Inaspettatamente Higuain passa dal Napoli alla Juve. Trasferimento impensato poichè fuori dalle politiche di mercato messe in atto dai bianconeri in precedenza; eppure Marotta, dichiarandosi disposto a pagare l’esosa clausola imposta da De Laurentiis, spiazza tutti.
Il giocatore ha effettuato le visite mediche, ha preso casa a Torino dove è atteso nei prossimi giorni per sancire, ufficialmente, il cambio di maglia. 7.5 milioni di euro a stagione per 4 anni nelle tasche del crack argentino più il pagamento al Napoli della clausola rescissoria da 94.7 milioni che sembrava essere un ostacolo insormontabile: così la Juve si assicura uno dei bomber più prolifici in circolazione. La società Azzurra ha più volte dichiarato il suo attaccante incedibile ma è stata impotente dinanzi alla volontà della Vecchia Signora propensa a pagare per liberare l’argentino. Così, il Napoli e Napoli non possono far altro che veder andar via il proprio Campione incassando un gruzzoletto di tutto rispetto.
Improvvisamente cambiano gli scenari, gli umori, gli obiettivi. Per analizzare il tutto abbiamo messo a confronto le risposte di chi vive la piazza napoletana da una parte e chi quella bianconera dall’altra. Il passaggio dell’attaccante azzurro, idolo dei napoletani alla rivale bianconera è sulla bocca di tutti e fa rumore.
Paolo Del Genio (giornalista di Radio Kiss Kiss Napoli) e Dario Ghiringhelli (redattore di SpazioJ e uno dei volti della tv bianconera Top Planet) ci parlano del trasferimento che sta facendo discutere tutti. Domande identiche, risposte diverse che ci fanno comprendere i diversi significati di questa operazione di mercato.
La Juve è disposta a pagare la clausola per assicurarsi Higuain. La notizia è arrivata all’improvviso: come è stata accolta dall’ambiente?
Paolo Del Genio: E’ una fase difficile ma lavorando a filo diretto coi tifosi sono emerse due correnti di pensiero. C’è la fazione del “Ovunque ma non alla Juve” che non digerisce soprattutto che il Pipita abbia scelto di vestire la maglia bianconera; c’è chi, invece, vede il lato positivo delle cifre che possono, se investite a dovere, aiutare a costruire il nuovo Napoli.
Dario Ghiringhelli: C’è sorpresa mista a stupore. E’ un’operazione incredibile che palesa ulteriormente la voglia di Champions della Juve, ma anche un “colpo fuori dal cerchio”, nel senso che è lontanissimo dalla politica di mercato della Juve degli ultimi anni che si è sempre rinforzata con colpi mirati e al limite dell’incredibile. Basti pensare ai vari Pirlo e Pogba arrivati gratis così come quest’anno Alves, gli stessi Vidal e Tevez pagati una decina di milioni ciascuno, o ancora Benatia in prestito oneroso senza obbligo di riscatto. Questi 90 milioni spesi per un solo giocatore sono davvero un fulmine a ciel sereno.
In pochi ci credevano: lo avresti mai immaginato?
Paolo Del Genio: No, ammetto che mi ero anche sbilanciato ed ero ottimista nel credere che Higuain non sarebbe mai andato alla Juve e credo che nessuno se lo aspettasse, nemmeno la Società azzurra.
Dario Ghiringhelli: Sinceramente no, proprio per quanto detto prima. E’ qualcosa che viste le ultime estati non era neanche solo immaginabile.
Si tratta dell trasferimento più costoso della serie A e tra i più alti della storia del calcio: chi ci guadagna davvero con questa operazione?
Paolo Del Genio: La risposta ce la darà il campo e il prossimo campionato. Dal punto di vista economico è indubbio che per le casse del Napoli si tratta di un affare. Quelle cifre per un giocatore non più giovanissimo e che difficilmente potrà bissare la scorsa stagione sono, dal punto di vista puramente economico, un affare. Dal punto di vista tecnico solo il tempo potrà dire se quello che oggi è una ricchezza porterà frutti: dipende da come verranno investiti i soldi.
Dario Ghiringhelli: Credo ci guadagnano tutti. Il Napoli incassa una cifra monstre che se investita a dovere potrebbe portare in dote la costruzione di una “squadrona” (come fece la Juve vendendo Zidane). La Juve aumenta ulteriormente il tasso tecnico con uno degli attaccanti più prolifici in Europa, e che in Italia da 3 stagioni fa la differenza quasi da solo. Lo stesso Higuain, al di là del discorso economico, che comunque migliora, si ritrova in quella che al momento è la squadra più forte in Italia e che punta decisa alla Coppa dalle grandi orecchie. Insomma, al di là dei cuori spezzati dei tifosi napoletani, è un affare per tutti.
Il capocannoniere italiano nella squadra già pentacampione d’Italia: cosa comporta? Che ripercussioni avrà?
Paolo Del Genio: Io credo che se il Napoli giocherà bene come lo scorso anno, anche senza Higuain, potrà ottenere risultati importanti.
Dario Ghiringhelli: C’è il rischio che la bilancia si sposti in maniera definitiva. La provocazione di Capello rischia di essere veritiera, il campionato potrebbe quasi non partire: non solo abbiamo preso Higuain, lo abbiamo tolto a quella che l’anno scorso è stata la rivale più accesa e che si è piazzata seconda, così come abbiamo tolto il giocatore più forte alla squadra arrivata terza. Se fosse un gioco da fare a tavolino, non si comincerebbe neanche il campionato. Ma il calcio non funziona così, e il Portogallo agli Europei lo ha ampiamente dimostrato. Sulla carta la Juve è abbondantemente la più forte, ma la parola finale la dirà come sempre il campo, e guai a partire con troppe certezze. Mai sottovalutare gli avversari, chi fa sport lo sa.
Questo passaggio che effetto avrà sulla rosa?
Paolo Del Genio: Per quanto ci sia legame tra i giocatori io penso che oggi come oggi ragionano tutti come un’azienda e pensano tutti al proprio unico interesse. I calciatori sono i primi a mettere in conto di poter partire da un momento a un altro e della possibilità veder partire un proprio compagno.
Dario Ghiringhelli: Di sicuro si ridisegnano gli equilibri. Zaza inevitabilmente torna ad essere la quarta scelta e potrebbe davvero chiedere di partire. Mandzukic non avrà più il posto fisso, anzi potrebbe trovarsi spesso a fare la riserva proprio di Higuain. L’unico che non sembra toccato dall’arrivo di Gonzalo al momento sarebbe Dybala. E’ molto probabile che gli spostamenti non siano finiti, né in entrata né in uscita.
Con Higuain/Senza Higuain qual è l’obiettivo stagionale?
Paolo Del Genio: Come lo scorso anno in cui si è partiti senza grandi sogni ma si è puntato sul gioco bisognerà ripartire da questo. Giocare bene deve essere l’obiettivo del Napoli.
Dario Ghiringhelli: Credo che sia ormai evidente: stabilire il record assoluto in Italia dei sei scudetti consecutivi, che fa quasi spavento solo a dirlo, e poi l’assalto deciso alla Champions, perché adesso il gap con “quelle tre” si è davvero ridotto all’osso. È chiaro e si sa, per vincere in Europa ci va anche una certa dose di fortuna, anche e forse soprattutto nelle urne, ma se prima in tante facevano paura, adesso facciamo paura anche noi.
El Pipita è uno dei migliori numero 9 attuali: cosa porterà e cosa sottrae?
Paolo Del Genio: Alla Juve impone un nuovo modo di giocare. Pipita gioca in modo diverso da Mandzukic e Allegri dovrà adattare la squadra alle sue caratteristiche; il Napoli, da contro, se prendesse due “bomber da 15 gol” che insieme garantirebbero i gol messi a segno dal solo Higuain non perderebbe proprio nulla.
Dario Ghiringhelli: Porterà sicuramente grande potenziale in zona gol. Ho rivisto le immagini dei suoi 36 (36!!!) gol di quest’anno, alcuni li segna letteralmente da solo spazzando via gli avversari. Dovrà però cambiare il modo di giocare e di approcciarsi alla partita, è abituato ad essere il terminale di una squadra che giocava quasi solo per lui, alla Juve Mandzukic fa le diagonali difensive… ci penserà mister Allegri a tirar fuori il meglio, ma giocatori così sono cavalli di razza e “si adatterà” a giocare con Dybala, Khedira, Pjanic, Marchisio (e Pogba?) insomma non proprio malissimo.
Leva la maglia del Napoli e per indossare quella bianconera: Cosa perde e cosa trova il calciatore con questo cambio di colori?
Paolo Del Genio: Higuain perde la possibilità di entrare nella storia di un club, di essere ricordato come uno dei giocatori più importanti della storia azzurra, rinuncia alla possibilità di diventare una leggenda per andare a vincere trofei ma, comunque andrà, alla Juve sarà ricordato come uno dei tanti, non sarà mai la storia di quel club.
Dario Ghiringhelli: Deve fare subito un cambio di mentalità. A Napoli si gioca quasi solo contro la Juve, a Torino si gioca contro tutti. E soprattutto si gioca per vincere, sempre. In giro per l’Italia quando arriva la Juve arriva il nemico numero uno, allo Stadium ogni avversario vale per quello che è: un avversario. Perché “vincere non è importante, è l’unica cosa che conta”. Ce lo ha insegnato Boniperti, è scritto sulla pareti dello Stadium, è scolpito nella testa di ogni membro dello staff Juve che lavora per raggiungere obiettivi importanti. I tifosi vivono un po’ più di pancia alcune sfide, è inevitabile, ma Napoli, Roma, Milan, Inter non fanno differenza. Per assurdo forse ne fa di più il Toro.
Come sarà accolto (all’arrivo a Torino e ad aprile in Napoli-Juve)?
Paolo Del Genio: Male, molto male. Quasi quasi gli converrà non presentarsi proprio al San Paolo. A Napoli gli è stato riservato un sentimento d’Amore fortissimo che non può non trasformarsi in un altrettanto, ma opposto, sentimento forte.
Dario Ghiringhelli: A Torino troverà un pubblico molto più caldo di quello che si aspetta. I tifosi della Juve sanno dare ben più di quel che si pensi da fuori … Neuer l’anno scorso alla fine della partita di andata contro il Bayern disse che al gol del pareggio di Sturaro sentì la terra tremargli sotto i piedi per quanto si stava esultando sugli spalti. All’esterno c’è la leggenda metropolitana che il tifoso della Juve sia freddino, ma Higuain proverà l’effetto dell’urlo dello Stadium. Diciamo che non sarà facilissimo per lui giocare Napoli-Juve, ma i grandi campioni sanno andare oltre e per quel che ha fatto a Napoli meriterebbe solo tanti applausi. (Ma io sono un romantico).
Se potessi recapitare un messaggio a Higuain cosa gli diresti?
Paolo Del Genio: Non ho nulla da dire. Ormai è inutile aspettarsi attaccamenti alla maglia e scelte di cuore, sono disincantato e non credo nel calcio romantico quindi penso solo al bene del Napoli e non mi lego ai giocatori che vanno e vengono.
Dario Ghiringhelli: Benvenuto tra i pentacampioni d’Italia. Non abbiamo nessuna intenzione di smettere di vincere, e anzi con te abbiamo intenzione di scrivere ulteriormente la storia, in Italia e in Europa. Impara presto cosa vuol dire “fino alla fine”!!!
Caterina Autiero