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Derby della Mole: Le sfide nella sfida (attaccanti & allenatori a confronto)

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Affascinante come solo un derby sa essere, la gara 194 tra le due squadre di Torino si prospetta emozionante. Fino a oggi le due squadre hanno dimostrato di non starci a perdere (5 vittorie su 5 per i bianconeri; 3 vittorie e 2 pareggi per i granata) e, figurarsi in una stracittadina.

Conterà la grinta, la fame ma per portare a casa i 3 punti peseranno i gol. E allora ecco la prima sfida nella sfida: Gonzalo Higuain di fronte Andrea Belotti. Numeri 9, bomber nel senso puro del termine. Uno opaco l’altro trascinatore, stanno vivendo momenti diversi in questo inizio di stagione. L’argentino è a digiuno da 13 giorni scatenando dibattiti, il Gallo, dal canto suo canta a suon di reti (5 presenze 3 gol) e contribuisce alla presa di consapevolezza del Toro.

Il Pipita lo scorso anno fu decisivo nel riacciuffare in extremis la partita realizzando uno dei 3 gol messi a segno contro i Granata (una doppietta in casa dei granata nell’1-3 per la Juventus e la rete del pari, al 92′, nell’1-1 allo Stadium). Sembra che quando veda il Toro il ritrovi il feeling con la porta, sarà quindi per lui una partita fondamentale per sbloccarsi e mettere a tacere i mugugni. Belotti, dalla sua parte, deve far valere fino all’ultimo il suo fiuto per il gol. La scorsa stagione non bastò il suo gol nella stracittadina d’andata perchè, guarda il caso, Higuain pensò a ribaltare il tutto con un a doppietta.

Non solo i gol degli attaccanti per vincere il derby serviranno strategie e letture tattiche. E allora ecco la seconda sfida nella sfida: Massimiliano Allegri e Sinisa Mihajlović. Due personalità diametralmente opposte che si riflettono sul modo di giocare e di preparare le gare.

Dopo essersi sfidati negli anni ’90 da calciatori, da diversi anni sono l’uno contro l’altro in panchina. 8 vittorie e 3 pareggi, il bilancio degli scontri è dalla parte del livornese che è per Sinisa una sorta di bestia nera.  Oltre a essere il secondo allenatore che Mihajlovic ha affrontato più volte in carriera, Allegri rappresenta, per lui, anche una sorta di pre-esonero. Nel lontano 2008, era la prima stagione di Sinisa allenatore, allora a Bologna: Allegri con il Cagliari vinse 5-1 e la stagione per Miha terminò con un esonero. Stessa sorte toccatagli in rossonero dopo una sconfitta contro la Juve – neanche a dirlo – guidata da Max.

Toni epici per Sinisa Mihajlovic nella conferenza stampa che precede il derby: “In nessun derby come in questo c’è differenza di storia e ideali. E’ una sfida tra popolo e padrone, tra passione e ragione, tra i colori e il bianco e il nero…C’è una grande differenza tra le due squadre. Ma Walt Disney diceva: se puoi sognare qualcosa, è perchè lo puoi fare. Questo è lo scontro tra la passione e la ragione, tra il popolo e i padroni. E’ un derby unico nel suo genere. Dobbiamo essere cinici sotto porta, e avere la rabbia nel difendere un gol”.

Toni molto più pacati e diplomatici per Allegri: “Per noi questa sfida è importante per due motivi: è un derby, ed è una partita da vincere” Poi precisa: “Per la Juve il derby ha la stessa importanza del Toro” e sviolina:“Ha completato una squadra che già l’anno scorso era ottima, aggiungendo giocatori con caratteristiche vicine a quelle del Toro… Può ambire ad arrivare nelle prime sei”.

Al di là degli approcci e umori diversi, il derby è sempre derby: una gara che nessuna delle due vuole perdere.

Caterina Autiero