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Didier Deschamps, il c.t. francese con un cuore bianconero

Didier Deschamps, una vita di successi sul campo, da giocatore e da allenatore

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fonte immagine: profilo twitter Equipe de France

Allenare la Juventus in Serie B?
E’ stata una scelta di cuore per restituire agli Agnelli quello che mi avevano dato da giocatore
”.

Il c.t. della Nazionale Francese ed ex bianconero Didier Deschamps qualche mese fa, intervistato da Premium Sport, parlando della sua militanza sulla panchina Juventus (iniziata il 10 luglio del 2006, con la Juve retrocessa per Calciopoli) ha dichiarato di essere ancora molto legato alla Vecchia Signora tanto da non disdegnare un ipotetico futuro da allenatore bianconero.

Proprio lui che ha contribuito a riportare nella massima Serie il club torinese.

Un bianconero di tutto rispetto lo è stato davvero Deschamps, anche come centrocampista juventino che lo ha consacrato in ambito internazionale.

Nato a Bayonne, nel sud della Francia, inizia a muovere i primi passi nel mondo del pallone nella squadra locale dove viene notato dagli scout del Nantes; dopo due anni nelle giovanili nei quali mette in luce il suo talento, debutta in prima squadra nel 1985, a 17 anni; rimarrà con il club quattro stagioni, decisive per perfezionare le sue qualità.

Dopo un primo passaggio all’Olympique Marsiglia e una stagione in prestito nel Bordeaux, ritorna nei biancocelesti dove diventa uno dei calciatori essenziali soprattutto nel 1993 quando, da capitano della squadra, nella finale di Monaco di Champions League, sconfigge il Milan per 1-0 e solleva la Coppa dalle grandi orecchie…

Arriva alla Juventus nel 1994, in un momento di stallo per la blasonata squadra piemontese: non vince uno scudetto da nove anni ed è in fase di restayling, sia in campo che a livello gestionale. 

Con i bianconeri, Deschamps potrà esprimere al meglio le sue doti di centrocampista infaticabile, diligente, duttile, dallo spiccato senso tattico, forte nel pressing; un calciatore che ha macinato km senza risparmiarsi, che ha sudato per la maglia che indossava; sarà lui il perno della squadra nella finale di Champions League il 22 maggio del 1996 con la Vecchia Signora che batte ai rigori l’Ajax all’Olimpico di Roma.
Per lui e per la Juventus è la seconda alzata verso il cielo.

La stagione 1996/97 è densa di successi: Coppa Intercontinentale, Supercoppa Europea, Scudetto;  Scudetto bissato anche l’anno successivo, così come la Supercoppa.

Poi la magia si rompe, la stagione successiva i titoli non vengono replicati, si deteriorano i rapporti con Marcello Lippi tanto da indurre il centrocampista a chiudere la propria esperienza juventina.

Darà l’addio al calcio giocato con la maglia del Valencia, dopo una parentesi al Chelsea, nell’estate del 2001.

Anche la sua esperienza con la Francia è di tutto rispetto.

Convocato per la prima volta nel 1989 nella Nazionale guidata da Michel Platini, dal 2012 Deschamps è allenatore dei transalpini con i quali ha trionfato con la fascia di capitano al braccio, nel 1998, battendo il Brasile e, nel 2018, da tecnico, battendo la Croazia in Russia.

 

Silvia Sanmory

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