Dal campo alle vigne: allenatori e calciatori si dedicano al vino

Pirlo, Barzagli, Hamsik, Spalletti, Malesani, Buffon: sempre più numerosi sono i volti del calcio che si dedicano alla produzione di vino

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“Una bottiglia di vino implica la condivisione; non ho mai incontrato un amante del vino che fosse egoista.” (Clifton Fadiman)

Una frase che si addice a un particolare tipo di calciatori e mister.
Uomini che hanno allenato gruppi di ragazzi; uomini che praticano o hanno praticato uno sport di squadra … accomunati dalla passione per il vino.

Non sono pochi difatti i campioni e allenatori che si sono dedicati alla viticoltura.

Uno dei più recenti investitori nel mondo del vino è l’ex capitano del Napoli, Marek Hamsik.

w3u3v_5VT-SxRvFbDSVVJw_375x500La Hamsik Winery produce distillati di qualità ma è specializzata in prosecchi: tra le etichette spicca il Valdobbiadene Superiore di Cartizze, spumante pregiato ma non mancano alcuni prodotti tipici slovacchi.

Andrea Barzagli si è appassionato di vino fin dai tempi di Palermo e ora gestisce insieme a un socio un’azienda vinicola a Messina, Le Casematte.
La sua azienda ha ricevuto più volte il riconoscimento dei “Tre Bicchieri” dai critici enogastronomici del Gambero Rosso.

Alessandro Gamberini, dopo il ritiro dal calcio giocato ha ceduto al buon Bacco e si è lanciato nella produzione di vino in provincia di Arezzo.
La sua azienda, la Casariccio, produce tre diverse etichette: il vino da tavola “La Fonte”, un Sangiovese in purezza d’annata; il “Casariccio”, un Chianti Docg; e infine l’Igt “Il Cinque”, chiamato così in onore di uno dei suoi numeri di maglia preferiti che è un blend da Sangiovese e vitigni internazionali (Cabernet e Merlot).

Da quando ha lasciato l’Inter, Luciano Spalletti da Certaldo si dedica a La Rimessa, la sua tenuta vitivinicola vicino Firenze.
Il suo Bordocampo IGT Toscana 2015è prodotto con uve Sangiovese e Merlot.

downloadAlberto Malesani, dal 2015 si è dedicato all’azienda agricola La Giuva nel Veronese con la sua famiglia. I suoi vini, cinque varità diverse, puntano sul biologico e sono prodotti con le uve di vitigni autoctoni della zona.

La scelta di dedicarsi al vino, da parte dell’ex allenatore di Fiorentina, Chievo, Parma e Modena, risale però, al ‘99, quando da allenatore si trova a Bordeaux per una partita di Coppa Uefa. Assaporando vino rosso e ostriche ne restò affascinato.

Il capostipite degli allenatori-viticoltori è stato però  Nils Liedholm.
Dal 1973 la sua storia è strettamente legata al Monferrato, precisamente a Cuccaro, dove nella sua tenuta Villa Boemia ha iniziato a coltivare uve autoctone come Barbera e Grignoletto per soddisfare le richieste di amici e parenti fino a diventare, negli anni, una cantina a tutti gli effetti: i processi di vinificazione, stoccaggio e imbottigliamento avvenivano in loco ed erano gestiti dal figlio Carlo.
Fino al 2015 (anno in cui è stata ceduta a un gruppo italo-cinese) nei 10 ettari di vigne, la sua famiglia ha continuato a produrre circa 90 000 mila bottiglie l’anno.

Gigi Buffon, insieme a Wesley Sneijder e Ronaldinho ha investito ne “I Vini dei Campioni”.
Nelle cantine messe a disposizione dall’imprenditore ed ex direttore sportivoinsieme a Fabio Cordella, è nata una produzione di bottiglie tipiche salentine, associate a nomi illustri di calciatori.

Nel 2017, è stato messo in commercio “Buffon”: il rosso è un primitivo del Salento; il rosato un Negramaro di Copertino in purezza; il bianco è un blend composto da uno Chardonnay e un Verdeca del Salento, tutti igp.

Sneijder, invece, ha da lancato il “Salento Rosso” igp, Negroamaro e Malvasia.
Ronaldinho, invece, ha firmato un vino bianco del Salento a base di Chardonnay del 2017.

Nel 2007 Andrea Pirlo, che proviene da una famiglia con esperienza decennale nel mondo della viticoltura (i nonni avevano questa passione, tramandata negli anni a papà Luigi). ha rilevato la società agricola Pratum Coller a Castel Mella, in provincia di Brescia.

pirlo vinoNegli anni, l’ex centrocampista ha acquistato altri dieci ettari di terreno a Capriano del Colle e investendo non poche risorse nella sua azienda biologica che produce quattro tipologie di vino: un bianco, un rosato e due rossi.

L’ex centrocampista della Roma e della Nazionale e ora presidente dell’Associazione Italiana Calciatori, Damiano Tommasi, nella sua tenuta San Micheletto produce 17“, un Valpolicella Ripasso Doc (omaggio al numero di maglia indossato negli anni giallorossi) e “Anima Candida”, Amarone Docg (in ricordo del soprannome che gli aveva dato lo speaker dell’Olimpico Carlo Zampa).

L’ex Lazio e Juventus, il brasiliano Hernandes, nel 2016, a Montaldo Scarampi (nell’astigiano), ha fondato “Ca’ del Profeta” e ha iniziato a produrre  i suoi primi vini: due Barbere, un Grignolino e un Brachetto.

Cristián Zapata produce vino prodotto con Cristian Beltrame di Tenuta Beltrame nel mezzo della Doc Friuli, vicino ad Aquileia (Ud).

Nel 2010 anche Andres Iniesta, insieme alla sua famiglia, ha iniziato a gestire una cantina a Fuentealbilla, la sua città natale. La Bodega Iniesta può vantare ben 180 ettari di terreno e una serie di vini di punta chiamata “Corazon Loco”, nella quale c’è anche il “Minuto 116”, in omaggio al suo gol vittoria in finale Mondiale del 2010 con la Spagna.

iniesta vinoMa l’elenco potrebbe infittirsi.
Ad esempio a questi potrebbe aggiungersi anche Gonzalo Higuain.
L’attaccante argentino, in un’intervista rilasciata al giornale argentino La Nacion, ha parlato del suo futuro e non ha nascosto che gli piacerebbe dedicarsi all’enologia.