Come dimenticare la vicenda che ha portato Alessandro Del Piero alla rottura con Andrea Agnelli e con la società?
Impossibile.
Ogni juventino ha scolpito nella memoria ( solo se non è corta, ultimamente va di moda dimenticare) quell’annuncio di Alex, che – con sagacia – mise la Juventus spalle al muro al momento del suo rinnovo, dichiarando che il suo amore per la maglia passava attraverso un assegno in bianco.
La conclusione della vicenda la sappiamo tutti.
Andrea Agnelli stesso annuncia, come un fulmine a ciel sereno, che l’annata 2011/12 sarebbe stata l’ultima del Dieci in maglia bianconera.
Un finale allucinante, grottesco per una storia durata vent’anni.
Una ferita che tra i due, a oggi, non è ancora risanata.
Andrea Agnelli, nella sua carriera da presidente della Juventus – che pur ha condotto con discreta maestria – ha dimostrato un carattere che non tollera repliche e soprattutto di non sopportare chi ha l’ultima parola.
È uno che altresì non nasconde le sue simpatie.
Lo abbiamo visto con Allegri, con Buffon, con Chiellini.
E le sue scelte in qualche modo sono condizionate dalle sue simpatie (vedi il ritorno di Bonucci, il ritorno di Buffon, il rinnovo di un Chiellini finito, eccetera eccetera).
Parimenti, è poco incline a dimenticare quelli che per lui sono “torti” – come quel famoso assegno in bianco – che possono in qualche modo mettere in cattiva luce le sue scelte, soprattutto quando di mezzo c’è il favore della piazza bianconera ( che pendeva dalle labbra di Alex).
Rampante e vendicativo, da bravo rampollo di Famiglia.
Lui, il manager del terzo millennio, preferisce tenere le Bandiere che può in qualche modo oscurare, mentre accomoda alla porta quelle che lo possono oscurare ( direttamente o tramite i suoi amatissimi collaboratori).
Perciò…
… Poteva mai esimersi dal replicare, falsamente amorevole e poi subito con la pugnalata, alle dichiarazioni senza veli di Paulo Dybala circa il suo rinnovo ( ah, benedetti soldi!).
Assolutamente no!!
E così, repentino, ha preso il coltello dal manico e ha messo immediatamente l’argentino spalle al muro: invitando il Diez, in maniera più soft – e per questo più subdola – a accomodarsi altrove.
“Ma non ha detto così!”
È vero. Non è stato plateale, non ha preso una posizione netta.
Ma nel gioco delle parti e delle menzogne di questa situazione, chi ha più probabilità di essere creduto?
Pensateci bene.
Meccanismo sottile ma vincente, che probabilmente darà il colpo di grazia al giocatore.
Che da oggi, seriamente, fa bene a cercare una nuova squadra ( se non l’ha ancora fatto la Società!).
Che brutto dover raccontare queste cose.
Che brutto, che accadano sempre quando c’é di mezzo Andrea Agnelli.
Daniela Russo