De Rossi, 600 volte giallorosso … e oltre: il record è roba da bandiere

Questa sera Daniele De Rossi potrebbe raggiungere le 600 presenze in giallorosso, un record 'da bandiere' che testimonia il suo legame speciale con la Roma

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De Rossi stasera dovrebbe essere in campo accanto a Nzonzi nel 4-2-3-1 scelto da Di Francesco: il capitano della Roma, contro il Frosinone, potrebbe siglare il record delle 600 presenze con la maglia giallorossa.
Se così non dovesse essere, l’appuntamento sarebbe rinviato al derby.

Un traguardo che appartiene solo alle bandiere

Sono pochi i calciatori in Serie A che sono scesi in campo 600 volte con la stessa maglia e, sarà un caso, ma quei pochi sono considerate bandiere indiscusse.

Paolo Maldini, è il fedelissimo simbolo rossonero che solo in Serie A ha disputato tutte le 647 gare con la maglia del Milan per un totale di 902 presenze solo ed esclusivamente cin la maglia del Diavolo.
Francesco Totti, 619 presenze in campionato e 786 totali, tutte con la Roma.
Javier Zanetti, è sceso in campo con la maglia nerazzurra per ben 858.

Buffon, ex bianconero (chissà se può essere ancora considerato bandiera), ha difeso i pali bianconeri in 656 occasioni.

Capitano e Capitan futuro, quando la maglia è tutta la vita

Prima di De Rossi c’è riuscito solo Francesco Totti, non uno a caso ma il simbolo giallorosso per eccellenza. Colui che, quando giocava, indossava quella fascia con tutta la consapevolezza di incarnare la romanità e che, solo quando indisponibile, lasciava l’eredità al prode Daniele che era sempre pronto a manifestare lo stesso amore e lo stesso attaccamento a quella maglia.
Un rapporto fraterno, nato nel corso di una vita alla Roma condivisa: gioie, dolori, scontri come ha ammesso De Rossi qualche anno fa durante la trasmissione ‘Slideshow’ su ROMATV.

“Abbiamo due caratteri diversi, spesso siamo in disaccordo, abbiamo litigato per bene un paio di volte, ma come fratelli ci siamo riamati come il giorno prima.”

(Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Diversi nel ruolo in campo, negli atteggiamenti e nel relazionarsi col pubblico, ma uniti e legati dalla stessa passione e dagli stessi colori tanto che, anche per chi non è tifoso della Roma, rammarica pensare a un calcio senza personaggi che hanno saputo creare un’ empatia con la piazza dettata dall’amore incondizionato. 

«…tiferemo Roma per tutta la vita, questa è una cosa che ci ha contraddistinto da prima ancora che indossassimo questa maglia, quando io giocavo da ragazzino e lui era lì a San Giovanni. È una cosa che abbiamo dentro e sarà sempre così. Dobbiamo sperare sempre per il bene di questa squadra che per noi è tutto e se posso parlare anche per lui in questo senso, la Roma è tutto, è il bene primario e noi non dobbiamo mai dimenticarcelo, mai».

Cinquecentonovantanove emozioni 

Giunto alla diciottesima stagione in giallorosso, sono 445 le presenze di De Rossi in campionato (con 42 gol), 54 quelle in Coppa Italia (5 gol), 95 nelle coppe europee (12 gol) e 4 in Supercoppa italiana (2 gol).

Un totale di 599 emozioni dalle tinte giallorosse

Sei date storiche

– 30 ottobre 2001, la prima ufficiale: indossa la maglia numero 27 quando, appena 18enne, scende in campo per la prima volta con la maglia che ama, in una gara di Champions contro l’Anderlecht;
25 gennaio 2003 la prima volta in Serie A: sul campo neutro dello stadio Garilli di Piacenza, va in scena Como-Roma, gara valida per il 18° turno di campionato. Fabio Capello manda in campo dal primo minuto il giovane De Rossi.
10 maggio 2003 il primo gol: un siluro da lontano vale il 2-0 della Roma sul Torino. Quella sfida finì 3-1 per i giallorossi.
15 marzo 2006 la prima volta capitano: la prima con la fascia al braccio è durante una gara di Coppa Uefa contro il Middlesbrough vinta 2-1 dai giallorossi che, a causa dell’1-0 dell’andata, però, vengono eliminati agli ottavi.
maggio 2007, il primo trofeo: è la finale di Coppa Italia contro l’Inter vinta dai giallorossi. Tra quelli andati in gol spicca anche il suo nome.
11 aprile 2009, primo gol in un derby: la gara termina 4-2 per la Lazio ma quel gol vale doppio per un “Romano de Roma” come lui.
20 ottobre 2015, prima doppietta, in Champions: la gara è Bayer Leverkusen-Roma 4-4 e i giallorossi pareggiano in rimonta.

Numero Diez

Insomma, non si tratta solo di eventi, partite giocate -con la stessa maglia- ma ogni episodio rappresenta una pagina di carriera e di vita; in ogni pagina è scritto il legame infinito con la Roma, 600 presenze e oltre!

Ho un solo rimpianto: quello di poter donare alla Roma una sol carriera”
– Daniele De Rossi

 

Caterina Autiero