Dopo 11 anni il Chievo saluta la Serie A

Solo una vittoria, solo 11 punti, per la seconda volta negli ultimi 18 anni, il Chievo dovrà ripartire dalla Serie B

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Il Chievo viene sconfitto 3-1 al Bentegodi dal Napoli e dopo 11 anni saluta aritmeticamente la Serie A.

Non sono bastati tre diversi allenatori a salvare il Chievo che saluta la massima serie con sei giornate d’anticipo: solo 11 punti che sarebbero 14 senza i tre punti di penalizzazione e una sola vittoria, quella contro il Frosinone dello scorso dicembre.

Promosso per la prima volta nel 2001, retrocesso nel 2007, dopo aver vinto il campionato di Serie B 2007-2008 i clivensi, da 11 stagioni a questa parte, sono stati una certezza della nostra Serie A.

Dal 2001 al 2019, in 18 anni il Chievo ha vissuto una favola straordinaria e da piccola realtà, semisconosciuta, è arrivata nel calcio dei grandi, si è adattata, ne ha fatto parte e quando è caduta ha saputo rialzarsi subito.

La squadra del piccolo centro vicino Verona, fondata nel 1929, per più di mezzo secolo ha giocato nelle categorie minori.
Nel 1986 compie il primo salto approdando in C2.
Passano due anni e arriva la C1.
Nel 1994 invece approda in Serie B.
Ma è nel 2001 che il Chievo sale l’ultimo gradino e mette piede in Serie A.

Mai una squadra era riuscita a scalare tutte le categorie, passando dalle serie dilettantistiche alla Serie A.

Il “miracolo Chievo”

Inizia con l’arrivo della squadra nel massimo campionato italiano nella stagione 2001/02.

La storia in Serie A del Chievo comincia con questa formazione; Lupatelli; Moro, D’Anna, D’Angelo, Lanna; Eriberto, Corini, Perrotta, Manfredini; Marazzina, Corradi. 
L’obiettivo salvezza sembrava un’utopia ma, in quell’anno, i clivensi, guidati da Del Neri, ottennero 54 punti qualificandosi per la Coppa Uefa, manifestazione dalla quale furono eliminati al primo turno dalla Stella Rossa.

Il Chievo è l’unico club proveniente dalle categorie regionali minori ad aver scalato l’intera piramide calcistica nazionale fino a giungere in massima serie e poi nelle coppe europee.

Con Del Neri in panchina il Chievo raggiunge altri due posti tra le prime dieci; settimo posto nel 2003, e nono nel 2004.
Nel 2006 la squadra viene affidata a Baby Pillon e si ritrova a giocarsi i preliminari di Champions League dove viene eliminata dal Levski Sofia ma viene ammesse in Coppa UEFA ma saranno i portoghesi dello Braga a porre fine al suo cammino europeo.

A fine stagione il Chievo viene retrocesso in B dopo 5 anni di fila nella Serie A.
Fu la fine di un ciclo e l’inizio di un nuovo Chievo che subito torna in massima serie e ci resta fino ad oggi.

La stagione 2018-2019 è l’undicesima di fila del Chievo in A e la diciassettesima negli ultimi diciotto anni nel massimo campionato.

Adesso, per la seconda volta negli ultimi 18 anni, dovrà ripartire dalla Serie B.
Il Chievo dovrà rifondare come ha dimostrato di saper fare dopo la retrocessione del 2007 per fare in modo che la “favola” non finisca definitivamente.