Dea, che beffa! Ma il sogno può continuare

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Una sconfitta arrivata soltanto nei minuti di recupero, un piglio reattivo e coraggioso: questa l’ Atalanta vista a Dortmund, che ancora può sperare negli ottavi

Non è ancora finita. L’ Atalanta è stata battuta ma solo di misura e soltanto nel finale: quelle due reti di Ilicic valgono oro, e potrebbero essere il punto nodale nella partita di ritorno in casa.(immagine da ecodibergamo.it)

Il Borussia partiva nettamente favorito e non è un mistero che l’urna non sia stata generosa con la Dea,  eppure le parole di Gasperini prima del macht sono state chiare: solo chi osa vince. Secondo copione, sono i padroni di casa a spingere e a passare in vantaggio, ma i nerazzurri non stanno a guardare: soffrono, stringono i denti e all’inizio della ripresa trovano un Ilicic che, nel giro di poco più di cinque minut,i si inventa pareggio e vantaggio. La sua intesa con Cristante e la capacità di sfruttare entrambe le volte le imbucate del numero 4 degli orobici sono da applauso.

I tedeschi non ci stanno, ovviamente: pressano per il pareggio e lo ottengono. Sarebbe stato sicuramente il risultato più giusto, se non fosse stata la serata di grazia di Batshuayi, che solo al 91′ consegna la vittoria alla sua squadra. “E dire che ce lo avevano anche proposto”, sdrammatizzerà Gasp in conferenza post partita.

Rammarico? Sì, un poco. Ma soprattutto la consapevolezza che l’Atalanta in Europa non ci è arrivata per caso, né per caso ci è rimasta; la grinta di un allenatore che sta portando passo dopo passo una piccola realtà a diventare grande e, soprattutto, pretende già come se fosse una grande. I giochi, pertanto, si chiuderanno al Mapei Stadium.(immagine da goal.com)

Una nota di merito come sempre va ai tifosi presenti al Westfalenstadion: incuranti di neve, ghiaccio e chilometri hanno fatto muro e sostenuto per tutto il tempo la Dea. I loro cori, le loro esternazioni affettuose sono riuscite a strappare qualche lacrima e tanti applausi a Antonio Percassi.

Questo è il calcio che ancora ci piace.

Daniela Russo

(immagine di copertina da it.eurosport.com)