Peggio di aver contratto il Covid 19 – con tutte le ansie e le paure che questo assurdo virus può generare – c’è la consapevolezza di essere positiva e aspettare un bambino.
È quanto accaduto a Michela Persico, compagna di Daniele Rugani, che in 24 ore è passata dalla gioia dell’annuncio della prima gravidanza a un annuncio diverso, nient’affatto piacevole: comunicare di aver preso il Coronavirus.
E con lei, ugualmente positivo, il padre del bambino, il primo calciatore della Serie A a risultare tra la schiera dei contagiati.
Non è stato facile.
Aspettare un figlio è – già di per sé – un’esperienza che ti rende vulnerabile, in preda a sbalzi d’umore, incertezze, domande a volte anche stupide. Fuguriamoci se devi convivere con la paura di essere malata e di poter in qualche modo danneggiare il piccolo.
No, non è stata una bella situazione per Michela.
Lontana da tutti – come il protocollo impone – e anche dallo stesso papà.
È stato un mese difficile. Ma è passato.
Daniele e Michela sono guariti dal Covid. Dopo 35 giorni, la loro vita potrà riprendere insieme, verso l’attesa del figlio che verrà e che con ogni probabilità starà bene. Pare che sia alquanto improbabile che una mamma possa trasmettere il virus al feto.
Ed eccoli insieme, i due giovani, finalmente abbracciati e sorridenti, pronti a aspettare.
Ma questa volta il contagio non passerà. È per tutta la vita.