qualità che si riassumono nel suo nomignolo: Flash.
Agli inizi, sembrava effettivamente un po’ spaesato. Ha avuto bisogno del suo tempo per capire il nostro calcio, a lui sconosciuto, e soprattutto quello cinico e pragmatico della Signora. Ma neanche tanto, poi: già dalla partita al San Paolo contro il Napoli ha cominciato a mostrare il perchè venga chiamato, sin da quando era ancora in Brasile, con il nome di quel supereroe che corre più veloce del vento; una rapidità e una capacità di dribbling fuori del comune che ne fanno l’elemento ideale per la “rottura” delle difese avversarie.
Oggi lo vediamo soddisfatto della sua crescita all’interno della squadra e degli spazi in campo che si è riuscito a ritagliare, meritatamente, grazie al suo talento e alle doti tecniche superiori alla media. Mercoledì in semifinale di Coppa Italia ha disputato una buonissima gara, gioisce di questo obiettivo stagionale raggiunto insieme ai compagni e appare particolarmente lanciato verso la prossima sfide: contro la Lazio e quella, determinante, del 7 marzo a Wembley.
Come tutti i bianconeri (e non) anche Douglas è catturato dal fascino dell’ antagonismo con il Napoli; alla Juventus sono consapevoli di quanto sarà importante lo scontro diretto che avverrà a Torino sul finire di aprile. Ma Flash ha imparato come si fa: una partita alla volta, testa al presente.
Di lui balza all’occhio il forte legame stabilito con il numero dieci, Paulo Dybala, tanto da “rubagli” una tantum la Dybalamask: tutti ricorderanno il brasiliano esultare alla maniera di Joya dopo il gol contro il Genoa, mentre Paulo appaludiva in tribuna. “E’ stato lui a aprirmi le porte della Juve e a accogliermi come un fratello”, dice. “Glielo avevo promesso che avrei esultato come lui, ma quell’esultanza resta solo sua”. (immagine da juvenews.eu)
Stasera toccherà proprio a loro due tener alto il nome di Madama: con le pesanti assenze di Higuain e Mandzukic, sarà un attacco tutto imprevedibilità e fantasia. Inedito e, si spera, vincente.
Costa è pronto a correre verso il finale di stagione, nella sua devastante maniera. E gli avversari siano pure avvisati: non sarà facile fermare questo folletto dal nome di un fulmine.
Daniela Russo
(immagine copertina tuttosport.com)