Da un calcio etico femminile a un calcio epico

La nazionale femminile di calcio ha battuto 2-0 la Bosnia nella quarta partita delle qualificazioni agli Europei. Quarta vittoria per le ragazze di Milena Bertolini che si avvicinano a Inghilterra 2021

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Con un pubblico caloroso a Palermo, in Italia dopo tre trasferte, le Azzurre hanno finalmente dimostrato tutte le loro qualità, anche offensive ma purtroppo non sono arrivati tutti i gol che si sarebbero meritate.

Due rigori negati nei primi 20 minuti da un arbitraggio molto discutibile ma nonostante ciò le ragazze hanno lottato con grinta e determinazione su tutti i palloni, soprattutto nel primo tempo dove sono state molto scoppiettanti e dinamiche con un possesso palla che lasciava presagire un risultato molto più concreto.

E invece, purtroppo la vittoria è stata di solo due gol delle due fantasiste della squadra Girelli e Giugliano. Una Guagni superlativa, una difesa impeccabile con Gama e Linari che hanno spinto tantissimo e che spesso sono finite in attacco.

Sono mancati un pizzico di fortuna e un buon arbitraggio che ha lasciato molto correre.
Una Bosnia-Erzegovina molto fallosa e che si è chiusa a riccio in difesa soprattutto nel secondo tempo.

La sfida diretta del 9 Giugno 2020 contro la Danimarca e il ritorno dopo una settimana saranno determinanti per ottenere la prima posizione nel girone ma soprattutto ci saranno i ritorni di queste importanti e abbordabili sfide: l’8 Novembre in Italia si giocherà contro la Georgia, il 12 Novembre toccherà a Italia-Malta, poi passeranno diversi mesi e ad Aprile ci saranno le sfide contro Israele in casa e contro la Bosnia fuori casa.

Milena Bertolini è sembrata soddisfatta e prima del match ha definito il calcio femminile come etico.

milena bertolini

Infatti, anche in questa giornata, si è dimostrato quanto il calcio femminile sia eticamente più significativo di quello maschile.

Ve lo immaginate un arbitraggio come quello odierno e i brutti falli ai danni delle nostre atlete se fossero stati riservati alla nazionale maschile? Sarebbe finita in risse e polemiche senza fine.

E invece il calcio femminile è anche questo.

Accettare ogni decisione e battersi fino alla fine su tutti i palloni a testa alta. Eticamente ma anche epicamente se ci fosse il professionismo.

Cosa stiamo aspettando a fare alle ragazze e a tutto il movimento questo regalo?

È giunto il momento per spingere in modo determinante in questa direzione. Nel 2020 sono sicura che le nostre atlete ci regaleranno la qualificazione agli Europei 2021, avranno in cambio finalmente quello che oramai spetta loro di diritto vista la svolta e considerando anche quello che hanno dimostrato ai mondiali? Ce lo auguriamo!

Laura Pressi