Darboe, attraversare il deserto per realizzare un sogno chiamato calcio
Il suo esordio in Europa League giovedì scorso non è passato inosservato.
Ebrima Darboe, classe 2001, all’età di 14 anni decide di lasciare la sua terra, il Gambia, con due suoi amici.
Dice addio alla mamma, alle due sorelle, al fratello e si imbarca con un barcone per cercare miglior fortuna.
Approda prima a Lampedusa, poi a Rieti in un centro di accoglienza. Passa momenti davvero difficili per poi essere accolto in una casa famiglia.
In Gambia già lo avevano notato per le sue qualità calcistiche, ma non aveva le conoscenze giuste. Darboe ha affrontato il viaggio attraversando il deserto per poi imbarcarsi per continuare a inseguire e a realizzare il sogno di giocare al calcio ad alti livelli.
E giovedì scorso Ebrima raggiunge il suo obiettivo di giocare nel calcio dei grandi.
Già la domenica precedente aveva esordito in Serie A e la sua convincente prestazione ha fatto sì che fosse presente nella rosa dei convocati contro il Manchester United in Europa League.
Durante la partita di coppa Smalling si fa male e Fonseca senza pensarci due volte sceglie Darboe come sostituto. Il suo esordio è stato davvero memorabile, grande visione di gioco, intelligenza tattica e tecnica che hanno impressionato anche giocatori del ManUtd come Pogba e Bruno Fernandes che a fine partita ha addirittura voluto la sua maglia.
Nel post partita ai microfoni di Sky Sport, Darboe ha raccontato emozionato la sua storia, ringraziando la persona che lo aveva notato e poi accolto nella sua famiglia a Marciano della Chiana: la talent scout Miriam Peruzzi.
Miriam rivela quanto il ragazzo sia davvero legato alla sua famiglia, tanto da personalizzarsi i suoi parastinchi con la foto dei genitori della Peruzzi, aggiungendo che presto prenderà la residenza proprio a Marciano della Chiana.
Miriam ormai da diversi anni fa la spola tra l’Italia e l’Africa – Senegal e Gambia principalmente – dove svolge l’attività di scouting.
Tanti i calciatori portati in Italia e non solo nella sua carriera, come Ebrima Darboe scoperto quasi per caso.
In un’ intervista Miriam Peruzzi riferisce che fu contattata dallo stesso ragazzo gambiano che già la conosceva per le sue attività fra Gambia e Senegal, chiedendole di andare a vederlo giocare in un torneo che stava disputando ìcon i ragazzi del centro di accoglienza.
All’inizio la talent scout era un po’ dubbiosa, Ebrima pesava al massimo 50 kg, ma per dargli un’occasione accettò l’invito.
In campo si vedeva che aveva i numeri, e Miriam notò la sua capacità nel mettersi nei posti giusti per ricevere palla. E si chiedeva come potesse essere lì a giocare: quello non era il suo posto!
Miriam inoltre aggiunge che alla Roma Darboe è arrivato grazie a Massara che lo visionò in un provino e il giorno dopo, a 16 anni e mezzo, la Roma lo ha iscritto a scuola, ottenendo tutta la documentazione necessaria per poterlo tesserare legandolo alla società fino al 2023.
In Primavera si è messo subito in luce e da qui il passaggio in prima squadra.
Ci auguriamo che il gioiello della Roma continui la sua ascesa nel calcio dei grandi.
Ilaria Iannì