De rerum Dybala (e altri discorsi)

Ritornano insistenti le voci di una partenza di Dybala dalla Juventus

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Sono passati circa dieci giorni da quando Paulo Dybala è stato insignito del titolo di uomo più determinante della Serie A. 

Nel bel mezzo la Juventus ha esonerato Maurizio Sarri e ingaggiato come nuovo tecnico Andrea Pirlo, apprestandosi così all’appuntamento al buio più delicato di tutta la sua storia.

Immancabile come l’albero a Natale, ecco riemergere le voci di una possibile cessione dell’argentino.

Ebbene sì: secondo alcune voci, addirittura Andrea Pirlo sembra non amare particolarmente il diez della Juve. Così si dice, almeno.

Eh, non c’è niente da fare: che abbia avuto  una stagione sottotono o che abbia praticamente tirato la carretta da solo o quasi, Paulo Dybala da Laguna Larga e la Juventus, proprio, non si prendono. 

All’insegna della più cristallina ipocrisia, i dirigenti bianconeri da anni lo incensano e lo dichiarano pilastro della squadra per poi, puntualmente, metterlo sul mercato.

Dybala
Fonte immagine Twitter Juventus News

Per non parlare del suo fantomatico rinnovo, addirittura dato per certo alla fine del campionato e clamorosamente svanito, per l’ennesima volta, nel nulla.

Appare sempre più chiaramente che l’amore per la Juventus, più volte dichiarato  – e dimostrato – da parte di Paulo Dybala, è essenzialmente unilaterale.

A volte sembra  ci sia qualcosa di misterioso tra l’argentino e la società: un attrito, una colpa di fondo mai risolta, di cui Paulo si sarebbe indegnamente macchiato e per questo destinato a pagare a lungo tempo.

A questo si aggiunge una tifoseria divisa tra l’amore sviscerato per la classe e la bellezza di questo giocatore e il risentimento più ottuso e infantile si sia mai visto verso un calciatore bianconero.

Risentimento che non arretra di un millimetro, nemmeno davanti ai numeri nero su bianco. 

A complicare ulteriormente il quadro – già di per sé non facile – ci si mette anche l’ingombrante presenza di CR7, considerato imprescindibile – a 36 anni! – nonostante Agnelli abbia dichiarato di voler svecchiare la squadra.

Eh, ma non si può assolutamente rinunciare a Ronaldo, dicono. Troppo danno a livello di immagine e appeal, dicono.

Dicono. La verità è che l’operazione Ronaldo – operazione a oggi quanto meno incosciente, se non scellerata per le casse della società – è stata a tutti gli effetti un azzardo che non ha prodotto i risultati sperati. 

Senza considerare che oramai – senza se e senza ma – Ronaldo condiziona la Juventus tanto e forse più di Andrea Agnelli. 

Una sorta di gabbia che la Juventus si è costruita da sola e ora trovare una via di uscita in breve tempo non è semplice.

Più semplice metter in vetrina uno degli uomini migliori, meglio ancora se ha appena dimostrato non solo di essere bello, ma anche utile.

Dybala
Immagine Twitter Il Bianconero.com

Tanto la strada per buttare fumo negli occhi, con Ronaldo ancora in rosa, è ancora assicurata.

Un paio d’anni, e poi a quel punto Agnelli e la sua cara dirigenza saranno costretti a bere per non affogare, perché veramente la sola parola possibile sarà rifondare. 

In bocca al lupo ad Andrea Pirlo: ne ha veramente bisogno.