Diletta Leotta non si nasconde: Bella e avvenente, a Sanremo, contro il cyberbullismo

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Tra esibizioni più o meno gradite, ospiti di un certo calibro e uno share che ha superato il 50%, per la grande felicità di Mamma Rai, al Festival di Sanremo 2017 non sono mancate polemiche e, perché no, spunti di riflessione sui più svariati argomenti (perchè Sanremo è pur sempre Sanremo!)

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 Quello che abbiamo potuto constatare, con una punta di tristezza, è la diatriba apertasi in occasione dell’ospitata di Diletta Leotta, giornalista di Sky Sport e donna avvenente particolarmente ammirata dagli uomini. La Leotta, qualche mese addietro, è stata vittima di hackeraggio da parte di ignoti che si sono introdotti nel suo iCloud e hanno reso pubbliche delle foto osé: foto private da quel momento alla mercé della rete. 

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Invitata sul palco dell’Ariston, la giornalista siciliana ha raccontato quanto accadutole incoraggiando i giovani ad essere forti e reagire a qualsiasi episodio di cyberbullismo e violazione della privacy:Dopo una prima fase di sgomento ho deciso di reagire. Non solo psicologicamente tornando subito alla quotidianità, ma anche attivamente denunciando alla polizia postale la gravissima violazione privacy subita. C’è poca conoscenza in materia, si tratta di un reato vero e proprio. Purtroppo queste cose succedono a ragazzi piccoli che hanno bisogno di essere tutelati e protetti. Il mio messaggio di stasera va quindi a loro. Siate coraggiosi e forti”, il messaggio della venticinquenne.

La presenza di Diletta Leotta, sul palco con un top attillato ed una gonna vaporosa dallo spacco generoso, non è stata gradita da tutti e principalmente da un altro volto noto della tv e della stessa RAI, Caterina Balivo. La conduttrice è infatti intervenuta su Twitter con un messaggio che ha suscitato le più svariate reazioni.

Un messaggio che è sembrato parecchio inopportuno, quasi increscioso e che – ahimè – avalla qualsivoglia forma di violenza, come per dire ‘ecco, ti vesti così, te la sei cercata’.  

Il caso, come la stessa Balivo lo ha definito, ha generato numerose critiche tanto che al primo cinguettio ne è poi susseguito un altro:

La violenza, in qualsiasi forma essa si presenti, va sempre e comunque combattuta. Le donne, da questo punto di vista, sanno essere particolarmente ‘maschiliste’ e spesso e volentieri evitano quel fronte comune da abbracciare insieme per dire di ‘no’ ad una società che troppo spesso ci imprigiona nei cliché o che, in alcuni casi, ci vede solo come “oggetto”.

Consuelo Motta