Giovedì 23 giugno si svolgerà in Gran Bretagna il referendum per decidere se il Regno Unito deve restare un membro dell’Unione Europea, oppure lasciare. Le risposte sono due: Remain (restare) e Leave (lasciare).
Alcuni personaggi pubblici deciso di esprimere la loro opinione apertamente e tra questi c’è David Beckam che si schiera pubblicamente a favore dei Remain. L’ex calciatore inglese ha espresso il suo pensiero in un lungo post su Facebook e Instagram: “Viviamo in un mondo vibrante e collegato in cui insieme come popolo siamo forti. Per i nostri figli e i loro figli noi dovremmo affrontare i problemi del mondo insieme e non da soli. Per queste ragioni voterò Remain”.
Riallacciandosi al periodo in cui giocava al Manchester United, Beckham sottolinea che per lui la squadra era migliore proprio grazie ai colleghi che arrivavano dai Paesi europei. “Ogni fazione ha il diritto ad avere la propria opinione che dovrà essere sempre rispettata qualunque sia l’esito del referendum europeo. Ho giocato i miei migliori anni nel club della mia giovinezza, il Manchester United. Sono cresciuto con un gruppo di giovani giocatori britannici e anche alcuni più esperti… Ora, quella squadra avrebbe anche potuto vincere dei trofei, ma siamo stati una squadra migliore e di maggior successo grazie ad un portiere danese, Peter Schmeichel, la guida di un irlandese Roy Keane e l’abilità di un francese Eric Cantona. Ho anche avuto il privilegio di giocare e vivere a Madrid, Milano e Parigi, con compagni di squadra provenienti da tutta Europa e del mondo. Queste grandi città europee e i loro fan appassionati hanno accolto me e la mia famiglia e ci hanno dato la possibilità di godere delle loro culture e di conoscere persone uniche e stimolanti…”.
“Amo il mio paese e qualunque sia il risultato del referendum di giovedì, saremo sempre ‘Grandi’”, aggiunge Beckham. Il sostenitore della campagna per la permanenza in Europa della Gran Bretagna, il premier David Cameron, ha gradito molto l’apporto del campione britannico. Nei sondaggi, i Remain distaccano di 7 punti i Leave, sarebbero in vantaggio con un 53% contro il 46%.
Mirella Fanunza