Un addio struggente e non senza polemiche.
La scelta di una vita e di una carriera.
La mano tesa di un amico.
La vita di Daniele De Rossi in questi ultimi mesi è stata segnata da scelte. Dolorose, ponderate, audaci.
In primis ha dovuto subire di essere messo alla porta -di casa sua-. Ha dovuto, per forza quindi, salutare la sua gente, lasciare la sua amata maglia e il suo cuore negli spogliatoi di Trigoria, lì dove è cresciuto.
Si è poi trovato a un bivio: continuare a giocare -perchè dentro di sè sente di non essere del tutto al capolinea- o smettere -perchè senza Roma non sarebbe la stessa cosa-.
E poi ancora…
Giocare dove? In Italia – con il rischio di dover essere un avversario dei giallorossi-?
Dubbi, interrogativi, valutazioni hanno accompagnato Daniele De Rossi in questi mesi.
Poi, nel momento del bisogno, arriva un caro amico e tutto sembra un po’ più chiaro.
Nicolàs Burdisso, ex difensore della Roma che oggi riveste il ruolo di uomo mercato al Boca Juniors ha proposto a DDR di raggiungerlo in Argentina.
Per l’ormai ex capitano giallorosso, ormai 35enne, sarebbe un’esperienza unica in una piazza calda e viscerale, di quelle che piacciono a lui.
E così, nonostante la moglie avrebbe preferito gli USA, De Rossi è pronto a diventare il primo giocatore italiano degli “Xeneizes“ (escludendo l’under 16 Serafino), a vestire la maglia dell’ex squadra di Maradaona, a scendere sul campo della Bombonera, a vivere da protagonista il derby con il River poi si vedrà… la MLS può attendere (con buona pace di Sarah Felberbaum) almeno fino a marzo perchè anche senza Roma, DDR vuole continuare a provare forti emozioni.
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